Il villaggio dei dannati (vrs 2)Qui siam tutti, gettati e solinel villaggio schifosonel villaggio sbagliatonel villaggio del mondodel mondo dannato.Ricorda, sussurra, concorda,che anche se il mondo è dei moltied il villaggio è ormai dei dannati,in mezzo ai giusti follici son gl'amati sbagliati.Ricorda,il dolore prima o poi avrà una fineogni cosa al mondo ha un confinee se proietti la mente nel temposcoprirai, che non hai sempre soffertonel passato e nel futurotrovarai un luogo per te puro,senza lacrime, spine e pugnaliné veleni, né lotte ineguali.Qui nei villaggi dannatidove abiti fin da bambinatutti son cocci rotti scheggiatie nell'ore sotto mezzanottele apparenze son abbandonate,cacciata, corri e nasconditidalle bocche troppo affamatedalle mani troppo malate.Innocua innocente che inoculadi nascosto il siero del tuo maleal dannato violento e brutale,tuo peso e pena, l'umano bestiale.Finestre rotte oltre la strada vuotaterminata prima delle case,in questo sporco dannato paesele porte son schegge e metalli piegatiassi di legno agl'infissi inchiodati,tutti son ben graditi nei villaggi dannatitutti son buoni, tutti fanno brodotutti per cena, cotti con gran lena.Ma ricorda, ragazza lasciatafra il soffrire e il saltar la cascata,puoi lottare per non morirepuoi lottare ancora per vedereil mondo vivere, l'alba fiorirei dannati non vanno lontanogià la morte li ha presi per mano,più pulito sarà presto il mondoe tutti lor marciran nel profondonel momento in cui annusi un fioreecco, batte più forte il tuo cuore.Del loro sudicio non hai bisognoarde forte nel petto il tuo sdegno,e anche se ti han lasciato il segnotu sei ancora più forte, e nel legnodella vita lascerai la tua tracciadi creazioni d'affetti e sorrisi,non cementi non dure esplosioniquelle son dei dannati la finementre danzi e componi rime.
Il villaggio dei dannati (vrs 2)
Il villaggio dei dannati (vrs 2)Qui siam tutti, gettati e solinel villaggio schifosonel villaggio sbagliatonel villaggio del mondodel mondo dannato.Ricorda, sussurra, concorda,che anche se il mondo è dei moltied il villaggio è ormai dei dannati,in mezzo ai giusti follici son gl'amati sbagliati.Ricorda,il dolore prima o poi avrà una fineogni cosa al mondo ha un confinee se proietti la mente nel temposcoprirai, che non hai sempre soffertonel passato e nel futurotrovarai un luogo per te puro,senza lacrime, spine e pugnaliné veleni, né lotte ineguali.Qui nei villaggi dannatidove abiti fin da bambinatutti son cocci rotti scheggiatie nell'ore sotto mezzanottele apparenze son abbandonate,cacciata, corri e nasconditidalle bocche troppo affamatedalle mani troppo malate.Innocua innocente che inoculadi nascosto il siero del tuo maleal dannato violento e brutale,tuo peso e pena, l'umano bestiale.Finestre rotte oltre la strada vuotaterminata prima delle case,in questo sporco dannato paesele porte son schegge e metalli piegatiassi di legno agl'infissi inchiodati,tutti son ben graditi nei villaggi dannatitutti son buoni, tutti fanno brodotutti per cena, cotti con gran lena.Ma ricorda, ragazza lasciatafra il soffrire e il saltar la cascata,puoi lottare per non morirepuoi lottare ancora per vedereil mondo vivere, l'alba fiorirei dannati non vanno lontanogià la morte li ha presi per mano,più pulito sarà presto il mondoe tutti lor marciran nel profondonel momento in cui annusi un fioreecco, batte più forte il tuo cuore.Del loro sudicio non hai bisognoarde forte nel petto il tuo sdegno,e anche se ti han lasciato il segnotu sei ancora più forte, e nel legnodella vita lascerai la tua tracciadi creazioni d'affetti e sorrisi,non cementi non dure esplosioniquelle son dei dannati la finementre danzi e componi rime.