VOID of ANTI LIGHT

L'orizzonte, solo, dell'essere


Al mio orizzonte,dal mio orizzonte,col mio orizzonte..vedo fiumi che s'esaurisconoall'interno di città nere,vedo persone che ballano e muoiono,ogni giorno, tutte le sereper un capriccio di chi ha il potere.Non c'è mai stato niente da cui partire,questo devo capire,lo devo prendere, lo devo accettarecome parte integrantedi quel che devo fare.Non c'è niente da cui partireperchè non c'è luogo in cui arrivare,quello che conta è trasformazioned'animo, corpo, di sensazione.Quello che conta è l'evoluzione,il riallacciamento, la comprensione.Perciò mi va bene, il vuoto che ho attorno,il vostro ignorarmi, isolarmi sola,rifiutatemi pure, è solo più facile,allora, andarmene via, lontano dal mondo.Alla fine, a chi importa,che io resti o vada,sbattendo la porta?I turbini d'elementi amari,tornadi d'elementi amati,l'odore fresco e stupendo della nottee il suo meraviglioso saporedroga e veleno, ch'ancora non conosco..Il fuoco del buiol'esserci, degli spiriti,i fruscii inspiegabili,gli alberi generosi e sapientila forza del delicato ventoe terra e acqua,bara e vita.Non ho niente, da barattare,niente da vivere, niente da comprare,io voglio Essere, me, e rimanerevia da questo stolto,folle strillare.Voglio potermi sciogliere, disfare, sparire,ridurre a luce, spettro, a colore,un'ombra di buio, un ramo che danza,una pagina scritta, una nuvola scioccaun volto che osserva, una bocca che parladal bianco, dal nero, dall'antico futurodal profondo o dall'altoinfinito, sicuro.