mio diario

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Questo mio periodo d'assenza dal blog ha compreso praticamente tutte le festività natalizie. Sono passate. Tutto qui. Sono in vacanza, come tutti gli studenti, ma non solo dalle lezioni. Non vedo la psico da tre settimane. E, malgrado mi abbia già dato appuntamento per la settimana prossima, la tentazione di non vederla più è forte. Sono la donna dai percorsi interrotti, io. Comincio tante cose. Ne porto a termine ben poche. Una notte ho fatto un sogno che mi sembrava bellissimo, sorridevo mentre cominciavo a svegliarmi, anzi, non avrei voluto affatto svegliarmi. Poi il ricordo del sogno m'è tornato pian piano alla mente, l'ho rivissuto come un rallenty, ed ho capito che era bello perché vedevo quel che volevo vedere. E la delusione, quando dobbiamo fare i conti con la realtà, con i nostri errori, con la sofferenza che abbiamo inflitto agli altri e a noi stessi, quella delusione si trasforma in un dolore muto. Si pianta nel petto, si fa strada e resta li. Ma non uccide. Fa solo male, ogni tanto. Basta non pensarci.