LA FELICITA'.....

Post n°418 pubblicato il 20 Ottobre 2007 da emmanuele2003_m
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Il secondo passo per essere felici è: <<NON NOMINARE IL NOME DI DIO INVANO>>. DIO si manifesta e si dona all'uomo, che viene così posto dinanzi all'esaltante responsabilità di entrare in dialogo con il suo Creatore. Non nominare il nome di DIO invano, significa non prendere alla leggera questo rapporto, non banalizzarlo, non utilizzarlo per qualcosa di irrilevante. Al contrario, questo nome deve diventare il punto di riferimento più alto della nostra esistenza. DIO in un certo senso ha messo in luce anche l'essenza dell'uomo, la sua verità più alta, la sua fondamentale vocazione e il suo destino. L'aspetto positivo del secondo passo per essere felici è, l'invito a vivere un rapporto di comunione e di amore con il prossimo e con DIO...

Che DIO vi benedica.....

 
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LA FELICITA'......

Post n°417 pubblicato il 01 Ottobre 2007 da emmanuele2003_m
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Per arrivare alla felicità, bastano 10 passi...
Il primo è: IO SONO IL SIGNORE DIO TUO. NON AVRAI ALTRO DIO FUORI DI ME.
Solo a pensare questo fa stare felice. Basti pensare ad Israele, il popolo più piccolo della terra, il più indifeso, grazie all'intervento di DIO, viene liberato dalla schiavitù. DIO interviene nei riguardi del suo popolo non con un ordine tassativo o con l'imposizione ferrea dell'ubbidienza, bensì con un gesto d'amore e di liberazione. In tal modo egli si manifesta all'intera umanità, è dunque anche a ciascuno di noi personalmente, entrando nella nostra storia e facendoci uscire dalla nostra solitudine, e dall' infelicità.

Che DIO vi benedica......

 
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VIVERE BENE CON GLI ALTRI

Post n°416 pubblicato il 28 Settembre 2007 da emmanuele2003_m
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Troppa prudenza. Troppo spesso sotto l'apparente prudenza si cela la paura o l'apatia. Vogliamo proteggerci e invece ci rendiamo schiavi e lasciamo che si crei il vuoto intorno a noi. Nel timore che una nuova amicizia non sia quella giusta, ci lasciamo sfuggire l'occasione di un affetto che, invece, sarebbe importante. In questo modo, talvolta anche per timidezza, perdiamo molte buone occasioni d'amicizia. Oltre che tarparci le ali, infatti, l'eccessiva prudenza riesce ad avvelenare i nostri rapporti affettivi impedendoci in tal modo di viverli serenamente.

Pensa quale palma è riservata a chi soffre per la perfezione. Quanto più crescono le tenebre, tanto più DIO è vicino. Ricordati e confortati, a questa grande verità: che una nuvola ingombrava il Sancta Sanctorum ogni volta che il Signore voleva fare avvertire al popolo eletto la sua presenza.
( SAN PADRE PIO)

 
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GESU' BAMBINO

Post n°415 pubblicato il 03 Settembre 2007 da emmanuele2003_m
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Gesù ha voluto essere chiamato bambino per questa ragione. Se fai ingiuria a un bambino, se lo provochi con un insulto, se lo percuoti, ma poi gli mostri un fiore o una rosa... non si ricorda più dell'ingiuria ricevuta, gli passa l'ira e corre ad abbracciarti. Così, se offendi Gesù con il peccato mortale e gli fai qualsiasi ingiuria, ma poi gli offri il fiore della contrizione o la rosa di una confessione bagnata di lacrime, egli non si ricorda più della tua offesa, perdona la colpa e corre ad abbracciarti.

(Sant'Antonio da Padova)

 
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IL VANGELO DI OGGI

Post n°414 pubblicato il 02 Settembre 2007 da emmanuele2003_m
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Avvenne un sabato che Gesù era entrato in casa di uno dei capi dei farisei per pranzare e la gente stava a osservarlo. Osservando poi come gli invitati sceglievano i primi posti, disse loro una parabola:<<Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più ragguardevole di te e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: Cedigli il posto! Allora dovrai con vergogna occupare l'ultimo posto. Invece quando sei invitato, va' a metterti all'ultimo posto, perché venendo colui che ti ha invitato ti dica: Amico, passa più avanti. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato>>. Disse poi a colui che l'aveva invitato:<<Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici, né i tuoi fratelli, né i tuoi parenti, né i ricchi vicini, perché anch'essi non ti invitino a loro volta e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando dai un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti>>:

Gesù si appella alla nostra furbizia e intelligenza che può aiutarci a entrare nel Regno dei cieli. Questo vuol dire che tutto l'uomo con la sua anima, con il suo mondo spirituale come l'intelligenza e la sua esperienza umana raccolta vivendo nella società, deve lavorare per raggiungere la vita eterna. E' importante la posta in gioco: bisogna sfruttare le nostre facoltà e i nostri mezzi.

 
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IL VANGELO DI OGGI

Post n°413 pubblicato il 26 Agosto 2007 da emmanuele2003_m
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In quel tempo, Gesù passava per città e villaggi, insegnando, mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiede:<<Signore, sono pochi quelli che si salvano?>>. Rispose:<<Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, vi dico, cercheranno di entrarvi, ma non ci riusciranno. Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: Signore, aprici. Ma egli vi risponderà: Non vi conosco, non so di dove siete. Allora comincerete a dire: Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze. Ma egli dichiarerà: Vi dico che non so di dove siete. Allontanatevi da me voi tutti operatori d'iniquità! La ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di DIO, e voi cacciati fuori. Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di DIO. Ed ecco, ci sono alcuni tra gli uomini che saranno primi e alcuni tra i primi che saranno ultimi>>.

Non coloro che fanno i propri comodi entreranno in cielo. Non si può essere peccatori e santi, buoni o cattivi, degni dell'inferno e del paradiso. Bisogna scegliere finché siamo in tempo e camminare con intelligenza, con fede e amore per diventare degni e sinceri figli di DIO, eredi del suo Regno eterno. Attenti alla superbia che rende insensibile la nostra anima e indegna della felicità divina. Attenti alla scontata furbizia umana che non è capace di distinguere i veri beni eterni dagli specchietti che ci luccicano davanti agli occhi sulla terra e che dovremo abbandonare.

 
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Post n°412 pubblicato il 25 Agosto 2007 da emmanuele2003_m
Fondazione MILAN....Lunedì 27 agosto a Nazareth la presentazione del progetto.

Lunedì 27 agosto Fondazione Milan sarà a Nazareth per presentare ai media il progetto che la vede impegnata a favore dell'Holy Family Hospital, l'ospedale fondato nel 1882 dall’ordine dei Fatebenefratelli come casa di accoglienza di ammalati e bisognosi. I lavori di costruzione del Reparto di Neonatologia e Terapia Intensiva presso la struttura sono iniziati lo scorso giugno e verranno ultimati entro dicembre; il costo per la costruzione del reparto ammonta a circa 750mila euro, somma che la Onlus rossonera sta raccogliendo attraverso numerose iniziative.

Il centro di cura, oggi conosciuto come l’”ospedale italiano”, è un’istituzione cara a tutta la popolazione di Nazareth e della Galilea, un esempio di eccellenza e di pacifica convivenza tra persone che appartengono alle quattro diverse religioni presenti nella zona. Nelle corsie dell’Ospedale, infatti, operano e vengono assistiti cristiani, ebrei, musulmani e drusi.

Proprio l’importante valenza socio-culturale della struttura ha convinto la Onlus dell’AC Milan a impegnarsi nel progetto in Israele, come dichiara Leonardo, ex calciatore rossonero e della Nazionale brasiliana, ora Segretario Generale di Fondazione Milan: “Siamo davvero orgogliosi di poter sostenere questo progetto che, oltre a esercitare un ruolo significativo per la popolazione locale, rappresenta per tutti noi una reale speranza di pace tra i popoli. Il nostro impegno nella raccolta fondi è stato intenso, ma ampiamente ricompensato dalla soddisfazione di poter contribuire a migliorare la funzionalità di una struttura così importante a Nazareth.”

Il progetto a favore dell’Holy Family Hospital si inserisce in un più ampio contesto operativo che vede Fondazione Milan sostenere con regolarità e impegno, sia in Italia, sia all’estero, le realtà sociali già esistenti (Associazioni, Fondazioni, Enti) e operanti direttamente sul territorio al servizio di chi si trova in particolari situazioni di disagio. A testimonianza del profondo senso di responsabilità che il Milan ha nei confronti della Fondazione, nel Consiglio di Amministrazione sono impegnati in prima persona, tra gli altri, Adriano Galliani, Paolo Berlusconi, Leonardo de Araujo e Paolo Maldini.


Dalla data di costituzione, Fondazione Milan ha sostenuto più di 35 Progetti, per un finanziamento totale di oltre 2milioni e 500mila Euro. Tra le differenti iniziative realizzate: Fondazione Milan per Unicef - oltre 17.000 bambini vaccinati contro sei malattie “killer” in Congo; ricostruzione e ampliamento di un asilo nella comunità della Marè di Rio de Janeiro - Brasile; Filippo Inzaghi per i bambini cardiopatici, una campagna di sensibilizzazione a favore dell’Associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo; realizzazione di uno spazio sportivo multifunzionale all'interno di Udayan,  il centro per l'accoglienza e cura di bambini lebbrosi e figli di lebbrosi di Calcutta in India; costruzione del nuovo Pronto Soccorso “Fondazione Milan della Clinica Pediatrica G. e D. De Marchi di Milano.

ECCO LA GRANDEZZA DEL MILAN,,,,,STARE DALLA PARTE DEI PIU' BISOGNOSI......Che DIO ti benedica...... milan
 
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PREGHIERA

Post n°411 pubblicato il 20 Agosto 2007 da emmanuele2003_m
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Come è bello andarci. Mi sveglio la mattina e te vengo a trovare, dolce Madonnina. Qualcuno mi accompagna. E tra lo scroscio di molte fontane e il suono delle campane, cerco te. Il mio sguardo si confonde nel buio. Dove sei? Sussurra il mio cuore. Vengo da molto lontano, con tanto amore, per portarti un piccolo fiore. Tu stai li, in quella grotta, dove a mille a mille sfilano dinanzi a te. Ti guardano e si chiedono: perché? perché? Tra tutta quella gente, finalmente ti ho raggiunta. Ti guardo, ma non ti vedo. Ti ascolto e ti chiedo: O Madonnina, fa che da te il mondo sia sanato. Fa che presenti e assenti siano guariti da ogni male. Chi del bene o del male mi ha fatto, abbracciali tutti, con tanto affetto. Non posso più stare. C'è chi deve passare e pregare. Un'altra grazia ti chiedo, li dove l'acqua benedetta mi aspetta. A un tratto una lacrima bagna il mio viso. Si, è vero, sto a chiedere a te con un sorriso: fa ch'io veda e che in ogni cuore regni il paradiso.

di CARMINE

 
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IL VANGELO DI OGGI

Post n°410 pubblicato il 19 Agosto 2007 da emmanuele2003_m
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In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:<<Sono venuto a portare fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse già acceso! C'è un battesimo che devo ricevere; e come sono angosciato, finché non sia compiuto! Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione. D'ora innanzi in una casa di cinque persone si divideranno tre contro due e due contro tre; padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera>>. Diceva ancora alle folle:<<Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: Viene la pioggia, e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: Ci sarà caldo, e così accade. Ipocriti! Sapete giudicare l'aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo? E perché non giudicate da voi stessi ciò che è giusto?>>.

Gesù vorrebbe che la sua azione e la sua presenza fossero ben accette per il bene di tutte le creature umane. Ma la volontà di Gesù si scontra in genere contro la nostra pigrizia, superficialità che non ci porta a considerarci peccatori, ma freddi, superficiali, ignoranti e nel disordine della coscienza. Ci consideriamo delle persone oneste, invece siamo dei sepolcri imbiancati con la morte dentro di noi. Fossimo dei peccatori! Potremmo scuoterci dal rimorso, convertirci e ritornare sulla strada della fede e dell'amore per entrare, al momento stabilito da DIO, nel suo regno di felicità.

 
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GLI ESCLUSI....

Post n°409 pubblicato il 13 Agosto 2007 da emmanuele2003_m
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Anziani, un tesoro dimenticato. La persona anziana spesso è povera di mezzi e dunque poco asservita alle frenesie del consumo che purtroppo governano e si impongono con strategie sempre più invadenti e raffinate nella nostra vita quotidiana. Sarà per questo che l'anziano viene così poco considerato socialmente. Eppure è una ricchezza di memoria, di esperienza, di umanità. Ma la società non lo sa, non se ne accorge, non vuole vedere e trattare gli anziani come risorsa. Anche i media si accorgono poco dell'anziano. E quasi solo per ragioni di cronaca. Per morti in solitudine, abbandoni in ospedale o, sempre più spesso, per truffe o rapine ai loro danni da parte di delinquenti che si intrufolano nelle case con vari pretesti. E' un reato tra i più odiosi e, purtroppo, ricorrenti: carpisce la buona fede e i buoni sentimenti della persona anziana per derubarla. E la vittima, dopo, rimane preda della paura e dell'avvilimento. Che può portare talvolta alla tragedia. Truffe e furti ai danni di anziani sono tanti. La condizione de solitudine è consueta per le persone anziane. Ma questa condizione è dunque frequente anche nel caso in cui l'anziano rimanga vittima di un reato, ovvero nel momento in cui più forte dovrebbe essere il sostegno e l'attenzione, perché più fragile ed esposta viene percepita la propria condizione. La tendenza all'invecchiamento del nostro Paese è in corso da tempo, viviamo più a lungo ma abbiamo meno sostegni-pubblici e famigliari-di una volta. Lo stato sociale si ritrae progressivamente e l'anziano rimane sempre più solo ed esposto.

 
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IL VANGELO DI OGGI

Post n°408 pubblicato il 12 Agosto 2007 da emmanuele2003_m
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In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:<<Siate pronti, con la cintura ai fianchi e le lucerne accese; siate simili a coloro che aspettano il padrone quando torna dalle nozze, per aprirgli subito, appena arriva e bussa. Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità vi dico, si cingerà le sue vesti, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro! Sappiate bene questo: se il padrone di casa sapesse a che ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti, perché il Figlio dell’uomo verrà nell’ora che non pensate>>.

E’ un ammonimento molto preciso: bisogna essere sinceri con se stessi e con DIO che non si può prendere in giro facendo finta di amarlo e di ubbidire alle sue leggi perché il momento in cui lasceremo questa terra per presentarci alle porte dell’eternità dove saremo giudicati da DIO che ci darà il premio o il castigo eterno, non sappiamo assolutamente quando scatterà; è certo che il passaggio e il giudizio ci sarà ma non sappiamo né il giorno, né l’ora. Dobbiamo sorvegliare la nostra vita e stare sempre attenti. In una parola, dobbiamo essere sinceri con noi stessi e con il nostro padre DIO che ci vuole tutti salvi, però con l’assoluto rispetto delle nostre scelte, della nostra libertà. Ma se saremo dei figli veri e coerenti, saremo sempre pronti a volare nel Paradiso della felicità divina e immortale.

 
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IL VANGELO DI OGGI

Post n°407 pubblicato il 22 Luglio 2007 da emmanuele2003_m
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In quel tempo, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo accolse nella sua casa. Essa aveva una sorella, di nome Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola; Marta invece era tutta presa dai molti servizi. Pertanto, fattasi avanti, disse:<<Signore, non ti curi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti>>. Ma Gesù le rispose:<<Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c'è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta>>.

Bellissima questa scelta. Marta e Maria avevano scelto DIO come oggetto della loro vita e del loro lavoro. Ma mentre Marta si era data al lavoro per le necessità umane, Maria si era messa a guardare Gesù negli occhi e ad amarlo in un'amorosa e silenziosa contemplazione. E Gesù ha gradito molto di più l'amore, ai servizi per la sua persona. "Maria ha scelto la parte migliore" la parte meno faticosa e più redditizia. A DIO interessa soprattutto l'amore, l'abbandono filiale, la contemplazione, il lavoro umano può essere mezzo per farci dei meriti, ma la contemplazione diventa un'espressione esaltante di amare. Ecco la ragione dell'esistenza delle vocazioni contemplative, delle anime che sanno solo amare e amano sempre e dovunque il loro Padre, DIO.

 
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IL VANGELO DI OGGI....

Post n°406 pubblicato il 15 Luglio 2007 da emmanuele2003_m
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In quel tempo, un dottore della legge si alzò per mettere alla prova Gesù: <<Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?>>. Gesù gli disse:<<Che cosa sta scritto nella legge? Che cosa leggi?>>. Costui rispose:<<Amerai il Signore DIO tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso>>. E Gesù:<<Hai risposto bene; fa' questo e vivrai>>. Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù. <<E chi è il mio prossimo?>>. Gesù riprese:<<Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dell'altra parte. Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n'ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all'albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno. Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?>>. Quegli rispose:<<Chi ha avuto compassione di lui>>. Gesù gli disse:<<Va' e anche tu fa' lo stesso>>.

DIO è troppo impegnato a insegnarci che Egli vuole a tutti i costi che ci amiamo tra di noi. Guai a coloro che sono egoisti e odiano i loro fratelli trascurando le loro necessità e l'amore verso i più bisognosi.

 
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LA CRISI MORALE DELL'OCCIDENTE..........

Post n°405 pubblicato il 14 Luglio 2007 da emmanuele2003_m
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Il profondo malessere del momento presente. Neppure i più ottimisti  (ancora ve ne sono?) pensano sia possibile una correzione della rotta seguita dall’umanità. Carico di piaghe, il mondo cammina verso un culmine di degradazione morale che porterà a un disastro di proporzione inimmaginabili perché, come segnala Giovanni Paolo II, “il crollo della moralità porta con sé il crollo della società”. Questa frana è sulla via di completarsi, perché è raro il punto dell’orizzonte dove, volgendo lo sguardo, non troviamo una crisi: nella famiglia, nella gioventù, nel lavoro, nell’insegnamento, nei media, nella sfera religiosa, politica, socio-economica, ecc... E lo stato di disordine, di tensione e di scontentezza, risultante dall’empietà e dalla corruzione morale, provoca lunghe code nei consultori degli psichiatri, corse inutili e negative da guaritori e culti stravaganti, aumento del consumo di droghe ed altri svariati mali. Si diffondono malattie fatali, favorite dal peccato della carne. Il crimine campeggia da ogni parte. Neppure tra le pareti del focolare si può vivere in sicurezza. Situazione angosciante, in cui ognuno ha l’impressione diffusa di un pericolo che lo circondi. Per quanto vi sia qualcuno che ancora finge un’allegra spensieratezza-. Anche costoro non riescono a mascherare il malessere del momento attuale. Il mondo è ammalato di una infermità che sembra incurabile con i mezzi umani. Questo tragico quadro può causare un profondo scoraggiamento in coloro che non hanno fede. Tuttavia, per chi colloca ogni sua speranza nell’aiuto divino, la situazione non sarà mai irreparabile. E precisamente adesso, mentre l’umanità si trova immersa in questo enorme dramma che non risparmia nessuno, è giunta l’ora, non di disperarsi ma di volgere gli occhi con fiducia verso DIO.

 
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LA CRISI MORALE DELL'OCCIDENTE......

Post n°404 pubblicato il 13 Luglio 2007 da emmanuele2003_m
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L’avanzata dell’empietà. Al pari della decadenza morale, si è tentato ancora di eliminare la vera Fede in tutta l’estensione della terra. Nei paesi dove è stato impiantato il regime comunista, la lotta alla religione è stata fatta apertamente, non mancando persecuzioni atroci e sanguinarie. E’ probabile che i marxisti abbiano provocato più vittime tra i cattolici che i tribunali degli imperatori romani nei primi secoli del Cristianesimo. Il risultato preteso con ardore dal comunismo era bandire dalla faccia della terra l’idea di DIO. Giovanni Paolo II, in una chiara allusione alla tirannia rossa, affermò a proposito di Fatima: “ La minaccia da parte delle forze del male proviene, in particolare, dagli errori (Russia) che poggiano sulla negazione di DIO e tendono a separare del tutto da LUI l’umanità, organizzando la vita umana senza DIO e addirittura contro DIO. Nel cuore stesso del messaggio che è uscito da Fatima al principio del secolo scorso, si trova un richiamo di attenzione contro questi errori. Le semplici parole, dirette a semplici creature della campagna, sono piene del senso della grandezza e della santità di DIO e dell’ardente desiderio della venerazione e dell’amore dovuti unicamente a DIO.” Ma, come ha avvertito altre volte il Sommo Pontefice, non sono state soltanto le dittature marxiste a disseminare l’ateismo. Nei paesi non comunisti è passata a dominare una mentalità materialista, superficiale della vita, che ha cercato di organizzare un tipo di società nel quale fossero disprezzati i valori soprannaturali, abolendo in pratica l’idea di DIO. Viene perfettamente a proposito una parola del Papa ai suoi compatrioti, in uno dei suoi viaggi in Polonia. Dopo averli invitati ad un rinnovo spirituale, li ha incitati a rispettare i Dieci Comandamenti: “ Una vita costruita senza DIO ed i suoi Comandamenti si rivolta contro gli uomini”. Nel medesimo senso, già anteriormente il Santo Padre si era rivolto ai portoghesi, nel messaggio speciale dell’8 maggio del 1996: “ Gli uomini dimenticheranno DIO ed i suoi Comandamenti, vivendo come se Lui non esistesse”.

 
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LA CRISI MORALE DELL'OCCIDENTE.....

Post n°403 pubblicato il 12 Luglio 2007 da emmanuele2003_m
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La crisi morale dell’Occidente non fa che accentuarsi e, impressionante la valanga di peccati, crimini, iniquità che, dal 1917, inondano sempre più il mondo. Non si potrebbe avere una dimostrazione più chiara di rifiuto di conversione. E’ tragico il bilancio degli ultimi 90 anni, perché mostra lo spaventoso avanzamento di una vera lebbra morale, che affligge settori sempre più ampi della società Dell’Occidente, e non rispetta neppure le stesse porte sacre dei focolari. Citiamo una lista incompleta e appena esemplificativa dei mali del nostro tempo: mode che tendono al nudismo, degrado del matrimonio, la quasi estinzione della verginità, stimolo di relazioni sessuali precoci tra adolescenti, l’abolizione del pudore e del rispetto nel linguaggio e nel tratto tra le persone, disprezzo dei genitori e dei superiori da parte dei più giovani, figli che sono abbandonati o disprezzati dai genitori, moltiplicazione degli aborti e dell’uso di anticoncezionali, distribuzione gratuita di preservativi in locali pubblici, peccato contro natura che acquisisce cittadinanza, pubblicità che induce alla degenerazione morale, uso di droghe disseminato tra la gioventù, criminalità galoppante con la crescente partecipazione di minori, banalizzazione di atrocità, stragi e sequestri, corruzione generalizzata. Non è tuttavia sorprendente. Che altri frutti potrebbe cogliere una società che fa orecchio da mercante al messaggio della Madonna?

 
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LA CRISI MORALE DELL'OCCIDENTE....

Post n°402 pubblicato il 11 Luglio 2007 da emmanuele2003_m
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Il messaggio di Fatima non è stato accolto, si sfoglino giornali, riviste o libri dell’inizio del secolo scorso. Quanto discrete sembrano le mode di quel tempo! Che allegria comunicativa e casta! Che tratto rispettoso ed elevato! La società umana si mostrava ancora ricca degli elementi salutari di una civiltà cristiana che era riluttante a morire. Ciononostante, in circoli sempre più ampi, l’irriverenza verso la Legge di DIO aumentava in modo impressionante: la morale si rilassava, l’adulterio cominciava ad acquisire diritto di cittadinanza, il divorzio veniva introdotto in diversi paesi, il cinema appena inventato diffondeva nel mondo immagini sempre più sconvenienti, le vesti cominciavano a perdere la modestia. Fu in questo contesto che la Madonna apparve a Fatima. Dirigendosi al mondo per mezzo dei pastorelli, Ella additò lo stato di peccato generalizzato, specialmente per ciò che riguarda l’empietà e la mancanza di purezza. “Non offendete più DIO Nostro Signore che è già molto offeso”, ammonì la Santissima Vergine. Servendosi di un linguaggio semplice e diretto, la Madonna segnalò la crisi morale e religiosa che stava invadendo il mondo, e incitò l’umanità alla preghiera, alla penitenza ed alla riparazione dei peccati. La Madre di Dio garantì che la Prima Grande Guerra – un’ecatombe che era scoppiata per castigo degli uomini – sarebbe finita tra breve. Ma, aggiunse, se il suo appello alla conversione non fosse stato accolto, sarebbe sopravvenuta una guerra ancora peggiore ed altri castighi si sarebbero succeduti: “Se ascolteranno le mie richieste, la Russia si convertirà ed avrà pace. Altrimenti, diffonderà i suoi errori nel mondo, promuovendo guerre e persecuzioni contro la Chiesa. I buoni saranno martirizzati, il Santo Padre dovrà molto soffrire, molte nazioni saranno distrutte. Alla fine, il mio Cuore Immacolato trionferà”. Però il mondo non ha porto orecchio alle parole della Madonna. Questa durezza di cuore degli uomini di fronte al messaggio di Fatima è stata fatta risaltare da Giovanni Paolo II, nella Cova da Iria, nell’esaminare in quale attitudine il successore di San Pietro compariva davanti alla Madre di Dio. “ Ci presentiamo con ansietà a fare la rilettura di quel richiamo materno alla penitenza e alla conversione, di quell’appello ardente del Cuore di Maria, che si fece udire qui a Fatima. Sì, lo rileggiamo, con il cuore amareggiato, perché vediamo quanti uomini, quante società e quanti cristiani stanno andando in direzione opposta a quella indicata dal messaggio di Fatima. Il peccato ha acquisito così un forte diritto di cittadinanza a la negazione e nei programmi umani!”

 
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LA CRISI MORALE DELL'OCCIDENTE...

Post n°401 pubblicato il 10 Luglio 2007 da emmanuele2003_m
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Quando la Madonna apparve a FATIMA, nel 1917 e parlò ai tre pastorelli con parole di celestiale dolcezza - "Non abbiate paura, Io non vi faccio del male. Sono del Cielo" - erano tre anni che l'umanità si trovava coinvolta negli orrori della Prima Guerra mondiale. Mai il mondo aveva conosciuto un conflitto armato tanto generalizzato e mortifero, che opponeva paradossalmente le nazioni più colte e potenti di quell'epoca, come la Francia, la Germania, l'Austria e l'Inghilterra. Quale fu il risultato di questa disastrosa e assurda guerra? Si sarebbe sperato che, dopo una così grande tragedia, gli uomini congiungessero le mani per ringraziare DIO per il ritorno della pace e, soprattutto, abbandonassero le vie del peccato, al fine di evitare peggiori calamità, perché la guerra non è altro che uno dei frutti del disprezzo verso la Legge di DIO. Avvenne, invece, il contrario. Con il silenzio delle armi, i costumi e le mode cominciarono a degradarsi maggiormente; il peccato aumentò i suoi "diritti" di cittadinanza. Un'ondata di rivoluzioni percorse l'Europa, mettendo in convulsione città e nazioni, frammentando imperi. In Russia, il comunismo consolidava la più sanguinosa e ferrea dittatura della storia. La Santissima Vergine previde tutte queste calamità e, come buonissima e premurosa Madre, volle mostrare ai suoi figli traviati i mezzi per evitarle. Per questo, venne Ella stessa, di persona, sulla terra, per comunicare loro il suo messaggio d'avvertimento e, allo stesso tempo, di speranza.

 
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LA CRISI MORALE DELL'OCCIDENTE.........

Post n°400 pubblicato il 09 Luglio 2007 da emmanuele2003_m
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FATIMA 13 ottobre 1917. Finalmente, il tanto atteso giorno della sesta ed ultima apparizione della Madonna ai tre pastorelli. Era già autunno inoltrato. Il mattino era freddo. Una pioggia persistente ed abbondante aveva trasformato la Cova da Iria in un immenso pantano ed infradiciava anche le ossa della moltitudine di 50 o 70 mila pellegrini che era accorsa sul posto da tutti gli angoli del Portogallo. Verso le undici e mezza, quel mare di gente aprì il passaggio ai tre veggenti che si avvicinavano, vestiti con i loro abiti della domenica. Suor Lucia che ci racconta ciò che seguì: Giunti alla Cova da Iria, vicino al leccio, spinta da un moto interiore, chiesi alla gente che chiudesse gli ombrelli, per recitare il Rosario. Poco dopo, vedemmo il riflesso della luce e, subito, Nostra Signora sul leccio. Che cosa vuole da me Vostra Signoria? Voglio dirti che costruiscano qui una cappella in mio onore perché io sono la Signora del Rosario e che continuiate sempre a recitare il Rosario tutti i giorni. La guerra sta per finire ed i militari ritorneranno presto alle loro case. Io avrei molte cose da chiederVi. Se guarirà degli ammalati e se convertirà dei peccatori, ecc... Alcuni si, altri no. E' necessario che facciano ammenda, chiedano perdono per i loro peccati. E assumendo un aspetto triste (la Madonna aggiunse): non offendano più DIO Nostro Signore che è già molto offeso. Aprendo le mani, le fece riflettere nel Sole e, mentre si alzava, il riflesso della sua luce continuava a proiettarsi al suolo. Durante tutta l'apparizione aveva continuato a piovere. Lucia alla fine del colloquio con la Santissima Vergine gridò alla gente: Guardate il sole! Tutti poterono vedere le nuvole aprirsi e apparire il sole come un immenso disco d'argento. Nonostante il suo intenso splendore, poteva essere guardato direttamente senza che la vista ne fosse ferita. La gente lo contemplava assorta, quando subitamente, l'astro si pose a ballare. Girò rapidamente come una gigantesca ruota di fuoco. Si fermò d'un tratto, per ricominciare poco dopo il giro su se stesso con stupefacente velocità. Finalmente, in un vertiginoso turbine, i suoi bordi assunsero un colore scarlatto, lanciando fiamme rosse in tutte le direzioni. Queste fiaccole si riflettevano sul suolo, sugli alberi, sugli arbusti, sulle facce rivolte al Cielo, rilucendo con tutti i colori dell'arcobaleno. Il disco di fuoco roteò follemente tre volte, con colori ogni volta più intensi, tremò spaventosamente e, descrivendo una zigzag non comune, si precipitò in direzione della moltitudine terrorizzata. Un unico ed immenso grido sfuggi da tutte le bocche. Tutti caddero in ginocchio nel fango pensando di essere bruciati dal fuoco. Molti pregavano ad alta voce l'atto di dolore. Apoco a poco il sole cominciò ad alzarsi tracciando lo stesso zigzag, fino al punto dell'orizzonte dal quale era disceso. Allora divenne impossibile guerdarlo ad occhio nudo. Era di nuovo il normale sole di tutti i giorni. Il ciclo delle visioni di FATIMA era concluso. I prodigi durarono circa 10 minuti e fu possibile osservarli fino a 40 chilometri di distanza dal luogo delle apparizioni. Tutti si guardavano turbati. Quindi esplose la gioia: Il miracolo! I ragazzi avevano ragione! Le grida d'entusiasmo echeggiavano lungo le adiacenti colline e molti notarono che i loro abiti, inzuppati qualche minuto prima, erano completamente asciutti.

 
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LA CRISI MORALE DELL'OCCIDENTE........

Post n°399 pubblicato il 08 Luglio 2007 da emmanuele2003_m
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FATIMA 13 settembre 1917. Con il verificarsi delle apparizioni della Madonna alla Cova da Iria, andava aumentando il numero di quelli che credevano. Così, il giorno 13 settembre si verificò uno straordinario afflusso di pellegrini nel luogo benedetto, una moltitudine piena di rispetto, calcolata da 15 a 20 mila persone, o forse più. Racconta Suor Lucia: All'avvicinarsi dell'ora, andai laggiù con Giacinta e Francesco, tra numerose persone che a stento ci lasciavano passare. Le vie erano piene di gente - tutti volevano vederci e parlare con noi, chiedendo che presentassimo a Nostra Signora le loro necessità. Arrivammo infine alla Cova da Iria, vicino al leccio e cominciammo a recitare il Rosario con la gente. Poco dopo vedemmo il riflesso della luce e subito Nostra Signora sull'elce. Ella ci disse: Continuate a recitare il Rosario affinché finisca la guerra. In ottobre verrà anche Nostro Signore, Nostra Signora dei dolori e del carmelo, San Giuseppe con il Bambino Gesù, per benedire il mondo. DIO è contento del vostro sacrificio, ma non vuole che dormiate con il cilicio, portatelo solo durante il giorno. Mi hanno chiesto di domandarVi molte cose: guarigioni di alcuni ammalati, di un sordomuto. Si alcuni li guarirò, altri no. In ottobre farò un miracolo perché tutti credano. E, cominciando ad alzarsi, scomparì come al solito. Secondo la testimonianza di alcuni spettatori, in occasione di questa visita della Madonna, come le altre volte, avvennero diversi fenomeni atmosferici. Osservarono un globo luminoso che si muoveva da levante verso ponente, scivolando lento e maestoso attraverso lo spazio. Oltre a ciò, si verificò una diminuzione della luce solare, così forte che si potevano vedere la luna e le stelle nel firmamento. L'atmosfera assunse una tinta giallognola; una nuvoletta bianca, visibile fino al limite della Cova, avvolgeva il leccio e con esso i veggenti. Dal cielo piovevano come dei fiori bianchi o fiocchi di neve che non toccavano il suolo, ma si disfacevano ad una certa altezza e anche quando si volevano afferrare con il cappello o coglierli in mano. Per quanto breve, l'apparizione della Santissima Vergine lasciò i piccoli veggenti felicissimi, consolati e fortificati nella loro fede. Francesco, in special modo, si sentiva preso dalla gioia per la prospettiva di vedere, da lì ad un mese, gesù secondo quanto aveva promesso la Reggina del Cielo e della Terra.

 
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DIO, unica via d'AMORE

Signore,
fa' di me uno strumento della tua pace.
Dov'è l'odio, fa' che io porti amore;
dov'è l'offesa, che io porti il perdono;
dov'è disperazione che io porti la speranza;
ove sono le tenebre che io porti la luce,
ov'è tristezza che io porti la gioia.
O Maestro, fa' che io cerchi di consolare,
piuttosto che essere consolato;
fa' che cerchi di comprendere,
piuttosto che essere compreso,
di amare piuttosto che essere amato;
perché solo donando, si riceve;
solo perdonando, si è perdonati,
solo morendo, si risuscita alla vita eterna.

San Francesco d'Assisi

 

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