mio diario

27 agosto


Oggi sono molto tesa e nervosa. Più tardi dovrò trovare il modo di dirti quel che mi affligge. Te ne sei accorto, che c'è qualcosa che non va. Ma io non mi sento pronta a parlarne. Quando ho un cruccio, mi viene spontaneo sigillare le labbra e seppellirlo dentro di me convinta, forse, che negarne l'evidenza lo faccia sparire. Ma le cose non dette a un certo punto emergono ed esplodono. Tu sei più diretto, preferisci prendere subito il colpo e poi reagire, anziché star li a cincischiare, come faccio io. E' che ora temo la tua reazione. So che quello che ti dirò ti dispiacerà ed io tutto vorrei fuorché farti soffrire ancora. Ti amo tanto, sai? L'incompletezza che provo quando sei lontano da me mi fa capire il senso dell'espressione "essere la mia metà". Non vedo l'ora di rifugiarmi tra le tue braccia. E che Dio m'aiuti stasera. G.