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Il segreto per andare avanti è iniziare (S. Berger)

 

 

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Post n°159 pubblicato il 12 Ottobre 2010 da Gioiasole

 

Ieri sera discussione col mio compagno. Il lavoro, sempre lui, ci costringe a vivere lontani e a comunicare tramite il telefono, skype, facebook, le mail, insomma tutto quel che c’è per sentire meno la puzza della lontananza. E, proprio a causa di questi giocattoli che utilizziamo per sentirci più vicini a qualcuno (o anche a qualcosa che ci interessi), a volte si rischia di isolarsi e allontanarsi da tutto il resto.
Non è che arrivo io e dico una genialità, annunciando che ormai rischiamo di vivere più nel virtuale che nel reale (e infatti l'ha detta lui). È che penso che fino a qualche tempo fa dicevamo che era la televisione a rovinare le famiglie. Ma, almeno, la televisione non ci impediva (parlo al passato perché sembra, e ripeto sembra, che nessuno la guardi più) un utilizzo collettivo: si può guardare un film, oppure seguire e commentare un dibattito o un documentario, anche insieme. Invece internet pretende un utilizzo totalmente esclusivo: tu, il pc e il mouse al posto del telecomando. E non ditemi che ho detto una genialità, perché lo so.

Ricordo (e mi sento già vecchia, vecchissima, a dirlo) quando, da bambini e poi adolescenti, ci stringevamo la sera tutti vicini vicini sul divano, ognuno al suo posto fisso - ma fisso fisso, come con i posti a tavola – oppure ci sdraiavamo sul tappeto davanti alla tv. Anche se eravamo concentrati sullo schermo, eravamo comunque uniti dal fare una cosa insieme. Vuoi mettere il brivido del casino che combinavamo a imitare tutti insieme Mazinga Zeta o Bia la sfida della magia, oppure le risate in comitiva con Jerry Lewis e Totò, con la calma piatta di questa roba in singolo con una tastiera? Il silenzio a volte è assordante, a parte il ticchetticche del digitare compulsivo.
Va bene, ok, oggi di televisore in casa ce n’è praticamente uno per ogni componente della famiglia, ognuno se vuole si stravacca davanti al proprio senza tema di essere disturbato, per cui altro che film insieme e dibattito post-documentario. Resta il fatto che a me i social network – e già il suono di questa parola mi dà prurito ai denti come tutti i termini inglesi d’importazione, ma sono un’anziana italianista e non posso farci nulla – fanno sicuramente più paura del digitale terrestre. Intendiamoci, non sono contro la tecnologia e quant’altro il progresso abbia sfornato in questi ultimi decenni in materia: io stessa non posso farne a meno per tanti motivi, lavoro e fidanzato lontano in primis e perché mi piace pure, mica no; ma sono costernata dalla quantità di tempo che passiamo a volte anche interrottamente impantanati lì (qui) dentro.

Prendiamo facebook, per esempio: i sinceramente affezionati vi si piazzano finché la palpebra regge. Se c’è un problema in casa o in famiglia bisogna mettere lo stato di allerta per farsi sentire. La cosa più triste è che molto spesso diventa la tana per far finta di niente quando in coppia c’è aria di crisi e ci si rifugia nella comoda cuccia di una comunicazione meno impegnativa ma assai “distrattiva”.
Non sto dicendo che stavamo meglio quando stavamo peggio, ma qui si sta peggiorando assai.
Donde, le mie domande: posso io fare a meno di pensare che lo spazio riservato alla famiglia, alla coppia, diventi sempre più sfuggente, avendo tali occasioni di ‘incontro col mondo’ direttamente a casa e a tutte le ore? E posso dire che mi spaventa pensare che ci aspetta un futuro in cui ci troveremo a non avere più nessuno vicino vicino con cui parlare davvero? E, cosa ancora peggiore, non sentirlo e toccarlo dal vivo, non viverlo? Mi spaventa, sì. Perché sarò pure vecchia, vecchissima, ma non fino a questo punto.

Commenti al Post:
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 12/10/10 alle 14:52 via WEB
Dico una cosa geniale :) della tecnologia bisogna imparare a farne buon uso. E' per questo motivo (oltre che per il fatto che lo trovavo veramente noioso) che ho chiuso il mio profilo su Facebook e mi sono limitata a scrivere sul blog. Ho ridotto anche notevolmente il tempo che impegno per questo passatempo, limitandolo a quando sono da sola in casa ed escludendo categoricamente il fine settimana. Tutto questo perchè mi sono resa conto che si toglie tempo alla famiglia, è una specie di droga se non ci stai attento. Detto ciò, io non paragonerei la tv a internet. Sarebbe anzi auspicabile, per come la vedo io, che si smettesse davvero di guardare la tv, visto che ci trasmettono principalmente programmi demenziali basati sull'"io appaio" e telegiornali che di notiziario hanno ben poco e di scenografia troppo! Io l'ho sempre vissuto male il rapporto con il mezzo televisivo. Si stava tutti vicini, vicini a litigare su quello che davano in tv :) Meglio un po' di silenzio attorno, guardarsi negli occhi e scambiare due chiacchiere.
 
almaplaena
almaplaena il 12/10/10 alle 16:07 via WEB
Bellissimo il titolo! devi brevettarlo subito :))
il resto è storia attuale, ormai...
accettiamo che i tempi sono cambiati, come dicevano i nostri nonni...
 
ilike06
ilike06 il 14/10/10 alle 20:30 via WEB
io, con FB ho un rapporto che è andato scemando nel giro di pochi mesi. ci vado ogni tanto ma preferisco di gran lunga il blog. il blog è mio e ci scrivo a prescindere dal numero di visite e di eventuali commenti. FB è una vetrina. ci si passa perchè tutti vedano e sappiano in che "stato" sei. e come dice carla, internet è pericoloso, dà assuefazione: bisogna imporsi di non togliere tempo alla famiglia, al lavoro, in una parola, alla vita vera.
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 15/10/10 alle 22:35 via WEB
non so: forse c'è il problema di chi, come me (una vecchia mummia), ma anche come le persone della tua generazione, da questi social networks è stato sommerso, inondato, affogato. mi sembra che i ragazzi ci si trovino molto a loro agio e che riescano a vivere ANCHE la loro vita reale, usandoli quindi e non lasciandosi usare
 
elliy.writer
elliy.writer il 17/10/10 alle 23:17 via WEB
Da brava vecchiarella, pure io stavo parlando giusto stamattina con alcuni amici riguardo l'argomento "come eravamo". Come eravamo quando non avevamo il cellulare sempre appiccicato, quando non eravamo sempre reperibili e non dovevamo sempre reperire qualcuno, quando non c'era internet e invece avevamo le pagine gialle e le ricerche le facevamo sull'enciclopedia, eccetera eccetera... Che dire? Il mondo è cambiato e dobbiamo adeguarci, ci sono anche molti vantaggi in questo, naturalmente. Come il poter "sentire più vicina" una persona lontana, grazie a mail, skype e quant'altro. Però, sai che quelle tue domande a volte me le pongo anch'io? Alla fine, nulla può sostituire un abbraccio vero e piccole parole scambiate guardandosi negli occhi. ciao :)
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 20/10/10 alle 23:13 via WEB
Io guardo la tv, dei film assieme assieme tutti e cinque è difficile.. capita al massimo tre.. a volte quattro... quasi mai una cosa piace a tutti purtroppo :)) FB l'ho aperto una mattina alle quattro che non riuscivo a dormire era un brutto periodo e DOVEVO distrarmi; poi non l'ho praticamente mai usato perchè il tempo non c'è proprio e poi non mi piace per nulla (sarò vecchierella :)
Con l'avvento dei portatili io e mio marito abbiamo riscoperto lo stare assieme, nel senso che io spesso la sera lavoro (ho lavorato fino ad adesso) , a letto, al calduccio, e lui si guarda le sue cose, a letto, al calduccio; non ci trovo niente di differente che leggere un libro uno di qua e uno di là :) Si fa quel che si può......L'essere lontani cmq ti fa vedere le cose diversamente.. per forza direi...
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 28/11/10 alle 21:56 via WEB
sparita di nuovo????
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 15/12/10 alle 22:57 via WEB
ma te lo devo chiedere una volta al mese, se sei sparita?:)
 
 
Gioiasole
Gioiasole il 22/12/10 alle 13:23 via WEB
Ormai ho preso quest'andazzo vergognoso :)
(Sono stata via per motivi che nulla hanno a che vedere col web, tornerò.) Un bacione!
 
upmarine
upmarine il 30/08/11 alle 17:31 via WEB
Ognuno ha una carica emotiva "finita" condivisibile. Maggiore è il numero di destinatari, minore è la dose che spetta a ciascuno di essi. Un network globalizzato comprende più individui che una stretta cerchia di parenti e amici. Indi per cui, essendo l'area sotto la curva una costante, ed essendo la base della curva più ampia, il picco risulta notevolmente attenuato. Ciò non di meno, il network ti può permettere di entrare in contatto, anche se fugacemente, con persone, e dico persone e non video-tastiere, con maggiori affinità elettive. Magari riesci a leggere, gratis, pensieri che ti fanno pensare. Insomma non tutto è merda ciò che puzza (versione riveduta e corretta di "non tutto è oro ciò che luccica"). Abbracci dall'oblio.
 
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E ti vengo a cercare anche solo per vederti o parlare perché ho bisogno della tua presenza per capire meglio la mia essenza
E ti vengo a cercare con la scusa di doverti parlare perché mi piace ciò che pensi e che dici perché in te vedo le mie radici
E ti vengo a cercare perché sto bene con te perché ho bisogno della tua presenza
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Non vi è nulla di meno seducente della presenza ossessiva, quasi ingombrante di una persona che invade ogni spazio della vita dell'altro. Impara dai musicisti a dosare le pause. Come nella musica le pause hanno la funzione di creare attesa, di lasciare senza fiato, così la tua assenza e il tuo silenzio possono alimentare il desiderio che l'altro ha di stare con te.

 

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