Full tilt poker

Poker online legale anche negli States?


L’indiscrezione del campionissimoLa dichiarazione, più che l’affermazione, è di uno dei mostri sacri del poker. Il recordman Phil Hellmuth, classe ’64 e originario di Madison, capitale dello stato del Wisconsin. Un uomo capace di conquistare ben 11 braccialetti alle World Series di Poker e vincere il Main Event delle World Series of Poker nel 1989. L’indiscrezione è rimbalzata un po’ ovunque. Il poker non legale pare avere i giorni contati negli Stati Uniti. A breve (questione di mesi o addirittura di giorni) verrà abbattuto il muro dell’attesa. Lo stesso Hellmuth, le cui parole non paiono nascere da una sua speranza ma basarsi su solide fondamenta, ha ammesso che se l’indiscrezione dovesse rivelarsi corretta, le conseguenze sarebbero incalcolabili per il giro d’affari del poker online, con un aumento costante e progressivo (più degli stessi jackpot di qualche fortunata slot) di giocatori.Il nuovo scenarioCome per gli Stati Uniti dunque, anche l’Italia potrebbe trovarsi a vivere una rivoluzione nel campo dell’azzardo online, con la prossima liberalizzazione delle slot. La Storia insegna che di fronte a un business crescente, l’eccessivo proibizionismo rischia di avere l’effetto boomerang, aumentando i traffici illeciti e favorendo le attività malavitose. Meglio a questo punto adattarsi all’evidenza dei fatti, e come stanno facendo i Monopoli di Stato italiani, vigilare attentamente sulla correttezza, mettendo in regola tutte le aspiranti poker room o singole sezioni dei casinò online. Gli stessi giocatori ne beneficeranno in termini di sicurezza, e giacché lo Stato ha come fine supremo la tutela dell’utenza, la strada della legalizzazione risponderebbe a tutte le domande irrisolte.