C.C.C.

Post N° 81


autodistruzione perversa, rimaneggiata da stati infimi dell'essere umano, ricordano la via che percorre la crudele natura mortale.mortale, essenziale, vitale nel suo essere relegata alla menzogna di un respiro, che funge da panacea per il mio istinto all'omicidio di massa.massa informe di creature onniscenti, saccenti, ridicole fantasie decedute, mentalmente instabili, che crepano la membrana di un inutile cervello.cervello pensante, imperscutabile follia, densa di analgesico, per non sentire, per non vedere, per non volere, per non potere, solo per dimenticare.dimenticare di essere soli, distanti dall'avvenire di un estraneo di passaggio, ricordato in una foto fluttuante di questa vita immaginata.immaginata, sfruttata, ignorata, delicata quanto acida e immorale, connubio di sensazioni dedicate alla dimenticanza, che di dimenticanza si nutrono e di passivitą si saziano.