mio diario

La prima volta é sempre la prima volta!


Ecco. Già tutti a malignare.La prima volta di cui parlo è la prima esibizione di mio figlio su un palco, in mezzo ad una piazza, davanti alla gente vera, cioè, non solo famigliari ed amici. Suonava con un tale vigore che, ad un certo punto, credevo avrebbe spezzato le bacchette o sfondato la grancassa. Beh in garage è già successo tante volte. C'è una cassa piena di frammenti di legno, parti metalliche, avanzi insomma che lui non si decide a buttare perché, dice, potrebbero servire, mah! E le scarpe? Quando vedo ai suoi piedi le Converse o le Vance consumate, da brava mamma, gli do i soldi per comprarsele nuove. Bene. Ma le vecchie? Non si buttano mica, perché sono più morbide e ci si suona meglio. Quando le guardo, mi vengono in mente quei vecchi western dove, dopo una lunga marcia, gli indiani si riparavano le calzature con la pelle dei daini appena cacciati. Io tutt'al più potrei usare la pelle di daino della cucina...Però bravo il mio ragazzo! E' stato tenace e suona la batteria da autodidatta, che si meravigliano tutti di come abbia fatto ad imparare così. Io non so se la musica sarà nel suo futuro un lavoro. Però so che adesso è per lui una grande soddisfazione. Ed anche per me.