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Addio magica piazza


La piazza Jamaa El Fna a Marrakech è stata scelta da uno scemo di Kamikaze senza cultura che vive per pregare e poi si immola. C'è da chiedersi perchè questi imbecilli inutili non si facciano saltare in aria in posti inutili che ben rappresenterebbero la loro inutile vita. Quella piazza è un posto incredibilmente bello e una volta vista non si dimenticherà mai. Di Marrakech ti resta dentro, il coacervo si stradine della Medina e quella piazza. Un posto enorme in cui sembra di essere catapultati nelle favole di Ali Babà, quelle in cui ci sono tesori nascosti da cercare e intrighi da risolvere. C'è il venditore di colori che tiene le spezie a foma di piramide, verdi, arancioni, rosse, viola, gialle, i semi di cantaride, l'ambra profumata che mantiene il suo odore per un milione di anni (io l'ho comperata nell'84 e ogni volta che apro la scatoletta è sempre più intenso, una meraviglia), c'è il dentista seduto sullo sgabello con le pinze in mano e i denti estratti in bella mostra, c'è l'incantatore di serpenti con i cobra liberi che si possono accarezzare, c'è un'intera fiaba intorno a te, musicisti, cantastorie, giocolieri e la gente è simpatica, ti ospita nelle case e ti cucina il tajine, le ragazze sono tutte belle e a capo scoperto e tengono i fiori nei capelli. Adesso il suo nome avrà un significato infatti significa “raduno dei morti”. Intorno al 1050, i condannati venivano portati in piazza per essere giustiziati. Le loro teste  erano lasciatie in mostra come "ricordo" su cui meditare.