Ghè

Post N° 569


Longiano, 11 Agosto 2002   SUL COITUS INTERRUPTUS   CENNI SUI DANNI DA COITUS INTERRUPTUS OVVERO: SUI DANNI DA INTERRUZIONE DEL RAPPORTO COMPLETO AL MOMENTO DELL’ORGASMO MASCHILE, CHE CORRISPONDE ALL’EIACULAZIONE, CIOÈ ALL’USCITA NATURALE DEL SEME DURANTE LO STESSO RAPPORTO.   Parleremo, qui di seguito, dei meccanismi patogenetici che possono portare il maschio all’infarto cardiaco, anche in età abbastanza giovane (35-40 anni) e che pratichi, per qualunque motivo, il “coitus interruptus”, cioè il rapporto completo interrotto al momento del proprio orgasmo. Già credo si sia fatto cenno, in altre riflessioni, ai danni sulla psiche della donna, sulla sfera della sua personalità, da parte dell’azione degli stimoli negativi agenti sull’ipofisi, passando, il tutto, per il lobo frontale e, quindi, proiettatesi anche sul suo fisico e dovuti all’interruzione del rapporto completo (coitus interruptus). La donna, oltre ad essere violentata ed interrotta nel normale, fisiologico ed armonico rapporto completo, avvertendo più o meno coscientemente e come castrato ed incompleto questo atto forte e nobile, non benefica fisiologicamente, oltretutto, dell’assorbimento, per via vaginale, di tutti quegli ormoni, vitamine, sostanze scoperte essere antitumorali ed altre sostanze contenute nel normale e sano liquido seminale. Queste sostanze aiutano fortemente la donna al mantenimento del proprio equilibrio psichico - fisico e sessuale. “In genere”, in una donna sposata, un bello e sereno viso cela una sana e salutare vita sessuale di coppia! Il viso, gli occhi, il tipo di pelle ci parlano di come è dentro una donna, una persona, una moglie, di come vive anche la propria sessualità!!! Il sesso è vero che, nell’essere umano, non è la prima cosa, ma ne è una componente molto importante! E ciò sempre parlando dell’ambito dei rapporti sessuali completi di coppie stabili, che esercitano lecitamente i loro rapporti sessuali. Sono esclusi, cioè, ogni tipo di rapporti prematrimoniali, considerati in disarmonia con la Legge di Dio e, per tali, sono illeciti, cioè peccato e che non portano seco, ordinariamente, i benefici dei rapporti sessuali completi leciti, quelli cioè vissuti nell’ambito del matrimonio.  La sessualità del o della singol non rientra, perciò, in questo discorso e segue vie ben diverse da quelle che possono e devono usare normalmente i coniugi, i quali sono sempre nel lecito. Costoro non fanno mai alcun peccato esercitando il sesso nel loro ambito coniugale, anzi, tutt’altro! Resta fermo che è, per chiunque lo faccia, assolutamente peccato grave il rapporto anale, la eiaculazione orale ed ogni eiaculazione fuori della vagina, per un qualsiasi motivo! Il tutto qui sopra esposto riguardo il coitus interruptus, comporta, inoltre, anche ripercussioni sulla sfera dei rapporti sociali. Primo fra tutti quello col proprio partner, col proprio marito. Poi, anche sul rapporto coi figli. Infine, anche sul rapporto con tutte le altre persone con le quali la donna viene in contatto nella sua vita quotidiana familiare e lavorativa, con tutte le persone, cioè, con le quali si relaziona quotidianamente! Il rapporto completo, un buon rapporto completo, con tutti i richiesti dovuti e leciti preliminari e dovute “attenzioni” reciproche, durante e dopo il rapporto completo, non è, come a volte si potrebbe pensare, una cosa scontata, normale, che non abbia le sue implicanze, se attuate o meno! No, assolutamente! Per cui, l’uso del coitus interruptus, cioè del rapporto completo interrotto nella fase appena prima dell’uscita del seme maschile, al momento dell’orgasmo maschile appunto, (e questo, lo ribadisco, essenzialmente considerato nell’ambito del matrimonio), è alla base dell’alterazione dell’equilibrio e dell’armonia sia dei due coniugi, presi singolarmente, sia dei due coniugi presi come coppia, come unità, costituenti l’”una caro”, l’”una sola carne”, in relazione profonda tra di loro, sia della rottura dell’equilibrio dei singoli componenti la coppia presi nella relazione coi propri figli, prima di ogni altra cosa. Quanto ora detto, cioè il non uso “normale”, “ordinario”, nel rispetto delle proprie specifiche potenzialità fisiologiche, dei rapporti completi, nell’ambito di una coppia stabile, dei rapporti completi tra i due coniugi (rapporto definito teologicamente: la Messa del talamo nuziale, del letto coniugale), porti, in vario modo, a conseguenze negative nell’ambito psico-fisico-spirituale personale di ciascuno dei due coniugi. E, ancora una volta, entrano in gioco, per la salute e l’equilibrio psico - fisico della donna, oltre la Grazia e la benedizione di Dio, che scende sui due coniugi ogni volta che hanno un rapporto completo “a termine”, anche altre sostanze fisiologiche, delle quali si è fatto cenno precedentemente: le Endorfine, queste potenti sostanze prodotte dal nostro corpo al suo interno, dette anche “droghe endogene”. Il loro livello nel sangue è fondamentale per la salute di ciascuna persona, con implicanze anche sul buon funzionamento del proprio sistema immunitario, cioè sulla produzione dei propri anticorpi ed, in genere, della buona funzionalità e della salute di tutte le nostre cellule e, quindi, di tutto il corpo! In un’altra riflessione è stato fatto cenno alle implicanze ed al rapporto tra capacità di produzione di Endorfine e la capacità soggettiva di sopportare il dolore, sia psichico che fisico. Certo, queste Endorfine, od oppiacei endogeni, sono una gran bell’“invenzione” del nostro Dio e Creatore! È un peccato non sfruttare appieno un “toccasana naturale” così potente ed importante per la nostra vita psico-fisica ed anche spirituale! Iddio, ancora una volta, si dimostra di saperla lunga! E dire che spesso c’illudiamo di poter far ammeno di Lui e delle Sue Leggi, che non poche volte sentiamo solo come degli assurdi ed anacronistici condizionamenti e/o costrizioni da parte non già di un Padre Buono, quale Egli è, bensì da parte di Uno Che vediamo spesso più che altro come un despota, Che ci vorrebbe obbligare a fare solo come dice Lui, senza alcun valido e giustificabile motivo ai nostri ciechi occhi ed alle nostre sorde orecchie dello spirito! Ritornando alla problematica dell’Infarto, c’è da dire che per procurarselo, anche in relativa giovane età (40-45 anni!), basta poco: forti e persistenti dispiaceri, lo stress, valori di colesterolo superiori alla norma o persino anche solo già ai limiti della stessa! Inoltre, incide molto il persistente alterato tasso alcolico ed una vita sessuale disordinata e non in armonia con le personali esigenze e capacità fisiologiche! Per evitare l’Infarto del miocardio, perché di questo ora stiamo parlando, bisogna essere una persona corretta in tutto, temperante, cioè equilibrata, sia nel cibo che nella conduzione della propria anima, della propria vita spirituale. Una cosa scatenante spesso l’Infarto è anche il fumo, specialmente quello passivo, cioè quello che non viene da sigarette fumate personalmente, bensì quello di sigarette fumate da persone che sono più o meno accanto a noi o, comunque, nello stesso ambiente dove viviamo e/o lavoriamo. E ciò specie se questo si verifica di continuo e per molte ore il giorno. Ciò, infatti, accade sul lavoro e/o a casa, in una discoteca, in un Pub od un Bar! Si, il fumo passivo, per la maggio parte delle persone, quelle molto sensibili alla nicotina ed ai loro ben 1000 prodotti della sua combustione, è molto più pericoloso di quello attivo, cioè derivante dal fumo personale di sigarette! Bisogna, comunque, ricordare che, per essere il più possibile una creatura sana, di mente e di corpo, abbiamo bisogno del continuo aiuto del nostro Creatore e della Sua Grazia, Grazia che si ottiene solo attraverso i Sacramenti: la S. Messa domenicale e delle Feste comandate, l’Eucaristia o Santa Comunione, non senza previamente aver beneficiato prima del Sacramento della Confessione quando si è caduti anche solo in un solo peccato mortale o grave ed, anzi, è raccomandabile anche per i soli peccati leggeri o veniali commessi! Infatti, molte volte, anche se non sempre, certamente, un buon cristiano è sinonimo anche di longevità e salute!!!