Ghè

Post N° 566


Cesena, 2 Luglio 2002   COME SATANA A VOLTE PUÒ ESSERE RESPONSABILE DI DEMENZA   “Cuore, entra nel tuo cuore, entra nella tua stanza, entra nel segreto della tua ipofisi!” Questa frase, detta così, sembrerebbe dire poco o nulla di forte! Invece… C’è una protezione dalle azioni del Maligno Satana che, essendo puro spirito, può agire subito su di noi attraverso la nostra componente spirituale. Ma essendo noi fatti anche di un corpo, l’azione di costui giunge subito ed anche alla nostra componente materiale corporea e, quindi, anche al nostro Sistema Nervoso Centrale e, in specie, alla nostra Ipofisi, che è il vero cuore anatomico di noi stessi, del nostro essere, essendo questa la sede dell’anima (n.d.A.), che da qui promana a tutto il nostro corpo tutta la sua energia vitale e la sua luce. E tale luce s’irradia anche da tutto il nostro corpo. Infatti, anche molti scienziati l’hanno scoperta e sogliono chiamarla: “aura”, anche se non sanno che promana appunto dalla nostra personale anima, creata da Dio, Che è Luce per Essenza, creata da Lui a propria immagine e somiglianza! L'anima, infatti, è appunto proprio fatta di luce, cioè di puro spirito. Gesù dice che il nostro cuore, nel quale entra la Parola di Dio, è ben protetto, se però vigiliamo su di esso. Ma lo stesso cuore può essere sia un buon terreno, ma può bensì anche diventare sassoso e/o pieno di rovi e spine. È qui il fulcro della riflessione presente! È proprio nel nostro “cuore” che, appunto, una volta scombussolate le barriere che lo difendono, cioè la Grazia di Dio e la preghiera (barriere che la proteggono dalle suggestioni, interferenze sataniche), è qui che il Maligno Satana può persino smantellare pian piano le connessioni cerebrali che consentono alla Parola di Dio di essere da noi ritenuta e tenuta presente e, quindi, poterla meditare e poterla poi metterla in pratica e farla fruttare in noi, nella nostra vita terrena, a nostro merito. Il fatto che la Parola di Dio venga o possa essere spazzata via da noi, dal nostro cuore (ipofisi o registratore di ogni cosa che percepisce, fa e pensa la nostra persona), ha come causa, a volte od anche spesso, l’azione di Satana, il quale, grazie principalmente alla nostra poca o nulla vigilanza su noi stessi dopo l’ascolto della stessa Parola ma anche, principalmente, a causa dei nostri peccati, ci rende suoi schiavi. Il Maligno, pur non essendo mai capace di leggere i nostri pensieri, può, tuttavia, persino giungere a generare in noi nuove e vere connessioni cerebrali, cioè a mettere in noi sue idee ed a spazzarne via delle altre da lui conosciute in quel momento, essendo sempre alle nostre calcagna e non ci molla mai, notte e giorno. Sappiamo che, quando noi apprendiamo qualcosa o pensiamo qualcosa, noi la memorizziamo anche. E ciò può accadere in quanto si formano delle nuove connessioni tra i neuroni cerebrali, attraverso quelle che sono dette in anatomia: spine detritiche. Usando lo stesso sistema e le stesse vie anatomiche, Satana può mettere dentro di noi (e ci prova di continuo!) pensieri sempre più forti e negativi e riesce persino a rompere connessioni tra neuroni, e specie quelle stesse che hanno permesso di memorizzare quanto ascoltato, capito ed imparato di buono in quello od in un altro momento. Così fa con noi specialmente quando ci mettiamo o siamo in ascolto della Parola di Dio. È così che egli, Satana, diventa causa di Demenza, essenzialmente e, direi, esclusivamente, di ogni cosa buona ed utile che apprendiamo, specie attraverso l’ascolto e la lettura della Sacra Scrittura. C’è da dire, però, che ciò avviene essenzialmente ed ordinariamente quando viviamo in peccato mortale, ma non solo e sempre che Dio lo permetta! A conferma di quanto qui sopra affermato, vi è il fatto che, quando si ritorna in Grazia di Dio, con una buona Confessione, la Luce dello Spirito Santo, che viene a noi proprio a motivo di questo grande Sacramento della Misericordia Divina, facilita i meccanismi di memorizzazione, facilita, cioè, la formazione di quelle relazioni tra i neuroni, dovute alle spine detritiche e che sono alla base del meccanismo anatomo-fisiologico della memorizzazione. E, quindi, anche il ricordo di cose buone viene così riattivato, cose che avevamo già appreso in precedenza e che, col peccato, avevamo dimenticato e che ora riemergono dal profondo di noi stessi, dal nostro “cuore”. Ma tale meccanismo è anche alla base ed è causa prima persino di nuovi contatti dentritici, tali da farci capire e vedere col pensiero e l’intelletto, attraverso sempre un meccanismo anche neurofisiologico, cose nuove e che Dio ha voluto comunicarci o direttamente, attraverso Se Stesso, od indirettamente, attraverso i Suoi Angeli Santi o qualche anima beata e santa. Una tale azione di Dio passa, quindi, anche attraverso i meccanismi cerebrali! Passa per essi, essendo noi composti non solo di spirito ma anche di materia, unita in un tutt'uno ad esso. Siamo, cioè, composti da una unità sostanziale di anima e di corpo. Quindi, le cose che recepiamo dallo Spirito Santo o da chi per Esso, toccano subito e contemporaneamente la nostra memoria. E tali nuove nozioni, tali illuminazioni, tali nuove conoscenze non vanno più via. E ciò, ribadisco, fino a quando, per colpa nostra, a causa di nuovi peccati gravi, ricadiamo nell’oblio, nella demenza, e spine dentritiche di connessione riescono ad essere scalzate dal Maligno Satana perché, col nostro peccare, gli abbiamo aperto ed ogni volta gli apriamo la porta del nostro “cuore”, della nostra Ipofisi. Infatti, il peccato grave, detto anche mortale, essenzialmente permette al od ai demoni di entrare e poi agire in noi e su di noi e nel modo suindicato. In questo modo, dunque, Satana è responsabile d’alcuni tipi di demenze, procurandoci l'oblio di cose buone e/o di cose di Dio, apprese specialmente attraverso l'ascolto e/o lo studio della Sacra Scrittura.  Allora, come proteggerci da tale pernicioso e letale pericolo? Col non peccare, col cercare di evitare il più possibile essenzialmente i peccati gravi. Col ricorrere con una certa frequenza e periodicità al Tribunale della Misericordia Divina: la Santa Confessione. Col cibarci, se possibile anche ogni giorno, di Gesù Eucaristia, Che ci rafforza e ci aumenta la Grazia di Dio in noi ed è medicina preventiva contro il sovvertimento delle barriere di protezione della nostra anima e della nostra mente, del nostro “cuore”, della nostra Ipofisi. Alimentandoci il più possibile, quotidianamente, della Parola di Dio. Facendo opere di Carità e di Misericordia. Sforzandoci di mantenere sempre la mente verso pensieri pii e santi e buoni. Staccando, con la propria volontà, e non senza l’aiuto della preghiera, quelle connessioni fra spine detritiche che quel cretino di Satana mette in noi e che portano in sé pensieri cattivi e negativi. Così facendo, pian piano, ci si sottrae alla schiavitù del Maligno, ai suoi “morsi”, anche se, non per questo, dobbiamo abbassare la guardia, ossia la vigilanza su di noi. Ciò lo dobbiamo attuare con una vita di Grazia, fatta di opere buone per amore di Cristo Gesù, di preghiera e di Sacramenti, evitando, il più possibile, di cascare nelle tentazioni, che pur non possiamo evitare di avere. Anche Gesù è stato tentato! Eppure era Dio! Ma Gesù, diversamente da come facciamo noi, ha voluto respingere sempre e comunque e senza tentennamenti ogni tentazione che il Maligno Satana Gli propinava! Noi cerchiamo di imitarlo nella stessa strada, anche se quello che ci diversifica da Lui, nelle tentazioni, è che, quasi sempre, davanti ad esse, noi tentenniamo, indugiamo ed esitiamo a respingerle via decisamente. Ecco perché spesso vi caschiamo dentro, e fortunatamente non sempre in modo grave! Le connessioni dendritiche negative che vengono prodotte nella nostra natura umana corrotta a causa del Peccato Originale, quelle generanti concupiscenze (della carne dei sensi, degli occhi e della ricchezza e della vita) non possono essere scalzate mai da noi, perché frutto, appunto, delle conseguenze del Peccato Originale e presenti in ciascuna creatura umana. Tali connessioni le abbiamo ereditate dai nostri genitori, provenendo ad essi dalle loro generazioni che li hanno a loro volta preceduti. Esse continuamente si formano spontaneamente e la loro forza ed il loro numero aumentano quando si commettono peccati, specie se gravi. A noi non resta che evitare di assecondarle il più possibile, combattendole con atti di volontà contrari e portando così merito già nel solo sopportane la presenza in noi.