mio diario

Le


persone che frequento, specie sul lavoro, dicono di me che sono una persona forte. E' vero che la mia vita è, lavorando col pubblico e per di più in un paese, sotto gli occhi di tutti e, in effetti, ho un menage decisamente movimentato. Più intenso e complicato rispetto a molte donne che conosco. Però io non mi sono mai ritenuta particolarmente dotata in nessun senso anche se i miei obbiettivi quotidiani li raggiungo piuttosto bene.Ma io dentro sono di cristallo. Credevo di nasconderlo bene. Invece lo sanno due persone: mio marito che mi sta vicino, mi ama tanto, mi osserva e si accorge di quel che mi capita, e la persona a cui, pensando di potermi fidare, l'ho lasciato vedere.A volte vediamo quel che vogliamo . E non vediamo la realtà. Mio marito mi sta accanto giorno dopo giorno da più di vent'anni. Non è perfetto: nessuno  lo è. Ma mi ama tanto, lo ha dimostrato lottando per tenermi con sé. E, quando stavo male, non ha smesso un attimo di prendersi cura di me. Più io non lo vedevo, più lui mi stava vicino. E nel mio cercare la giusta direzione, nel vortice buio della depressione ( questo è il suo nome!) e della disperazione, quando non volevo più vivere, è sempre lui che mi ha trattenuta attaccata alla vita. E per quanti stravolgimenti possono investire la mia esistenza, so che l'unico uomo che posso amare e che è capace di darmi tutto l'amore di cui ho bisogno, ce l'ho accanto, non si è mai distratto da me.Non vedo l'ora che torni dal lavoro, per rifugiarmi tra le sue braccia. In ogni uomo che passa, cerco il suo viso, il suo sorriso.