PENSIERI E PAROLE

IL GIORNO DEI MORTI

Novembre

Gemmea l'aria, il sole così chiaro
che tu ricerchi gli albicocchi in fiore,
e del prunalbo l'odorino amaro
senti nel cuore...
Ma secco è il pruno, e le stecchite piante
di nere trame segnano il sereno,
e vuoto il cielo, e cavo al piè sonante
sembra il terreno.
Silenzio, intorno: solo, alle ventate,
odi lontano, da giardini ed orti,
di foglie un cader fragile. E' l'estate
fredda, dei morti .   

 Giovanni Pascoli

      2 NOVEMBRE

Ogni tomba

un fiore.

Ogni fiore

una preghiera.

Respiro

profumi antichi

di nostalgie,

ma, oggi,il cielo

non piange

le sue lacrime.

Sorride

alla luce,

alle pieghe

di questa preziosa

vita,

a noi,

ancora per mano,

nel breve spazio

di un vasto giorno.

Franca Martin

LA SPERANZA

IL SORRISO

IL DOLORE

Penso che molti di noi si portino

 nel cuore la briciola di un dolore

 estremo e inestinguibile...

un graffio profondo e indelebile

che deturpa l'anima ...

una sensazione segreta e

disperata che spesso

non trova più parole

per esprimersi,

nè un senso da cercare

 nel desolato deserto dell'esistenza ...

DOLORE NASCOSTO

Il dolore nascosto

quello che tortura

nel silenzio,

quello che non trova

modo di esprimersi,

che non chiede aiuto

perchè non può

o perchè pensa

che nessuno può alleviarlo,

il dolore di cui nessuno s'accorge,

quello che si consuma

nell'ignoranza e

nell'indifferenza di tutti,

quello che esiste come se

non esistesse,

che non grida

che non odia

che non impreca

che non tende la mano

che non piange

perchè ha già pianto

tutte le lacrime,

che non bussa

tanto nessuno sentirebbe,

che non prega

perchè tanto, Dio

ha altro da fare,

che ha le porte sprangate

e non permette

l'entrata a nessuno,

quello che ha reso l'anima

un riccio d'aculei puntuti,

che non si lascia sfiorare

nemmeno da un accenno

di carezza e di calore

perchè non sentirebbe

nè carezza nè calore...

quello di fronte al quale

anche Dio

rimane in silenzio...

quel dolore che

non vuol essere confortato,

perchè tanto non esiste conforto,

quel dolore che

ti risparmia il corpo

ma ti uccide dentro,

ecco:

questo è il dolore

che mi fa piangere

solitario,

avvilito,

disorientato,

inutile,

disperato

di non poter

dare speranza.        

L'incomprensione è il velo che ricopre
ogni mio sbaglio,
ogni mio rimpianto....
Passi pesanti,
lasciano impronte lungo la mia via,
Mani di seta
accarezzano ogni mia ferita...

Un lento respiro,
il pensiero che si spegne
in un mare agitato...
Il caos di un anima
in cerca del suo perchè
intrappolato
in ogni sua parola...

E' per questo che tu sei qui ed è per questo che io sono qui.
Noi stiamo cercando di difenderci dalla solitudine.

Tu non capisci, per me la solitudine è una fonte,
ma ci sei tu nella mia solitudine.

Potrei vivere della tua voce... viverti accanto,
anche ad occhi chiusi, ma ascoltando la tua voce
... e la ferita di questa distanza si placa
... se solo la tua voce viene a consolarmi...

Un uomo solo è sempre in cattiva compagnia.

Post N° 35

Poesia d' amore

Le grandi notti d' estate

che nulla muove oltre il chiaro

filtro dei baci, il tuo volto

un sogno nelle mie mani.

Lontana come i tuoi occhi

tu sei venuta dal mare

dal vento che pare l' anima.

E baci perdutamente

sino a che l' arida bocca

come la notte è dischiusa

portata via dal suo soffio.

Tu vivi allora, tu vivi

il sogno ch' esisti è vero.

Da quanto t' ho cercata.

Ti stringo per dirti che i sogni

son belli come il tuo volto,

lontani come i tuoi occhi.

E il bacio che cerco è l' anima.

di Anonimo