Oltre i confini

SONO STATA ALLA SINDONE


Non ero riuscita a prenotare per accedere al Duomo di Torino e rivedere la Sindone, e già l'avevo  vista nel 1976, ma allora ne ero rimasta si affascinata ma fortemente impreparata ........La folla è sempre tanta, in coda attende il turno per passare un'attimo davanti al lenzuolo che seconda la tradizione ha custodito il Corpo di Gesù morto........La scalinata addobbata di fiori, il silenzio dell'attesa, gente di tutto il mondo ortodossi, cattolici e non credenti.......Giornate di pioggia intensa queste a Torino, non ha mai smesso......poi una sera mia figlia mi ha detto: sai dalle otto alle dieci la basilica è aperta al pubblico, si può accedere e mi dicono che non va più nessuno.....ci proviamo ????Abbiamo preso l'ombrello e sotto una pioggia torrenziale siamo partite per il Duomo, convinte che non saremmo passate,.......erano le nove di sera. Giunte in piazza abbiamo visto la scalinata deserta, solo alcuni poliziotti in alta uniforme e siamo salite verso l'ingresso, ci hanno fatto entrare con un sorriso, la chiesa era tranquilla solo un piccolo gruppo di sacerdoti ortodossi  pregavano in una strana lingua.....le lunghe barbe.........ed abbiamo preso il corridoio obbligato che ci portava innanzi al grande vetro che protegge il telo di quattro metri e dieci...che emozione, bisogna saperlo guardare quel telo che parla di un'uomo le cui sofferenze sono state inenarrabili.......spontaneo un pensiero : "quanto è cattivo l'uomo, quanto non è cambiato nella storia il suo comportamento verso l'altro che sia uomo, animale o natura che ci accoglie......a cosa è servito un tal sacrificio se oggi siamo sempre ugualmente cattivi verso il prossimo ...verso noi stessi con i nostri egoismi,  la nostra avidità, le ambizioni, l'egocentrismo......"  quel telo è la testimonianza della nostra cattiveria, perpetrata per secoli in dispregio dell'amore di un'UOMO che parlava solo d'amore ed insegnava ad amare l'altro....e per questo fu massacrato e crocifisso.