mio diario

°°°°°°°°°


Scrivere, mettere nero su bianco i pensieri, trasformare in poesia i sentimenti, prender nota semplicemente di un certo stato d'animo. Sono una grafomane, lo ammetto. Fin da piccola ho tenuto un diario. Per me è sempre stato l'unico posto in cui potevo aprirmi senza dover fare i conti con i limiti della mia timidezza. Poi, a mia insaputa, "qualcuno" ha frugato nei miei diari. mi sono sentita violata, obbligata a dare spiegazioni, sono stata malissimo. Avevo perso il mio rifugio. Quando ho creato questo blog, non mi sono resa subito conto del fatto che il suo essere pubblico significasse che potesse essere letto da estranei. Ma l'ho accettato perché preferisco leggere il vostro commento piuttosto che guardarvi negli occhi. Perché mi è capitato di confidare a questo virtuale mondo di amici cose che non ho potuto o forse non ho saputo dire a chi fisicamente mi stava accanto. Nemmeno alla psicologa riesco a dire tutto. La psico, si. Dice che ho avuto coraggio a fare il passo, cioè rivolgermi a lei. Passavo notti intere ed infinite, con gli occhi spalancati, senza che un solo pensiero coerente mi attraversasse la mente. Ora il peggio è passato, anche se sono, malgrado le apparenze, molto fragile. Come se avessi le difese immunitarie basse, basterebbe un raffreddorino a mettermi KO. Ma questo non è un semplice diario. Qui il soliloquio diventa dialogo. Qui nessuno ha pudore nel mostrare empatia ed amicizia. Qui ho trovato parole di conforto e consolazione. E tanto mi basta per affrontare le difficoltà quotidiane. G.