mio diario

Domanda


Che cos'è l'amicizia? O meglio, come si riconosce un amico? Io non lo so però oggi so che una persona che credevo amica non lo è e forse non lo è mai stata.Si va avanti comunque. La vita, come dice il Liga, è più forte del tuo dirle no. Ti trascina avanti anche quando vorresti abbandonarti in un angolo e lasciarti scomparire, sbiadire come l'inchiostro dai manifesti.Ho portato avanti per quasi tutta la vita un'amicizia zoppa con M. Zoppa perché è indubbio che lei ha avuto da me molto più di quanto io non abbia ricevuto. Ma il bello è che non mi è mai importato. Sentirmi rinfacciare i miei difetti e le mie presunte inferiorità per anni, senza reagire, sopportando con pazienza perché non vale la pena litigare, perché è inutile star lì a puntualizzare...Qualche tempo fa mi ha fatto una piazzata incredibile, che non mi aspettavo e credo che nemmeno me la meritassi e da allora più niente. O meglio mi ha invitata al compleanno della piccola, ma mi ha tenuta in disparte ostentatamente tutta la sera, per punirmi. Se ne sono accorti tutti pur non capendo il motivo. Mio marito s'è arrabbiato tantissimo. E non ha torto.Il fatto è che io non capisco qual 'è il problema. Tutto s'è scatenato quando ho accennato con un'altra persona, presente lei, che qualche mese fa mio marito ed io siamo stati a Londra. Ha sclerato davvero di brutto, dicendo che glielo ho nascosto e non è normale avere dei segreti, che gli amici si dicono tutto e io ultimamente sono proprio strana e via dicendo. Però:1) Della nostra fuga a Londra nessuno ha saputo niente se non dopo. Era una fuga d'amore per due persone che attraversando un periodo difficile, dopo oltre vent'anni di matrimonio, cercano di ricostruirsi come coppia.2) Mio marito le ha spedito un mms dall'aeroporto in cui si vede me con la valigia e il biglietto in mano. Dice di aver risposto chiedendo spiegazioni ma il suo è l'unico sms che non abbiamo ricevuto...e poi poteva chiedere quando siamo tornati, no?3) Il mio essere strana era dovuto alla depressione e ai farmaci, perché io alternavo momenti di prostrazione a momenti di reazioni esagerate. Esagerate secondo i miei canoni ma non sbagliate. Cioè in quei periodi mi sono ribellata alle sue critiche ingiuste. Non c'era abituata.Ha ragione mio marito. Chi me lo fa fare a sopportare una frequentazione che mi addolora con i suoi dispetti infantili. Ma neanche alle elementari!!Non mi dispiace di essere stata così paziente con lei. E' nella mia nautura. Solo una cosa non sono mai riuscita a digerire e se ci penso, ancora ci soffro. Mi ha raccontato,tutta soddisfatta, della riunione con le ex compagne di scuola. Ma io non ero stata invitata. E certo perché ho lasciato al quarto anno e, mentre loro si diplomavano, io tenevo per mano la mia bellissima bimba che muoveva i primi passi. Non mi pento della mia maternità così precoce, mi sono impegnata tanto, mi dicono che sono una brava mamma. Ma il non aver terminato gli studi per me è un dolore così grande che perfino in questo momento qualche lacrima mi scappa. Non avrebbe dovuto parlermene, doveva capire che m'avrebbe fatto male. Ed ora questo. Basta. Basta davvero. Forse non la vedrò più ma non ne sentirò la mancanza.