mio diario

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Ho visto tutto. In questi ultimi dieci giorni ho visto davvero di tutto. Se per poter parlare, per la prima volta dopo tanto tempo, con mia sorella, è dovuto succedere che le morisse il marito. Se, a causa dei dissapori di una volta, le ragioni dei quali sono da tempo nel dimenticatoio, ho dovuto pure subire i pettegolezzi delle immancabili malelingue( che volete: un paese è sempre un paese!). E se, presentandomi alla camera ardente per rendere omaggio al defunto, dovessi pure subire una scenata da parte della suocera di mia sorella che, giustamente disperata per la perdita del figlio se la prendeva ingiustamente con me al punto che, per evitare di peggiorare la situazione, io me ne sia dovuta andare, scacciata come un cane dalla chiesa...beh, allora, evidentemente, ho visto tutto.Ed oggi, più che mai, devo ringraziare mio marito, che in quel giorno terribile mi ha curata e sostenuta come una bimba piccola. La disperazione di quelle ore, Dio Santo, non la dimenticherò mai. Già il fatto di aver lasciato passare tanti tempo senza riappacificarmi con mia sorella, mi fa sentire stupida e triste. Correre da lei per dirle che il suo dolore fa soffrire anche me, che darei l'anima perché non le fosse successa questa disgrazia, che vorrei consolarla come facevo quando era piccola, non serve a cancellare quello che è successo.Ognuno di noi deve fare i conti con le proprie azioni e con le proprie omissioni. La realtà non si cambia, ma il tempo, forse, aiuta ad imparare a conviverci.