VOID of ANTI LIGHT

L'orologio del tempo delle cose


L'orologio del tempo delle cose--Si vive come piegati in due. La posizione fetale di un essere che non potrà evolversi.Perché tutto il resto, perché tutto il prima, tutto ciò per cui si era dato troppocosì tanto, ora è svanito.Non ascoltar maiil niente che dicono,è perduto, ed hai perduto.E ciò che vede uno sguardo in frammentiè la contrazione di un sé, in un deserto di vuoto,che nobilita il tuo sguardo, con arted'odio su cielo,che sgretola, inquina e ferisceil cuor che lo veda.Il realizzante tempo è ormai finito.Ora estinto, spento,e tu raccogli ceneri sparsenelle tue mani fredde,per aver qualcosa.Dal suo rogo estintonon può nascere niente.Dai frantumi di ciò ch'era prima,non può nascer più nulla,e i recessi della notte aspettan solo un tuo passo:e che sia falso, e ti sbraneranno.Oppura torna indietro,torna, dentro, a marcir nella cellaove ti martoriavi le cervella.Cantato d'odio dipinto che mai gela,orologio d'un tempo perso che mai torna,è inutile guardare in alto,arriva sera, e folle, folle,è colui che ancora spera.Distrutti, bruciati tempinon per forza per sesso o distruzione per guerra o lotta od emozione,ma per gradualità d'intensità annientante, di bruciantedevastante, negazione.Olio nero, denso inchiostro nelle vene, quel che non riesci a dire,quel vomito acido, che non riesci a sputare,è odio su un corpo-tela e avvizzisce per loro, e muore per coloroche s'arricchiscon su te,e l'orologio scatta,e sgrana via il tempocon rumor di metallosgrana le ore, scheggiandosi un poco,e ad ogni minuto, perde via qualcosa,tempo che scatta, mai fu infinito.Tempo che scatta, mai così perduto.