Ghè

Post N° 567


SULL'ERRONEITÁ DELLA PRATICA MASTURBATORIA   SULL’ERRONEA PRATICA MASTURBATORIA NEL RAGAZZO PUBERE (12-14 ANNI) E POST-PUBERE E SULLA ERRONEA PRATICA DEL RAPPORTO PREMATRIMONIALE NELLE RAGAZZE VERGINI E NON. ERRONEITÁ SCIENTIFICA DEL CONSIGLIO DI MOLTI MEDICI DI RISOLVERE IL PROBLEMA DELL’ACNE GIOVANILE MASCHILE CON LA PRATICA DELLA MASTURBAZIONE E DI QUELLA FEMMINILE CON LA PRATICA DEI RAPPORTI SESSUALI COMPLETI GIÁ IN ETÁ PUBERALE   Figlio di una famiglia numerosa, otto maschi, quinto nella scala gerarchica, ho, purtroppo, sempre vissuto un’educazione molto libertina, a motivo dell’esempio dei miei fratelli più grandi ed all’educazione di mio padre, che pur era un uomo molto umile, modesto e generoso. Nonostante tutto, però, la mia coscienza ha fatto sentire sempre la sua voce, anche se, per alcune cose, quale la masturbazione, non l’ho mai assecondata, sciupando, in questa pratica, le migliori energie giovanili, sia fisiche che psicologico-spirituali. L’unica cosa buona che per molti versi sentivo dentro di me, nonostante un’incitazione ambientale familiare, principalmente, era quella che non avrei avuto il mio primo rapporto completo con una ragazza se non con colei della quale mi sarei veramente innamorato! Cosa che, grazie a Dio, è avvenuta veramente, lasciando in me delle conseguenze molto positive, in me e su tutto il mio equilibrio psico-fisico, fermo restando che, spiritualmente e moralmente parlando, i rapporti prematrimoniali non devono esserci, e non perché essi sono un male in se stessi, ma perché essi sono un disordine, un atto naturale e valido si, ma pur sempre illecito, cioè peccato, in quanto fatto fuori di un rapporto sancito ufficialmente, nella sua stabilità, davanti agli uomini e davanti a Dio e che chiamiamo: matrimonio. Ritornando alla masturbazione, sempre più spesso si può notare come questa pratica sia sempre più diffusa tra i giovani, ma è presente anche tra i meno giovani e persino tra gli sposati, precisando, però, che tale pratica è molto più dannosa nei primi e diremo qui di seguito il perché. Durante la pubertà maschile, cui faremo principalmente riferimento per i motivi che diremo, la tempesta ormonale, che esplode nel fisico del giovane, provoca, a volte, degli squilibri momentanei nel sistema immunitario, squilibrio che è responsabile dell’insorgenza, a volte, della cosiddetta Acne Giovanile, un’affezione che interessa la cute del viso ed è caratterizzata da una più o meno diffusa foruncolosi, che è, principalmente, un problema estetico, con ripercussioni, a volte, anche psicologiche, sulla personalità non ancora completamente matura del giovane. Ordinariamente, nel mondo attuale, di fronte a tale problema, ci si pone con una soluzione: la masturbazione, supportata anche da una certa Medicina, che crede così di risolvere in modo corretto e semplice il problema. E questo è quello che avviene per i maschi! Per le femmine, invece, vengono consigliati, quale rimedio, i rapporti sessuali completi. Non c’è ignoranza peggiore di questa! Durante il delicato momento dello sviluppo psico-fisico puberale, quando c’è il maggior bisogno di energie vitali perché il corpo dell’adolescente cresca e maturi nel modo più completo ed armonioso possibile, la pratica masturbatoria non fa altro che minare fortemente tale già delicata fase dello sviluppo. Il liquido seminale, infatti, è un prodotto ricchissimo di componenti umorali che, ritenute ciclicamente e fisiologicamente nel corpo, nel periodo puberale risultano di fondamentale importanza per l’equilibrio e lo sviluppo psico - fisico dell’adolescente. Tali componenti sono elementi essenziali per sostenere il metabolismo in questa delicata fase della crescita. Essi sono: proteine, minerali essenziali, zuccheri, acqua, calcio, fosforo, ferro ed altri minerali ancora. Ordinariamente, la fisiologia umana funziona in modo tale che, senza intervenire “meccanicamente” con l’atto masturbatorio, per allentare la particolare tensione psico-sessuale di questo periodo, ogni 10-15 giorni, a seconda della carica ormonale specifica di ogni soggetto, il corpo umano, ordinariamente di notte (e ciò è appurato anche da attuali ricerche scientifiche), si libera da solo dell’eccessiva quantità di liquido spermatico accumulatosi nei genitali. Di tale attività fisiologica ne benefica anche il sistema nervoso, riducendosi in esso la tensione psico-sessuale. Il fenomeno è chiamato: Polluzione Notturna. Esso, poiché fisiologico, non comporta mai alcun disturbo dell’equilibrio psico-fisico dell’adolescente, proprio perché è del tutto naturale ed elimina solo ciò che risulta in eccesso nel sistema endocrino sessuale maschile. La natura umana ha i suoi ritmi biologici e, quanto descritto sopra, lo conferma. La masturbazione, dunque, non fa altro che intaccare tale equilibrio, violentandolo la fisiologia nei suoi ritmi naturali. Infatti, ordinariamente, chi pratica la masturbazione (e si fa riferimento principalmente agli adolescenti) lo fa con una frequenza spesso giornaliera od anche più che giornaliera, cioè più masturbazioni in un sol giorno. La diversa frequenza masturbatoria è legata sia alla specifica e soggettiva carica ormonale di ciascun individuo, sia all’intensità degli stimoli ambientali cui è sottoposto lo stesso, o passivamente e/o attivamente, come per esempio l'induzione da parte di coetanei, dalla lettura di stampa pornografica, dalla visione di film, siti e/o programmi porno. Tutte queste cose non fanno altro che andare ad interagire con l’attività dell'area Limbica, di quella dell'Ippocampo, dello Ipotalamo, dell'Ipofisi e di tutto il sistema endocrino in genere. Le conseguenze di tutto ciò sono multiple. Essendo pur vero che la masturbazione produce un miglioramento dell’Acne Giovanile (cosa molto marginale e discutibile, tutto sommato!), la stessa produce non pochi danni sia nella sfera psichica, sia in quella spirituale, che in quella fisica. Per quanto riguarda la sfera spirituale, la masturbazione ha una duplice componente negativa: a) è un atto di egoismo, in quanto è un atto col quale ci si procura del piacere da se stessi, un piacere sessuale fine a se stesso, il piacere per il piacere; b) è un atto impuro, atto di disordine morale riguardante la sfera sessuale, che fa perdere, se non anche la verginità fisica, senz’altro quella spirituale e psicologica. E questi due risvolti riguardano sia i maschi che le femmine. Per quanto riguarda la sfera psichica, la pratica della masturbazione, principalmente nel maschio, però, ma non esclusivamente, comporta una progressiva riduzione della capacità mnemonica e di concentrazione nell'apprendimento scolastico in genere, ed un progressivo indebolimento della volontà, specie per quanto riguarda sempre l’apprendimento scolastico. E ciò sempre per l’influenza e le ripercussioni che ha l’atto masturbatorio su tutte le aree del Sistema Nervoso Centrale e Periferico. Infine, per quanto riguarda la sfera fisica, tale pratica incide più o meno fortemente sull’armonico sviluppo corporeo, in proporzione sia della frequenza della stessa masturbazione, sia del personale tipo costituzionale, sia del personale patrimonio ormonale, che ben sappiamo essere molto variabile da soggetto a soggetto. In genere, il fisico di tali soggetti, di quelli principalmente più predisposti, si presentano alquanto magri, con ridotta massa e tono muscolare, viso emaciato e lieve tendenza all’astenia psico - fisica. Nelle femmine, la masturbazione, stranamente, anche se non è associata, come nel maschio, a perdita più o meno cospicua di preziose sostanze fisiologiche, pure incide sia sullo sviluppo fisico che quello psichico, oltre, naturalmente, su quello spirituale. Infatti, come nel maschio, l’atto masturbatorio, insieme agli specifici stimoli ambientali, procura, in genere, un precoce blocco dello sviluppo fisico, anche se ciò può talvolta essere dovuto, principalmente, ad una precocità dell’insorgenza delle prime mestruazioni. Psichicamente, invece, tale pratica produce, in modo comprensibilmente più lieve che nel maschio (cosa dovuta essenzialmente alle diverse implicazioni fisiologiche dell’atto masturbatorio nella femmina) un calo delle capacità di concentrazione, specie nell’apprendimento scolastico, una riduzione della forza di volontà ed un calo delle capacità mnemoniche, fermo restando che, ormonalmente, la femmina è più “protetta”. Resta assodato che quest’atto, in sé, è un atto d’egoismo, è un atto moralmente impuro, disordinato, che riguarda la sfera sessuale, cosa che comporta, anche qui, se non anche la perdita della verginità fisica, almeno quella spirituale, psicologica, con aumento, della tendenza verso l’egoismo e l’egocentrismo.  Ritornando al problema dell’Acne nell’età puberale, c’è da dire che, se per quanto riguarda il maschio viene spesso “prescritta” la pratica masturbatoria quale rimedio toccasana per risolvere tale problema, per la femmina è “prescritto”, ordinariamente, il rapporto sessuale completo! Oggi, purtroppo, tale pratica è attuata, spesso, anche non quale rimedio al suddetto problema estetico, ma, erroneamente, come atto di emancipazione e di maturità e di disinibizione, sciupando quanto di più fortemente connesso all’integrità psico-spirituale della femminilità, anche se molti non credono più assolutamente a ciò, considerando la verginità come qualcosa di “accessorio”, qualcosa della quale doversene disfare quanto prima possibile! Non c’è cosa più diabolica di questa “moda”, insieme alle tante altre, disseminate nella nostra moderna società! E dico ciò non per demonizzare queste realtà ma per essere semplicemente realista! Anche per la pratica dei rapporti sessuali completi precoci, sembrano esserci delle valide giustificazioni, che vorrebbero far credere in una liceità (cioè non peccato) di essi. È vero, infatti, che, ragazze che hanno problemi di Acne spesso, una volta avuti rapporti sessuali completi, cominciano a presentare dei miglioramenti per quanto riguarda tale patologia, che, talvolta, scompare del tutto. Ma ciò non deve trarci in errore, poiché eluderemmo le più importanti implicazioni negative sulla sfera psico - fisico - spirituale, di poco diverse dalla masturbazione. Un fine buono, non giustificherà mai e poi mai l’illeceità del mezzo usato! Riaprendo per un attimo una parentesi ancora sulla masturbazione, c’è da dire che è sempre un atto moralmente illecito (cioè peccato), anche nell’ambito del matrimonio. Infatti, in tale ambito è ammesso la stimolazione dei genitali maschili e/o femminili solo come preliminare del rapporto completo, col quale deve finire, necessariamente, specialmente la stimolazione dei primi, con l'immissione del seme in vagina. Per la femmina, la stimolazione clitoridea e solamente da parte del coniuge e previa ad un rapporto completo, è sempre lecita, cioè non è mai peccato, ed è esigita specialmente in quei casi in cui la donna possa avere dei problemi, delle difficoltà nel raggiungimento dell’orgasmo (inibizione per motivi vari). Per il maschio, la stimolazione del membro, che può avvenire o per mano dello stesso maschio o della sua partner, è lecita solo se tale stimolazione termina con l’eiaculazione (espulsione del liquido seminale) solo ed esclusivamente all’interno della vagina, non venendo così meno la potenziale finalità che deve avere ogni rapporto completo: l’eventuale concepimento. Ciò non dice, assolutamente, che ogni volta che si ha un rapporto completo con la propria moglie, si debba volere per forza concepire, qualora ve ne siano le condizioni di fertilità, ma dice che ogni rapporto completo, quando c’è, deve sempre essere potenzialmente aperto alla vita, cioè presente nel pensiero dei due partenrs, come eventuale possibilità di poter concepire e da doversi necessariamente accettare qualora si verificasse. A tale scopo, è utile, perciò, usufruire della conoscenza dei giorni fecondi e non del Ciclo Mestruale, così da avere la possibilità di scegliere liberamente, pur essendo sempre aperti alla vita, di avere rapporti nei periodi fecondi o in quelli non fecondi, che pur così tanto diversi da donna a donna e che anche in ogni singola donna possono avere delle variazioni occasionali dovuti a motivi più svariati. Fra questi, la più frequente causa di alterazione occasionale del Ciclo Mestruale sono alterazioni dello stato emotivo per motivi vari. Si ricordi, talaltro, che non è che vi sia sempre la certezza assoluta di concepire, nell’eventuale periodo fecondo, o di non concepire nell’eventuale periodo non fecondo! Infatti, in ultima analisi ed ordinariamente, i figli sono essenzialmente un dono di Dio Creatore. I due coniugi non sono altro che dei “collaboratori” di Lui, sono cioè i cocreatori dei loro eventuali figli. Ecco perché, nella Chiesa, è ammessa, tra le inseminazioni, solo quella assistita ed omologa, cioè solo all’interno della stessa coppia. Nessuna altra pratica di inseminazione è moralmente ammessa! Nient’altro e nessun altra eventualità, in modo assoluto, è lecita ed ammessa davanti a Dio.