6 Maggio 2011: sciopero generale contro i tagli alla formazione ed il lavoro precario"Bloccare il paese per sbloccare il futuro" è lo slogan con il quale gli studenti scenderanno in piazza il prossimo 6 maggio accanto alla Cgil. Le associazioni studentesche aderiscono infatti allo sciopero indetto dal sindacato di Susanna Camusso e si preparano a protestare contro il lavoro precario, i tagli all'istruzione pubblica e la riforma dell'universitàIl 6 maggio 2011 è stato indetto dalla CGIL uno sciopero generale contro la precarietà. Ed anche gli studenti di tutta Italia si preparano a manifestare contro i tagli all'istruzione ed il lavoro precario che impedisce a molti di potersi costruire un futuro. La data dello sciopero è stata annunciata dal Segretario Generale del sindacato, Susanna Camusso. Lo sciopero "è necessario per rimettere al centro il tema del lavoro e dello sviluppo, riconquistare un modello contrattuale unitario e battere la pratica degli accordi separati, riassorbire la disoccupazione, contrastare il precariato, estendere le protezioni sociali e ridare fiducia ai giovani. Serve una nuova stagione fatta di obiettivi condivisi e rispettosi della dignità del lavoro e serve definire le regole della democrazia e della rappresentanza".
6MAGGIO. SCIOPERO GENERALE
6 Maggio 2011: sciopero generale contro i tagli alla formazione ed il lavoro precario"Bloccare il paese per sbloccare il futuro" è lo slogan con il quale gli studenti scenderanno in piazza il prossimo 6 maggio accanto alla Cgil. Le associazioni studentesche aderiscono infatti allo sciopero indetto dal sindacato di Susanna Camusso e si preparano a protestare contro il lavoro precario, i tagli all'istruzione pubblica e la riforma dell'universitàIl 6 maggio 2011 è stato indetto dalla CGIL uno sciopero generale contro la precarietà. Ed anche gli studenti di tutta Italia si preparano a manifestare contro i tagli all'istruzione ed il lavoro precario che impedisce a molti di potersi costruire un futuro. La data dello sciopero è stata annunciata dal Segretario Generale del sindacato, Susanna Camusso. Lo sciopero "è necessario per rimettere al centro il tema del lavoro e dello sviluppo, riconquistare un modello contrattuale unitario e battere la pratica degli accordi separati, riassorbire la disoccupazione, contrastare il precariato, estendere le protezioni sociali e ridare fiducia ai giovani. Serve una nuova stagione fatta di obiettivi condivisi e rispettosi della dignità del lavoro e serve definire le regole della democrazia e della rappresentanza".