mio diario

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devo chiarire. Io sono felice del mio essere generosa, è spontaneo, è naturale. Anche e soprattutto quando non è richiesto. Ma spesso esagero al punto di sacrificare qualcosa di mio per accontentare gli altri. Qualcuno se ne rende conto, la maggior parte no. Ma non è questo che conta perché altrimenti il mio dare/fare non sarebbe più spontaneo. E' solo che a volte vorrei essere anch'io aiutata, sostenuta, compresa. Non chiedo mai niente a nessuno, anche quando il compito che mi prefiggo è immane. E invece di sentirmi dire : "aspetta che ti do una mano", il risultato varia dall'ignorare il fatto, all'invidia nemmeno tanto celata, all'irrisione ( perché mi sbatto a far qualcosa che potrebbero fare altri?) fino al sms di mio marito che si complimenta per la mia tenacia. Invece le mie "amiche" sono tutte moscie, si fanno fare i servizi di casa dalle madri, dalle suocere, dai mariti. Per partorire un ranocchietto di due chili fanno una fatica d'Ercole e tutti li a compatirle ( i miei tre non me li ha portati la cicogna e stavano tutti sui 4kg), poi li portano a far ripetizioni private già in 1° elementare dicendo " beh sono cambiati tutti i programmi, queste cose che fanno loro noi mica le abbiam fatte!" Eh? Tesorine mie le tabelline e l'alfabeto sempre quelli sono. Mah! Oggi sono proprio acida. E forse il motivo vero è che per consentire a mio marito di esaudire il suo  desiderio d'andare a Monaco per l'Oktoberfest, io ho dovuto rinunciare a due dei già scarsi giorni che avevo preventivato per il mio grande e sacrosanto desiderio! Ma non mollo!! Ce la farò lo stesso. Malgrado, a quanto pare, tutto il mondo mi sta remando contro. Sono tenace, no?