ANCHE SE NON HO LE ALI NON VUOL DIRE CHE NON TI AMI.E' salita sulla linea rossa. Inganni. Il terzo vagone della metropolitana. Aveva un fiore tatuato sulla spalla e un anello nel labbro inferiore. La gente ha cominciato a urlare, qualcuno si è anche buttato a terra, ma io non ho mai smesso di pensare che era la più bella. Il tempo ha frenato bruscamente. Allora lei mi ha visto calmo e si è arrabbiata. Si è avvicinata e mi ha urlato: " Anche tu, coglione! In fretta!". Ma ero rimasto abbagliato dalla sua immagine, quelle erano le prime parole che percepivo e non ho potuto far altro che pensare: "Anche tu cosa?". E' stato allora che ho notato la pistola, ma il mio sguardo si è subito spostato sulla sua mano. la mano lunga e convessa di una danzatrice orientale. Lei si è arrabbiata ancora di più, urlava e con quella mano mi ha tirato uno schiaffo. Non le importava più niente degli altri passeggeri, nulla dei soldi, non si ricordava neppure cosa era venuta a fare, le importava solo della mia calma: "Vuoi fare l'eroe ma sei un coglione. Sei un eroe o sei un coglione?". E prendendomi per i capelli mi ha sbattuto la testa più volte contro il finestrino. A quel punto mi è venuta in mente una cosa e gliel'ho detta:
Post N° 347
ANCHE SE NON HO LE ALI NON VUOL DIRE CHE NON TI AMI.E' salita sulla linea rossa. Inganni. Il terzo vagone della metropolitana. Aveva un fiore tatuato sulla spalla e un anello nel labbro inferiore. La gente ha cominciato a urlare, qualcuno si è anche buttato a terra, ma io non ho mai smesso di pensare che era la più bella. Il tempo ha frenato bruscamente. Allora lei mi ha visto calmo e si è arrabbiata. Si è avvicinata e mi ha urlato: " Anche tu, coglione! In fretta!". Ma ero rimasto abbagliato dalla sua immagine, quelle erano le prime parole che percepivo e non ho potuto far altro che pensare: "Anche tu cosa?". E' stato allora che ho notato la pistola, ma il mio sguardo si è subito spostato sulla sua mano. la mano lunga e convessa di una danzatrice orientale. Lei si è arrabbiata ancora di più, urlava e con quella mano mi ha tirato uno schiaffo. Non le importava più niente degli altri passeggeri, nulla dei soldi, non si ricordava neppure cosa era venuta a fare, le importava solo della mia calma: "Vuoi fare l'eroe ma sei un coglione. Sei un eroe o sei un coglione?". E prendendomi per i capelli mi ha sbattuto la testa più volte contro il finestrino. A quel punto mi è venuta in mente una cosa e gliel'ho detta: