gasociale

ATTIVITA' EDUCATIVE IN NATURA


Gite e campi scuolaIl campo scuola è da immaginare come un laboratorio residenziale ove si vive e condivide assieme per cinque giorni. Vivere assieme, condividere contesti, esperienze, scoperte offrono l’opportunità di uscire dai ruoli acquisiti per sperimentare nuove possibilità rispetto a se stessi e nella relazione con gli altri e con il mondo.La decontestualizzazione come possibilità pedagogica la possibilità di essere lontani dai luoghi e dalle figure di riferimento conosciute predispone verso la ricerca di nuove modalità relazionali offrendo all’attento osservatore la possibilità di approfondire la conoscenza del bambino( singolo ed irripetibile individuo) e fornendo quindi la possibilità di modulare meglio le proposte educative.L’utilizzo della metafora come elemento portante della programmazione: come filo conduttore del campo gli operatori, che sono esperti della modalità interdisciplinare, scelgono una metafora che diventa il contenitore dal quale attingere per stimolare l’immaginario e motivare al fare. Le proposte vengono sviluppate in piccoli gruppi e con il gruppo intero. La metafora unisce tutti i segmenti e rende una totale continuità all’intero periodo, divenendo “luogo” interdisciplinare ove avviene uno scambio tra l’intero bagaglio culturale del singolo e quello degli altri, tutti quanti protesi verso un fare concreto. La narrazione, il canto, la costruzione, l’osservazione delle costellazioni, il teatro, il cibarsi e il gioco diventano i mezzi per creare un contesto idoneo alla sperimentazione delle proprie conoscenze e delle proprie capacità facendo incontrare i propri limiti e fornendo, allo stesso tempo, gli stimoli per “non renderli limitanti”. La programmazione della metafora risulta dunque particolarmente interessante dal punto di vista pedagogico e la sua scelta può essere mirata all’approfondimento di temi del programma didattico adottato in classe. Il campo come luogo interdisciplinare per l’approfondimento delle materie studiate: la stimolazione dell’immaginario è un ottimo strumento per motivare al fare concreto, essa anima la semplice azione e gli da la possibilità di interagire con chi la sta compiendo, di modificare e farsi modificare divenendo lo strumento attraverso cui può manifestarsi il processo creativo. Costruire uno strumento di osservazione astronomica, ad esempio diventa un luogo dove sperimentare la matematica, le scienze, conoscere l’importanza della storia attraverso i miti, collaborare, condividere le emozioni.Educare alla natura ed al rispetto dell’ambiente:la natura offre il miglior esempio di armonia che si possa cercare, risveglia una reminiscenza di tale equilibrio e fornisce spunti illimitati al lavoro pedagogico. Educare al rispetto e quindi alla conoscenza della natura significa porre basi solide per il rispetto dell’ambiente sia in termini generali che personali ovvero legato ai propri spazi sociali, familiari e personali. Educare allo sviluppo sostenibile vuol dire educare al creare equilibrio.Vivere assieme e condividere per la creazione di relazioni umane:il campo scuola infine è un luogo dove avvengono delle relazioni umane, dove si scopre che la paura della notte è comune anche agli altri e che per superarla meglio la si può condividere e che essere amici è bello ed arricchisce. Con la chiara ripercussione comportamentale che ne può risultare soprattutto quando il confronto sociale quotidiano è talvolta spietato.Parole chiave - la decontestualizzazione come possibilità pedagogica – educare alla natura ed al rispetto dell’ambiente – il campo come luogo interdisciplinare per l’approfondimento delle materie studiate – l’utilizzo della metafora come elemento portante della programmazione – vivere assieme e condividere per la creazione di relazioni umane.