GALLINE DA CORSA

NAZILETIZIA


Sono innocente. Ne prendo coscienza quando un amico di famiglia, carabiniere, rigirando fra le mani la famigerata cartella esattoriale con 963 euro di multe (vedi post precedente) afferma con piglio professionale:”No, no Raffy. Non pagare! Anzi, fai ricorso dal Giudice di Pace perché qui non solo mancano i verbali originali delle contravvenzioni ma soprattutto ti hanno mandato il primo avviso di pagamento a febbraio del 2007 per multe prese nell’aprile del 2003: sono sicuramente cadute in prescrizione!”.Eureka! Sento suonare le campane a festa e decido così di festeggiare l’augusto momento tuffandomi sulla vaschetta da un chilo di gelato al cioccolato che tengo in freezer per le grandi occasioni giornaliere, tipo questa.
Cara la mia Letizia Moratti, sindachessa nazista di Milano e capa suprema di quel branco di zuzzurelloni che si travestono da vigile per scaricare le loro frustrazioni sui poveri automobilisti non indigeni, ti comunico che io non pago, tiè! La Letizia a me è sempre piaciuta un casino quando faceva la ministra ed ero pronta a scommetter che sarebbe stata anche un ottimo sindaco di Milano. Poi una volta eletta se n’era uscita con quella minchiata raccapricciante della gabella d’ingresso ai non residenti: ossia questi 2 milioni di pendolari che tutti i santi giorni entrano in città per lavorare. Ma puniamoli questi lavativi che vanno in macchina! E così abbattiamo anche l’inquinamento! Ma immensa pirla dai boccoli ramati butta uno dei tuoi occhietti da triglia sulla città e noterai che:i mezzi pubblici hanno orari demenziali e sono insufficienti;i treni ormai si impegnano ad arrivare in ritardo di almeno 20 minuti e a distribuire ai malcapitati passeggeri manciate di zecche, cimici ed altri tenerissimi parassiti; le linee rossa e verde della metropolitana sono un attimino fatiscenti e prese d’assalto da scippatori e teppisti, senza contare che da maggio a ottobre sulle banchine e nei treni ci sono questi 50 gradi che abbrustoliscono i neuroni.In compenso la linea gialla è bella e ha l’aria condizionata…grazie al cazzo, peccato che per prenderla devi lavorare in via Montenapoleone.Ma la Letizia ritrattò. Qualcuno deve averle detto che la gabella per i non residenti era una solenne idiozia e quindi zitta zitta ha riunito il suo esercito di “ghisa” e ha così sentenziato:”Facciamo un lavoretto di creatività metropolitana, inventiamoci qualche centinaio di migliaia di multe da riscuotere: il popolino pagherà.”.
…e invece io ti faccio causa!