GALLINE DA CORSA

MATERIAL GIRL


Non c’è niente da fare, noi italiani siamo un popolo di minchioni. Soprattutto noi donne, sprofondate nella disperazione del carovita e impantanate nel  maschilismo della nostra classe politica, non troviamo niente di meglio da fare che sputare sulla mano che ci nutre con materna generosità. Una mente illuminata crea un grande strumento per la realizzazione femminile ed ecco che puntualmente si scatena l’inferno. Stamane  sono stati messi on line nomi, cognomi, indirizzi e soprattutto dichiarazioni dei redditi di milioni di italiani e tutti scandalizzati a invocare la privacy. Ma quale privacy! Ma quale mafia! Ma quali delinquenti! Grillo, vivaddio, fatti una tisana!L’idea era avanguardista e rivoluzionaria, forse imperfetta lo ammetto, ma avrebbe fatto felici milioni di donne. Mi spiego.Mettiamo che io sono una giovane donna, precaria e zitella. Mettiamo che il carissimo Ualter durante la campagna elettorale mi abbia fatto prendere coscienza della miseria della mia condizione professionale (mettiamo che sono anche un po’ scema se non c’ero arrivata da sola). Mettiamo che poi quel bell’ometto del Sirvio mi abbia scodellato la dritta di sposare un miliardario per emanciparmi dal mio stato d’indigenza. Mettiamo che in fine quello zuccherino di Uisco mi abbia fornito su un piatto d’argento tutte le coordinate per accalappiare l’uomo e il reddito della mia vita. Ma cazzo, per una volta che c’era un’intesa bipartisan hanno mandato tutto a puttane! Non è giusto! Il vetusto metodo prevedeva che la giovane donna precaria e zitella scegliesse le sue vittime in base agli orpelli esibiti tipo il macchinone, l’orologione, la villona, una ruota di piume colorate o una folta criniera. Oggi, però, ci si può comprare a rate anche la carta igienica tanto che la giovane donna corre il serio pericolo di darla via a uno sfigato morto di fame che si è fatto il rolex al banco dei pegni e che indossa le mutande di Dolce e Gabbana comprate di seconda mano dai cinesi.Riflettendoci ammetto che il data base con la pecunia forse al giorno d’oggi sarebbe stato insufficiente. Sì perché la giovane donna è pur sempre un cuore puro, un’anima romantica che desidera l’amore per la vita, l’uomo dei sogni, il principe azzurro. Per renderlo perfetto avrebbero dovuto mettere accanto a nome, cognome, indirizzo e reddito anche le dimensioni in centimetri del pisello contribuente, in modo che la giovane donna precaria e zitella non perda il suo preziosissimo tempo né con i poveracci né tanto meno con quelli che ce l’hanno piccolo. Facciamo un esempio pratico di quello che l’agenzia delle entrate dovrebbe pubblicare:cognome: Berlusconinome: Piersilviocomplesso d’inferiorità: Dudiindirizzo: Villazza megagalattica che comprende cimitero e canile municipale nella ridente cittadina di ArcoreLocalità: Brianza agricolaReddito: 28 bilioni di biliardiAugello nel nido: cm 7Augello in volo: cm 16Augello in volo con ausilio di viagra: cm 18Augello in volo dopo 40 minuti di allungapene svedese: cm 20Questo sì che sarebbe un servizio pubblico veramente utile ai cittadini!Letto il rapportino la giovane donna, precaria e zitella, si presenta in quel di Arcore automunita di allungapene svedese con cui colpisce ripetutamente in testa la Toffanin raggiungendo un duplice obiettivo: zittire per sempre quell’acciuga starnazzante e arrivare al cuore (e all’augello) del Dudi. Ora, dico io, Signor Garante, garantiscimi il diritto a un augello benestante!