Momenti

Me ne stavo li.


Me ne stavo li seduto su uno scoglio ad ascoltare il frastuono delle onde che si spandeva nel silenzioso mattino. Alba di un giorno nuovo in riva al mare. Me ne stavo li senza pensare a niente, con lo sguardo fisso all’orizzonte, un orizzonte offuscato appena da nubi basse e sottili, quasi dei fili di cotone, che rompevano la luce del sole e i suoi bagliori si irradiavano per tutto il cielo. Era arida quella luce solare, gialla, quasi fastidiosa. Poi si levò un vento freddo da ponente, mi raggomitolai su me stesso, avevo i brividi, ma non volevo andarmene da li, volevo rimanere a vedere ancora il sole sorgere, vedere quell’orizzonte lontano che sembrava quasi chiamarmi a se. “Sopra questo mare..” pensai “chissà quanta gente ha solcato il suo sogno o soltanto il piacere di scivolare sulle onde” per me, innamorato delle montagne, potrebbe sembrare strano e invece è uno spettacolo che mi riempie i sensi e l’immaginazione ….l’alba sul mare. Piano piano il sole comincio’ a salire sopra l’orizzonte e l’aria si faceva via via più tiepida e piacevole, i gabbiani aumentarono i loro voli sempre più vicino alla spiaggia ed agli scogli e nel loro frastuono mettevano allegria. Cominciai a piangere ma non so dire per cosa, se per l’aria che sferzava le mie guance, se per i ricordi, se per lei…..quello che provavo non era tristezza ne malinconia, no era uno strano piacere di essere li in quel momento a godere di quell’alba da solo, senza nessun pensiero particolare. Asciugai le lacrime e mi incamminai lungo la spiaggia a piedi nudi lasciando che l’acqua sulla riva mi bagnasse i piedi e ogni volta era un fremito, un brivido. Non so dire quanto tempo ho camminato, passo dopo passo arrivai ad un pontile e lo percorsi fino in fondo, fino a dove inoltrandosi sul mare finiva, gli spruzzi delle onde che sbattevano sui pilastri arrivavano attraverso le assi di legno fino sopra bagnadomi, tirai un sospiro, rimasi fermo un paio di minuti a sentire il vento che mi penetrava dentro i vestiti poi infreddolito tornai alla spiaggia e mi sedetti su una sdraio delle prime file, come un bagnante in anticipo scrutai il cielo poi la spiaggia fin dove riuscivo a vedere, non c’era nessuno …nulla Poi qualcuno gridò il nome. “ Fiore ….Fiore !! “ Mi voltai e ti vidi correre verso dove ero io “Tesoro che succede?!” chiesi io, come meravigliandomi “come cosa succede? Te ne sei andato fuori senza dirmi niente, è mezz’ora che ti cerco, poi mi sono ricordata che ieri sera mi avevi detto che ti sarebbe piaciuto vedere l’alba e allora sono corsa in spiaggia… ma sei impazzito?! Vuoi farmi prendere un colpo? “ disse gesticolando con aria incavolata. “Scusa amore pensavo di rientrare più presto e di trovarti ancora a letto, invece mi sono fermato un poco a camminare sulla spiaggia….dai perdonami…” mi avvicinai e le diedi un bacio sulla fronte; lei allora si sciolse in un sorriso e puntandomi un dito disse: “ non provarci mai più !! o ti cerchi un’altra caro il mio tesoro!” e ci mettemmo a ridere entrambi, poi ci cingemmo a vicenda e ci incamminammo lungo la spiaggia sotto il sole che ormai era alto e il giorno era già acceso. Fiorenzo 24/09/2008