Io credo che ridere sia il modo migliore per bruciare calorie.
Audrey Hepburn
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Post n°157 pubblicato il 27 Settembre 2010 da Gioiasole
Ieri (e non è mica la prima volta) ho comprato spazzolino da denti nuovo, dentifricio, crema per il viso e per il corpo, shampoo e bagnoschiuma. Nel giro di poco (tempo), ho prodotto un’incredibile quantità di immondizia, tra scatole di confezionamento, cellophane, foglietti illustrativi, strisce di protezione, scontrini e pubblicità. Senza contare i pezzi appena sostituiti, che sono andati a far compagnia a tutta l’immondizia “nuova”. Per smistare il tutto con attenzione, separando la plastica dalla carta e dal vetro (il barattolino di crema per il viso ha il contenitore in vetro e il tappo di plastica: un attimo di distrazione e si butta tutto il ‘pezzo unico’ nello stesso sacchetto e amen), altro giro di un po’ più di poco (tempo), e i sacchetti erano praticamente pieni. Dovevo uscire a “collocare” il tutto negli appositi cassonetti, compreso l’organico: dovevo aspettare le sette di sera. Qui l’immondizia si “butta” solo dalle sette di sera a mezzanotte, ante e post si becca una multa pari a mezzo stipendio di un operaio. Sono uscita molto prima delle sette e sono tornata dopo la mezzanotte. Come volevasi dimostrare (perché non è mica la prima volta) oggi, domenica, a tutto ho pensato fuorché a loro e amen. I sacchetti, in fila ordinata sul balcone, pronti per essere espulsi, giacciono ancora là. I cassonetti sono a posto, ma il balcone di casa mia mi fa leggermente pena. |
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F. Battiato
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Non vi è nulla di meno seducente della presenza ossessiva, quasi ingombrante di una persona che invade ogni spazio della vita dell'altro. Impara dai musicisti a dosare le pause. Come nella musica le pause hanno la funzione di creare attesa, di lasciare senza fiato, così la tua assenza e il tuo silenzio possono alimentare il desiderio che l'altro ha di stare con te.
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Quando invece abitavo a Salzano, sempre in Veneto, avevo i miei cassonetti privati con tanto di chip. Bastava seguire il calendario e mettere fuori casa il cassonetto dell'umido di martedì e giovedì, quello del cartone di venerdì, e così via. Più differenziavi, meno tassa rifiuti pagavi. Tra l'altro ti fornivano un elenco dettagliato di quali rifiuti mettere in quale bidone. Qui a Lodi, in centro, il cartone e la plastica li ritirano solo il lunedì e se ci capiti dalle 8.00 alle 13.00 sembra di stare a Palermo :) Dobbiamo depositare i sacchi accanto al portone. Uno schifo, ti assicuro! Per l'umido e il secco ci sono i cassonetti per strada e non c'è orario.
Manca una politica seria anche in questo campo. Ci vorrebbe una normativa a livello nazionale, unica, basata sul criterio che ha apportato i maggiori benefici in questi anni di tentativi. Ci vorrebbe un'unità di intenti con le aziende produttrici in modo da riuscire a ridurre quanto più possibile gli imballi e a renderli omogenei per tipologia di prodotto. In Italia, fantascienza :)
Più di tutto, sinceramente, mi infastidisce parecchio la quantità di immondizia inutile che si produce appunto con certi imballi - il cosiddetto packaging - dove il prodotto da utilizzare è addirittura fino a 3 volte più piccolo di tutto l'insieme e l'industria cosmetica è la grande 'maestra' in questo senso. Non è fantascienza solo in Italia, Carla, noi dagli 'altri' pare che riusciamo a prendere solo il peggio (e, questo, più è grosso, meglio è). Così pare, purtroppo. :)
ricordati stasera alle 7 :)