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Milano ottenne ne 2008 l'organizzazione dell'Esposizione universale del 2015.Dopo tre anni l'Expo 2015 segna  il passo e non risultano acquistati neanche i terreni su cui tenere l'evento cioè più di un milione di metri quadri di terreni incolti, di cui oltre la metà di proprietà della Fondazione Fiera di Milano, per un quarto del gruppo Cabassi e la restante parte in mano a Poste italiane e ai comuni di Milano e Rho.  Il budget di spesa per l'organizzazione dell'evento si aggirerebbe intorno ai 1,7 miliardi di euro, di cui circa la metà a carico dello Stato, ma le maggiori difficoltà le stanno incontrando gli enti locali che non sembrano in grado di sostenere le spese previste; nel corso del consiglio comunale di lunedì 28 marzo 2011 il sindaco di Milano, Moratti, ha ostentato tranquillità e fiducia: «Entreremo nella storia (...) e non ci sono ritardi né rebus irrisolvibili»; Nel corso di questi tre anni, tuttavia, si sono registrati inefficienze, continui cambi al vertice della società Expo 2015 e, soprattutto, la questione della disponibilità delle aree. rispetto ai terreni la confusione regna sovrana, si teme che dietro ai ritardi vi sia anche una guerra di potere su come sfruttare i terreni una volta terminato l'evento; intanto subirà un nuovo slittamento a giugno 2011 la prima gara da 90 milioni di euro per la pulizia dei terreni, per cui è presumibile che prima di ottobre 2011 le ruspe non entreranno in azione;  esistono fondati dubbi che la società Expo non sia in grado di onorare l'impegno preso a livello internazionale quindi un evento che doveva rappresentare l'occasione per il rilancio dell'economia e dell'immagine dell'Italia si sta trasformando in un clamoroso fallimento.