GENTIMECCANICHE

PRIGIONE INFINITO


Ti seguirò nella polvereIl senso del templare è tra il sudore e la corazzaSotto il sole impietoso e nel freddo di tutti gli invernistenderò il mio mantelloMa non a me, non a me è datosalire scalinate di marmi efesini e calpestare tappetiLa schiena del templare, dritta nella tempesta sta come pietra scheggiata nel fangocattedrale scolpita  nel sangueTi accompagnerò fin sulla sogliadel tuo ingresso trionfale nella città vintaMa non a me, non a me è datodi calpestare tappeti