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EQUITALIA SCIMUNITI


Il fermo amministrativo è un atto con il quale le amministrazioni o gli enti competenti (comuni, INPS, regioni, Stato, e altri), tramite i concessionari della riscossione, bloccano un bene mobile del debitore iscritto nei pubblici registri o dei coobbligati, al fine di riscuotere i crediti non pagati che possono riferirsi a tributi o tasse oppure a infrazioni relative al codice della strada;decorsi 60 giorni dalla notifica della cartella esattoriale il concessionario può disporre il fermo dei beni mobili registrati senza l'emissione di preavvisi o solleciti prima dell'iscrizione del fermo;attualmente la legge non prevede un importo minimo dovuto per avviare la procedura di fermo ma esiste soltanto una direttiva interna di Equitalia, che è a capo di tutte le agenzie di riscossione del Paese, secondo la quale il fermo può riguardare soltanto debiti superiori ai 50 euro;nel corso degli anni sono state numerose le contestazioni dei cittadini che si sono visti applicare il fermo per un debito irrisorio o comunque sproporzionalmente minore al valore del bene oggetto di fermo;inoltre, nel caso di pagamenti non dovuti il cittadino non può contestare il preavviso di fermo e sospendere l'esecuzione dell'atto ma solo fare ricorso al fermo chiedendo al giudice l'accertamento delle somme, in questo caso però l'interessato non può riavere la disponibilità del bene fino alla fine del procedimento che solitamente ha tempi molto lunghi; nonostante anche l'Associazione dei consumatori sia intervenuta più volte denunciando queste lacune normative che portano un evidente svantaggio al cittadino, al momento non ci sono diverse disposizioni da parte dell'Agenzia delle Entrate che lascia operare Equitalia in maniera assurda.