mio diario

E' sempre la stessa storia


Si, quella del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Si, lo so che uso spesso questa frase ma, giuro, sono astemia. Però, oggi, tra lavoro, casa, i ragazzi che stanno per tornare, i miei studi, insomma dovrei essere più sclerata che mai. E non vedo la psico da un mese. Invece mi sento serena, piena di energie. Mentali, eh, solo mentali che con questo caldo pure sollevare il cucchiaino per girare il  caffé è una fatica immane.Appena ho acceso l pc, la prima canzone che la radio ha passato è, oltre che tra le mie preferite, il ricordo di una esperienza molto dolorosa della mia vita. Eppure, forse per via del mio stato d'animo, non mi ha dato fastidio. E' naturale, dicono, che il tempo scolori le tinte rendendole meno accecanti, che smussi i bordi rendendoli meno taglienti. Ma quando succede si resta comunque stupiti. Devo approfittare dei momenti buoni, quelli in cui vedo il bicchiere mezzo pieno. Realizzare il più possibile, fare passi avanti finché posso, aspirando al meglio, nella speranza che il buio non torni ad inghiottirmi.