Getto la spugna ?

Padre Separato - Considerazioni


Considerate le esperienze maturate dalla data di separazione e gli interlocutori fino ad oggi incontrati in questo spiacevole quanto evitabilissimo percorso, matura in me sempre di più la convinzione che le cause della drammatica realtà in cui è costretto a vivere, in Italia,  un Genitore Separato (che ama i propri figli) sono riscontrabili : -         in una legislazione ipocrita, vecchia, inadeguata, ingiusta, imparziale, iniqua; -         nella opinabile professionalità, coscienziosità, scrupolosità, diligenza di mediatori e assistenti sociali; -         nella inadeguatezza di Tribunali e Giudici che sono costretti, considerato il sempre crescente numero di eventi, a trattare l’argomento separazione, affidamento, ricorsi , come se fossero alla cassa di un supermercato.  Ci stà, è nell’indole umana, che il coniuge affidatario, indipendentemente dal sesso, cerchi di approfittare della propria posizione predominante per tirare quanta più acqua al suo mulino. Vile, vergognoso e demoniaco può definirsi il comportamento di chi per  “poter approfittare”, coinvolge e stravolge la serenità e la vita dei propri figli, ma anche a questo si può trovare una “umana” motivazione. Ciò che non trova razionale giustificazione è invece il comportamento dei cosiddetti  soggetti Super-partes, a meno che non si debba convincersi che l’attuale situazione consente comunque la circolazione di moneta, l’accrescimento di profitti etc. Personalmente credo che l’iniquità della legislazione e delle sentenze da questa dipendenti è incontrovertibile.Basta leggere un po’ qui e la, vivere la realtà di Padre Separato, consultare blog e siti dedicati all’argomento per convincersi che le “cose non sono fatte bene “ e “devono essere necessariamente migliorate”. Questo non per garantire una situazione migliore ai genitori non affidatari, ma per poter continuare a sperare di poter creare una società migliore di quella di oggi, che considerati gli eventi sarà sempre più popolata,  purtroppo, da “figli di separati”.Bisognerebbe intervenire e con la  massima urgenza, ancor prima di pensare alla situazione economica del paese, ad aumentare o ridurre questa o quell’altra tassa, ad accusare l’avversario di partito, a modificare la costituzione, ad innalzare l’aliquota iva a Sky. Gli interventi non dovrebbero essere tanti e di complicata fattura. a)      I matrimoni dovrebbero contemplare di norma la “separazione dei beni”. Potrebbero poi essere i coniugi a “richiederne espressamente” la comunione;b)      In caso di “disoccupazione del coniuge e/o perdita del lavoro e di conseguente fonte di reddito” la separazione dovrebbe prevedere una scadenza all’obbligo di sostentamento da parte dell’altro coniuge. Dopo tale data questi potrebbe comunque e continuare a provvedere al sostentamento dell’ex-coniuge nella misura che ritiene idonea;c)      La separazione dovrebbe prevedere l’affido condiviso dei figli come condizione di base. I figli devono rimanere di entrambi i genitori cosi come lo erano durante il matrimonio. Tale forma di affidamento potrebbe essere modificata unicamente dalla espressa rinuncia di uno dei due genitori e/o in caso di oggettiva inaffidabilità dello stesso, oggettiva scarsa moralità di uno dei due genitori, oggettiva incapacità di uno dei due genitori a svolgere il proprio ruolo di educatore ed assistente dei propri figli. d)      Pene certe e severe per i coloro che non rispettano gli accordi di separazione e/o con il loro comportamento danneggiano la moralità e l’immagine dell’altro coniuge agli occhi dei propri figli. Con tali principi credo si potrebbero ridurre il numero delle denunce, dei ricorsi e consentire ai Giudici (che non avrebbero più alibi) di trattare con la necessaria attenzione, oculatezza e diligenza quelli in essere. E se ci sono ancora oggi persone che vivono la propria vita matrimoniale ignorando la drammatica  realtà dei “figli di separati”, convinti di non essere coinvolti da tale argomento, si convincano invece  che i propri figli, “domani”,  dovranno necessariamente convivere con quelli marchiati dalla “Separazione secondo norme del Codice Civile Italiano”. Noi genitori non affidatari, responsabili e coscienti, nonché innamorati come sempre dei nostri figli abbiamo invece l’obbligo di non mollare mai. Di stringere i denti e rialzarci dopo ogni caduta. Di dimostrare a noi stessi ed agli altri che l’amore verso i propri figli riesce sempre a lenire ogni forma di sofferenza e sacrificio. Di provare che la “separazione” modifica unicamente lo stato giuridico del singolo,  ma mai  l’amore di questi verso i propri figli. Noi abbiamo l’obbligo di esserci sempre e comunque per dimostrare che mai nessun regolamento, norma, tribunale, giudice potrà modificare la responsabilità, coscienza, e l’affetto sincero di un GENITORE VERO, anche se non affidatario.