mio diario

15 giugno


Un po' di sana autocritica non fa mai male.Ma non sempre siamo in grado di farla.E' sicuramente più facile e meno doloroso  ignorare le coseche ci fanno star male, accantonarle, magari sperando chespariscano da sole lontane dalla nostra attenzione.Ho creduto, sbagliando, che mio marito fosse geloso di me perché non sicuro dei miei sentimenti.Un incontro con la psico, una chiacchierata con lui,una notte di pianti ed una camminata solitaria diprima mattina, mi hanno un tantino chiarito le idee e sprofondato nello sgomento.Lui non si fida di me perché io, dando facilmente troppaconfidenza alle persone, non sono in grado di capirequando queste (o meglio, questi) superano i limiti.Non so se abbia completamente ragione. In genere questa non sta tutta da una parte.Forse, come ho già scritto qualche tempo fa, io non sono cresciuta in maniera autonoma, formando me stessa per poi unirmi a lui.Io sono cresciuta con lui, anzi, per certi versi, non sono cresciuta affatto lasciando che lui si prendesse cura di me quando io non ero in grado di farlo. Non ho imparato certi meccanismi.Ho sofferto e fatto soffrire.Ho fatto tanti errori. E li sto pagando tutti.