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Alcolici vietati ai minori e a tutti in autogrill


Vendita di alcolici vietata sempre ai minori di 18 anni. vendita e somministrazione vietata per tutti negli autogrill autostradali, tassa di soggiorno anche nei campeggi, giro di vite sugli scontrini. Sono alcune delle novità contenute nella Finanziaria per potenziare la tutela dei minori e per attuare una maggiore sicurezza stradale. ALCOLICI - L'età per poter acquistare alcolici si alza dunque da 16 a 18 anni. Inoltre se l'attuale legge proibisce la sola somministrazione, cioè la «vendita al banco», di superalcolici tra le 22 e le 6 negli autogrill, la manovra prevede il divieto totale sia di somministrazione (vendita da banco) che di vendita senza limiti di orari. «La necessità di tutelare la salute e la sicurezza dei giovani non si discute, ma costringere gli esercenti a compiere controlli anagrafici ad ogni consumazione o acquisto di alcolici rappresenta un problema» dice ill presidente della Fiepet-Confesercenti, Ermes Anigoni. «Tutto ciò che ha come obiettivo la salvaguardia dei minori lo vediamo con favore. Quindi ben venga il divieto di vendita di alcolici ai giovani che hanno meno di 18 anni» sostiene il Silb, il sindacato che rappresenta il 95% di discoteche. TASSA DI SOGGIORNO NEI CAMPEGGI - In arrivo, nei Comuni che lo vorranno, la tassa di soggiorno destinata ai turisti e comunque a tutti i soggetti non residenti che «prendono alloggio, in via temporanea, in strutture alberghiere, campeggi, villaggi turistici, alloggi agro-turistici». Il contributo può arrivare fino alla somma di 5 euro per ciascun non residente a notte. Esenti solo coloro che sceglieranno di dormire negli ostelli della gioventù o in strutture che l'amministrazione comunale vorrà esplicitamente esentare nell'apposito regolamento. La tassa è destinata a contribuire per la realizzazione di «interventi di manutenzione urbana e di valorizzazione dei centri storici». Può essere applicata anche solo per periodi limitati dell'anno. Multe pesanti per i gestori del strutture ricettive che non riscuotano correttamente la tassa: «per l'omessa o infedele presentazione della dichiarazione si applica la sanzione amministrativa dal cento al duecento per cento dell'importo dovuto».SCONTRINI - Rischio chiusura del negozio anche con una sola violazione nell'emissione di scontrini fiscali. La norma, che scatta da subito, è prevista nel decreto fiscale che accompagna la finanziaria e che prevede un giro di vite sugli scontrini: le sanzioni rivolte a quegli operatori che non li emettono scattano dopo l'accertamento anche di una sola violazione dell'obbligo di emettere la ricevuta o lo scontrino fiscale. Finora la sanzione, che arriva anche fino alla sospensione per un periodo di tempo dell'attività, scattava dopo «tre distinte violazioni», che dovevano essere «definitivamente accertate».fonte: www.corriere.it