LA VERITA'
LE VERITA'« IL VANGELO DI OGGI | VIVERE BENE CON GLI ALTRI » |
Ho buttato al vento tutti i miei sogni.
Non sono entusiasta di me stessa, sono scontenta, non mi piaccio, forse non mi amo, anche se non so esattamente perché. So per certo che non mi perdono di non aver realizzato quelle cose che avevo sognato, di non aver usato tutto il potenziale che DIO mi aveva dato. Ma di averlo sprecato con leggerezza o dando importanza a cose che importanza non avevano.....
Delusa del passato, ha la sensazione di non aver realizzato <<tutte le potenzialità che DIO le ha dato>>. E non capisce quali impedimenti abbiano deviato il corso delle sue aspirazioni. La paura di non farcela, di non essere all'altezza? Spesso siamo noi stessi a sottovalutare le nostre risorse intellettuali: assecondiamo facilmente quella voce interiore che ci suggerisce di lasciar perdere, di rinunciare a cose che ci sembrano belle, che vorremmo raggiungere, ma che costano fatica. E ci arrendiamo. Perché? Poca stima di sé? A volte noi scegliamo una strada, spinti dal ricatto affettivo di persone convinte, magari in buona fede, di volere il nostro bene e di conoscere le nostre attitudini. E così blindiamo il nostro futuro entro i progetti o i miraggi di altri: i genitori, gli amici, gli scopritori di talenti o di vocazioni non richiesti, e gli esiti possono essere infausti. Meglio non imbattersi mai in certi <<benefattori>>. Qui azzardo delle ipotesi, per portarla a focalizzare il problema vero, che è la necessità di riconciliarsi con ciò che non è diventata. La prima forma di redenzione parte dall'appello di Gesù ad <<amare se stessi>>. E' questa la condizione necessaria per star bene in relazione con gli altri e con DIO.
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
https://blog.libero.it/GESUS/trackback.php?msg=2570438
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun Trackback
|
Signore,
fa' di me uno strumento della tua pace.
Dov'è l'odio, fa' che io porti amore;
dov'è l'offesa, che io porti il perdono;
dov'è disperazione che io porti la speranza;
ove sono le tenebre che io porti la luce,
ov'è tristezza che io porti la gioia.
O Maestro, fa' che io cerchi di consolare,
piuttosto che essere consolato;
fa' che cerchi di comprendere,
piuttosto che essere compreso,
di amare piuttosto che essere amato;
perché solo donando, si riceve;
solo perdonando, si è perdonati,
solo morendo, si risuscita alla vita eterna.
San Francesco d'Assisi
<<Con un uomo non giacerai come si giace con una donna: è ABOMINIO !>>
Inviato da: emmanuele2003_m
il 08/09/2009 alle 23:27
Inviato da: CRIUNAMICAXTE
il 08/09/2009 alle 22:12
Inviato da: ociatt0
il 27/10/2008 alle 17:31
Inviato da: ociatt0
il 27/05/2008 alle 19:34
Inviato da: CRIUNAMICAXTE
il 20/05/2008 alle 23:35