Post n°87 pubblicato il 28 Dicembre 2010 da Mm13
Dialogare con l'opinione pubblica L'ottimo comunicatore Silvio Berlusconi, creando i Promotori della Libertà,ha realizzato le premesse tecniche per attivare un permanente e capillare dialogo con gli elettori. Come promotore voglio esprimere qualche breve considerazione dettata dall'esperienza L'efficienza della rete dipende dall'efficienza degli uomini che la compongono, cioè dalla capacità che ciascuno di essi ha di interpretare nel "giusto modo" il contenuto di ogni messaggio, adattando le modalità di trasmissione alla specificità degli interlocutori con i quali è in contatto. In altre parole occorre che ciascun promotore acquisisca, per quanto possibile, la capacità di comunicare del proprio leader. Non basta però ripetere il messaggio, bisogna anche interpretarlo perché è ricco di implicazioni culturali che vanno estrapolate, organizzate, correlate e continuamente aggiornate per far tesoro della ricchezza del pensiero espresso, e via via adattato alla evoluzione della realtà politica. Dire semplicemente" Berlusconi ha detto questo", senza saper contestualizzare il messaggio vuol dire privarlo della sua efficacia e in parte tradirne, involontariamente, le potenzialità espressive, facendo un cattivo servizio a chi lo esprime ed a chi deve riceverlo, capirlo e condividerlo. Non dimentichiamo che il cittadino è continuamente bombardato dalle "informazioni strumentali" che la imponente propaganda negativa degli oppositori riversa quotidianamente sul Presidente del Consiglio, il cui pensiero viene spesso volutamente artefatto e travisato. Lo scopo di tale disinformazione è quello di alterare la libertà di giudizio del cittadino distorcendo la realtà. Offrirgli elementi di giudizio veri, interpretando in modo corretto il pensiero di chi l'ha espresso, significa pertanto restituire al cittadino la possibilità di esercitare in piena "libertà" il proprio giudizio critico; per questo motivo il termine promotori della libertà risulta quanto mai appropriato::essi trasmettendo la verità "liberano" dall'inganno i destinatari del messaggio. Per quanto mi riguarda, da esperto in informatica, ritengo opportuno che ogni coordinatore di gruppo di promotori elabori in chiave documentaria i messaggi che via via gli pervengono, concordando con gli altri coordinatori le modalità di diffusione, così da omogeneizzare i contenuti interpretativi, concordando altresì le modalità di raccolta delle reazioni dei destinatari del messaggio: Reazioni da comunicare poi alla fonte centrale, offrendole in tal modo un aggiornamento continuo sulla evoluzione della pubblica opinione.. Questa impostazione, suggerita dagli esperti in pubbliche relazioni e da me condivisa, è la stessa che ispira l'attività dell'ANDACON(Associazione Italiana Difesa e Assistenza Consumatori) , che quando avverte l'esistenza di un problema sociale cerca di svolgere una confacente attività culturale per quanto le compete, segnalando al tempo stesso il problema a chi è in grado di prenderlo in considerazione , e di risolverlo, anche sul piano politico. Come ho già avuto occasione di riferire in precedenti miei articoli. Giovanni Esposlto
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