experience

copio e incollo


Sul sito web cronaca live.it è pubblicato un articolo del 9 maggio 2011 dal titolo «Processo Mills, contestatore Berlusconi urla, "fatti processare!" Portato via di peso» in cui si legge; «"Vergognatevi buffoni!" ha urlato un contestatore del premier ai sostenitori di Berlusconi davanti all'ingresso del palazzo di giustizia a Milano. Poi, riferito al presidente del Consiglio il signore di mezza età ha continuato a gridare: "fatti processare!". Immediato l'intervento delle forze dell'ordine che hanno sollevato di peso il contestatore, allontanandolo dall'entrata in via Freguglia del tribunale. Decine di giornalisti e cameramen hanno seguito la scena dell'allontanamento dell'uomo, che ha continuato a urlare frasi contro il premier, commentando alla fine, "in questo paese non si può più nemmeno parlare"»;nel medesimo sito web è pubblicato anche un articolo dal titolo «Parla Pietro Paolo Giovannetti, il contestatore che ha urlato a Berlusconi "fatti processare": "non c'è libertà di espressione"» in cui si legge «Dopo essere stato portato via di peso dalle forze dell'ordine il contestatore che ha urlato a Berlusconi "fatti processare" parla ai microfoni per spiegare la sua versione. Si chiama Pietro Paolo Giovannetti ed è presidente del Movimento per la Giustizia Robin Hood e di Avvocati senza Frontiere. «Stavo facendo delle normali attività quotidiane dentro il Tribunale, stavamo preparando delle udienze. Ho visto tutta questa gente con i cartelli che protestavano per Berlusconi e mi sono scandalizzato». «Mi è venuto spontaneo dire», continua Giovannetti, «che la vera malagiustizia è ben altra e che si devono vergognare». L'avvocato dichiara di non aver insultato nessuno: «gli stessi agenti della Digos che mi hanno aggredito hanno ammesso che non ho detto nessuna frase con valenza offensiva nei confronti di chicchessia». L'avvocato insiste poi su quella che è, secondo lui, la vera corruzione giudiziaria e racconta come l'averlo fatto gli ha portato, in 25 anni, 107 procedimenti in Cassazione. «Non c'è libertà di espressione», conclude, Giovannetti è stato rilasciato dopo l'identificazione.»;nel filmato pubblicato sul sito web youreporter.it si vede chiaramente che all'intervento contro il Giovannetti hanno preso parte 4 o 5 persone presumibilmente della polizia di Stato e un capitano dell'Arma dei carabinieri.Poi altri scrivono:-in base a quanto riportato in un video diffuso sui principali siti internet dei quotidiani nella giornata del 9 marzo 2011 di fronte al palazzo di giustizia di Milano in cui aveva luogo una seduta del processo Mills che vede imputato il Presidente del Consiglio dei ministri, alcuni agenti della Digos prelevavano con la forza un cittadino - avvocato Pietro Palau Giovannetti - reo di aver apostrofato i manifestanti «pro Berlusconi» al grido di «vergognatevi»;come si evince con chiarezza dalle immagini l'uomo veniva spintonato e trascinato di peso dalle forze dell'ordine - nel frattempo seguite da diversi giornalisti e teleoperatori - fino ad arrivare davanti al portone di un palazzo limitrofo dove, sollecitato il portiere con le parole «apri, cretino polizia», gli agenti rinchiudevano l'avvocato per poi, a quanto risulterebbe all'interrogante, rilasciarlo successivamente;tale decisione appare ancor più immotivata considerato che, a poche decine di metri, veniva consentita una manifestazione di sostegno al Presidente del Consiglio alla quale partecipava anche il sottosegretario Santanchè che, a giudizio dell'interrogante, pronunciava parole assai più offensive e gravi di quelle pronunciate da un isolato contestatore.In base a quali norme o disposizioni di ordine pubblico la Digos abbia fermato con la forza un libero cittadino, reo di aver espresso il proprio dissenso ad una manifestazione a sostegno del Presidente del Consiglio davanti al tribunale di Milano, sequestrandolo di fatto, per quanto risulta all'interrogante all'interno dell'androne di un palazzo limitrofo.