Ghè

Post N° 572


...............SEGUITO DEL POST PRECEDENTE...............................Ho parlato sin qui solo del primo dei sette tipi di possibilità che ho pensato di esporre per asserire che le malattie possono provenire anche da altre cause, diverse a volte da quelle usuali e conosciute in Medicina. Per esempio: possiamo avere il caso di un individuo che, sin dal momento del concepimento, è malato. Un insorgenza un pò precoce ed ingiusta, mi si dirà, ma esistono anche malattie che originano così precocemente e che la mentalità edonistica, consumistica, atea e quant'altro non considera essere "individui". Ed invece sono già persone a tutti gli effetti, tali fin dal primo attimo del loro concepimento: occorre attendere solo che il corpo cresca per nove mesi, per uscire alla luce e potere finalmente "dimostrare" e dire: "ci sono anch'io", "anche me il Padre Celeste mi ha voluto, anche se storpio, monco, storto, deforme e handicappato, ma mi ha voluto perché "un giorno" in Cielo, sarò perfetto!". Ora, per questa realtà, si sta impegnando la genetica, ma non so fino a che punto riuscirà ad eliminare l'errore genetico al momento dei concepimento e giungerà, come spesso purtroppo accade, a fare dover decidere ai genitori se "eliminare o meno” quel malformato "grumo di cellule"! Beati quei genitori che si dicono e dico con loro: “È e sarà pur sempre una mia creatura, un mio figlio, storpio o malato che sia e, quindi, mi appartiene e voglio che venga alla luce e che, in qualche modo, abbia diritto a vivere la sua vita, per quanto più o meno breve o sofferente essa dovrà essere!” Ecco una decisione saggia, responsabile, che attesta fede e rispetto per la sacralità della vita anche se appena concepita e si prende tutte le proprie responsabilità e non si rende soggetto di un ulteriore infanticidio! Altri casi, ancora, di possibilità di malattia sono quelle generate, dopo la nascita, o in un momento di tutto l'arco della propria vita, come quelle da un virus dell'epatite, per esempio, o da un batterio o dalla simbiosi dell'azione sincrona virale e batterica, che procurano danni seri all'organismo, fino, a volte, a condurlo a morte in tempo più o meno breve. Ci sono poi, ancora, casi di malattie generate da squilibri ormonali di vario tipo (squilibrio della produzione o della normale sintesi di uno degli ormoni ipofisari, che sono tra i più importanti, di quelli tiroidei), che non sono meno importanti e che agiscono sullo sviluppo e sul metabolismo dell'organismo. Ed ancora, poi, quelli dovuti ad alterazione di produzione d’ormoni pancreatici, come il diabete o del surrene e cosi via. Vi sono ancora le malattie veneree, molto diffuse oggi, delle quali la peggiore è l'AIDS, la Sifilide, la Candidosi, la Tricomoniasi e persino la Tubercolosi, purtroppo molto in aumento oggi tra i giovani, perché spesso ricorrono a cure farmacologiche sbagliate e/o non appropriate in vari processi infiammatori, specie delle vie genito urinarie od orali (uso di cure antibiotiche aspecifiche, ad ampio spettro e non mirate specificatamente agli agenti di cui si è affetti). Riguardo la Tubercolosi, si è visto, mai come oggi, essendo massivo e sempre più crescente il numero dei rapporti sessuali completi tra i giovani, che, proprio tra i giovani, è in aumento tale patologia, anche se non si direbbe (confrontare le statistiche epidemiologiche). E spesso questo dato, fuori delle Università, è tenuto nascosto ed eluso per ignoranza. Causa: l'uso indiscriminato ed inadeguato ed autarchico, appunto, di tanti antibiotici non atti ai casi d’infezioni specifiche e personali. Si facciano, perciò, sempre delle analisi quando c'è specialmente una patologia a carico degli organi genitali o anche delle prime vie aree e poi si facciano terapie mediche mirate, specie nelle infezioni delle vie genito urinarie, procedendo sempre ad un esame batteriologico e colturale delle urine, con antibiogramma, tale da consentire una terapia mirata e scongiurare l'evoluzione, in forma grave e cronica, persino di una banale infezione. Ma ora tocchiamo un tasto diverso, accenno fatto in un’altra riflessione: le malattie causate da persone "negative", strumenti di Satana o addirittura malattie causate dal Maligno Satana in persona e quelle su tutte le fasce d’età sulle quali lui, il cretino, voglia decidere ed abbia l'opportunità e lo spazio di agire. Queste che stiamo considerando ora sono le malattie sulle quali la Medicina non può fare nulla, non può guarire, non riesce a guarire o, se vi ci si mette, non fa che, talvolta, se agisce specialmente “da sola”, ad abbreviare gli anni di vita del paziente. Non sto qui a portarne una casistica. Ed i tipi di patologie provocate da questo Cretino, Satana, da lui generate in alcune persone, quali feti, neonati, bambini, adolescenti, adulti, anziani, toccano e possono toccare tutto lo scibile, cioè la conoscenza dei trattati di Patologia Medica, di Medicina Psichiatrica e quante altre branche mediche si voglia considerare! Il Cretino, Satana, purtroppo, conosce bene, per un verso, il patrimonio genetico di ciascuno di noi, come specificato in un’altra riflessione. Dall'altro, sempre per permissione di Dio (Che non può bloccarlo nel suo malefico agire poiché, avendolo dannato all'Inferno per Giustizia, rinnegherebbe Se Stesso, ritirando ciò che a costui ed ai suoi ed a ciascun Angelo creato ha dato!) dicevo, per permissione di Dio, per concomitante cattiva, perfida e gelosa volontà diabolica anche dei suoi servitori viventi (poiché, purtroppo, esistono anche “persone demoni-viventi”), avviene che può essere causata, nelle creature umane, ogni sorta di malattia: da quelle nel grembo materno a quelle di qualsiasi periodo dell'età dei soggetto nato, da una malattia genetica ad un tumore, da un'artrosi invalidante ad un'epatite o ad una malattia "psichiatrica". E così via. E la sfilza non finirebbe mai! Su tali patologie, ripeto, la Scienza Medica da sola, clinica, farmacologica e chirurgica non può far nulla o quasi, anzi, quando a volte cerca di intervenire, spesso il peggioramento del paziente o persino la sua morte sono più rapidi. Ed allora!? Impotenza su ciò!? No affatto! Ecco perché Dio manda persone come Padre Pio od "altre" delle quali ometto ovviamente di fare il nome. Ma solo di queste, “non i falsi inviati”, che dicono di guarire o aiutare a stare meglio ed, invece, sono del Maligno e procurano "false guarigioni", che consistono in nient’altro che nello "spostamento" del male, della malattia, da un organo ad un altro, anche se se ne avvertono momentaneamente certi benefici!!! Oppure, se pure l'organo sembra ritornare normale, è solo "tamponata effimeramente la malattia" ed intanto il Maligno Satana e/o il suo umano servitore prendono un'ipoteca spirituale su tali creature, inducendole ora ad allontanarsi dai Sacramenti, ora ad indebitarsi fino al collo, ora persino a mettere sul lastrico, per debiti, intere famiglie, ora persino al suicidio! Per tutto ciò occorrono i "Guaritori" mandati da Dio, come gli stimmatizzati, ma non solo. Occorrono, cioè, coloro che hanno, per volontà e mandato di Dio, poteri naturali tipici dell'uomo prima del “Peccato Originale”, unitamente ai poteri di Cristo risorto e detti Carismi. La cosa non è facile da discernere e, per non cadere nei tranelli, occorre pregare, pregare, pregare, non fare debiti, né praticare arti occulte, né malefici, né ricorrere a fatture, né “rimandare indietro” il male a chi lo ha procurato e cose simili! Dio non abbandona mai le sue creature, tutte e ciascuna sono preziose ai Suoi propri occhi, malato e deforme che possa essere, ma pur destinata un giorno ad essere perfetta ed a vivere, anima e corpo, con Lui, in Paradiso, per l'Eternità. Riprendiamo il discorso daccapo! Quando c'è una patologia d’eziologia "normale", la Medicina può fare tanto, anche se a volte non tutto. Può provare a rimettere in sesto un disabile, può curare un diabete, può intervenire su certe patologie, chirurgicamente e/o farmacologicamente, con risultati persino di guarigioni complete. Contro certe patologie però, anche ad eziologia verosimilmente ed apparentemente nota, cioè dovute a cause che sembrano "normali", essa non può fare, però, più di tanto e resta quasi o del tutto impotente (vedi AIDS, vedi alcuni tumori particolarmente maligni, specie giovanili, come il Melanoma a Sbaffo, che porta inesorabilmente ed a qualunque età a morte in pochi mesi). La Medicina può certamente, talvolta, allungarne la vita e cercare, per quanto possibile, di alleviarne i disagi psicofisici ed alleviarne, per quanto possibile, le sofferenze. Ma di più non può e non potrà fare! È il suo limite umano. Certo, si è arrivati, per alcune patologie, a felici trapianti, come quelli di fegato, cornea o altri. A fare il trapianto di midollo osseo da madre o padre a figlio e viceversa, con ottimi risultati. Si giungerà perfino alla felice soluzione del cuore di plastica, non più soggetto al pericolo dei rigetto. Ma per ora restano ancora tanti limiti. Dove mettiamo i milioni di malati d’AIDS che muoiono ogni giorno tra atroci sofferenze e tutti i loro figli che non giungono vivi all'età di sette anni?! Allora, è a questo punto che la Scienza Medica deve, pur nel rispetto della suo dignità (essa è un dono di Dio come tante altre scienze: vedi riflessione sulle "Vocazioni eccellenti" presente in questo libro), inchinarsi alla fede, a Dio e a chi Dio manda per intervenire e giungere là dove essa Scienza Medica o è impotente del tutto o, se può intervenire, non fa che peggiorare, suo malgrado, lo stato patologico del malato. E vengo al sodo con fatti alla mano. Anni fa ho conosciuto una famiglia del litorale cesenate. La madre di questa famiglia aveva un tumore maligno all’utero. Aveva già dei figli ed era rimasta ancora incinta. Le Medicina ufficiale subito, per la salute della madre (non conforme, però, alla volontà della madre, che non sapeva ancora cosa fare) suggerì e propose a costei, che sapeva essere affetta da cancro, di abortire. Questa donna è stata conosciuta da me personalmente negli anni in cui accadeva ciò, e proprio in quel periodo si recò dalla Mamma Ebe: è una sua figlia spirituale, del resto! La Mamma Gigliola le ha detto: ”Non preoccuparti! Abbi fede! Prega! Io pregherò per te! La scienza farà la sua parte, con le sue cure e Dio farà la Sua. Tu partorirai uno sana e bellissima bambina!” E cosi è stato. Congedandola l'ha benedetta, come soleva fare con tutti i suoi figli e pazienti che lo volessero. Un tocco leggero della mano, ora sul capo e sulla bocca dello stomaco o sulla pancia, a volte un segno di croce sulla fronte ed il paziente che si segnava a suo volta. Nient’altro! Sapete chi è questa bambina? È Gigliola, fatta vedere anche in televisione, quella bambina, cioè, portata e conosciuta personalmente dal Papa, Giovanni Paolo II e che, credo, egli stesso abbia battezzato. Non ricordo, però, questo particolare. Per privacy ometterò il suo cognome. Ma, chi era adulto negli anni ottanta, ricorderà l'episodio di questa bambina, della quale hanno parlato ampiamente giornali e televisione ma ora e solo ora Dio ha permesso che si sapesse tutta la verità sul questo caso! Gigliola l'ho conosciuta di persona, poco dopo essere nata. Figlia di una famiglia modestissima, è stata mia ospite proprio quando ero ancora in Seminario, a Morlupo - Roma, in una delle cosiddette due "famose" ville di Morlupo, appunto, proprietà della Comunità di Mamma Ebe. Infatti, tali ville non erano e non sono intestate affatto a lei ma all’Associazione di Gesù Misericordioso. Qui, a Morlupo, dove abitavo, la piccola Gigliola è stata ospite con la madre e tutti gli altri fratellini, che, se non sbaglio, erano tre, tutti in tenera età. Mamma Ebe li aveva ospitati lì, dove erano giunti in una piccola roulotte, e da dove essi dovevano raggiungere Roma, per incontrare, appunto, il Papa. Essi viaggiavano in roulotte ma dormivano in una camera del "seminario". Lei allattava ancora e la notte, dato che era inverno, sarebbe stata un pò dura se fossero rimasti a dormire in roulotte. Ecco perché Mamma Ebe la fece venire da me, a Morlupo, che dista appena trenta chilometri da Roma. Gigliola ora vive felice ed in buona salute, anche se, personalmente, non la vedo da molti anni. Del resto, non li ho più incontrati. Sempre stando nella mia Comunità, un altro caso mi è capitato di constatare di persona, per il quale la Medicina aveva alzato le mani od, almeno, aveva deciso di intervenire chirurgicamente da un lato e, dall'altra, ponendo il divieto assoluto d’avere gestazioni, perché sarebbero state fortemente a rischio per la madre e per il concepito! È il caso quello di una ragazza affetta da un enorme e vistosissimo gozzo tiroideo (non ricordo di che natura fosse, ma ricordo che era veramente enorme quanto due mele o più, ognuno ai lati dei collo). La ragazza, che conoscevo e conosco bene tutt'ora, aveva problemi anche di fonia (difficoltà di emettere parole), dovuti alla forte compressione del gozzo sulle corde vocali. Siamo nel 1980. Costei, credo non fosse nemmeno ancora sposata.  Benedizioni, massaggio con la famosa pomata, dagli inesperti detta “al peperoncino”, qualche cura data dal medico di fiducia della Comunità, del quale ometto per privacy di dire il nome. Niente altro! Nessun intervento chirurgico! Non si era mai operata precedentemente e non si è mai operata fino ad oggi e gode di ottima salute. Ricordo, inoltre, che la stessa era presentava un discreto esoftalmo, tipico dei soggetti affetti da ipertiroidismo: i globi oculari, cioè, erano alquanto sporgenti nelle orbite, rispetto alla norma. Dunque, dal punto di vista clinico, il caso era chiaro! Dopo un pò di tempo si è anche sposata e, ad oggi, ha partorito ben sette figli, tutti in buona salute. Via via, il gozzo di costei si è sempre più ridotto ad ogni nuova gravidanza ed attualmente è solo lievemente percepibile all'esame semeiologico ed obiettivo, cioè ad uno sguardo esterno. Gode di buone salute e non è obesa, né magra, ma di costituzione normale. Il tutto è appurabile scientificamente. Ometto il suo nome, sempre per privacy. Certo che anche il ménage coniugale deve essere stato mantenuto a discreti livelli, avendo, in pochi anni, in sostanza, concepito e partorito ben sette figli! Ha avuto anche un aborto spontaneo, nella penultima gravidanza. Costei non credo abbia attualmente più di cinquant'anni. Ah, un particolare che potrebbe sembrare marginale, per alcuni versi: costei era indemoniata ed io, come Teologo di Santa Madre Chiesa, lo posso confermare. Siamo negli anni '80. Ella riceveva puntualmente, oltre le cure mediche dal suo medico curante (lo stesso della Comunità), la benedizione e l'esorcismo dalla Mamma Ebe. Tutto ciò il sottoscritto lo constatava di persona, specialmente perché in quegli anni frequentava regolarmente già il quinto anno dei Corso di laurea di Medicina e Chirurgia ed aveva già sostenuto gli esami più grossi di codesto corso di laurea, ad esclusione di Clinica Medica e Farmacologia (confronta anche la riflessione: “Dieci anni di vita nella Comunità di Mamma Ebe”). Per altre patologie, come mi è capitato di vedere, ricordo il caso di una donna caduta in menopausa chirurgica precoce a circa 27 - 30 anni ma che, per Grazia di Dio, innanzitutto e grazie alle cure dell'allora medico di fiducia della Mamma Ebe e delle benedizioni di questa, gode attualmente di discrete salute ed ha partorito due bellissimi figli. Dopo l'aborto spontaneo avuto da questa paziente e ricevuto la stessa un raschiamento da "cavalli" da medici un pò superficiali (per non dire altro!), costei, per la Medicina Ufficiale, non poteva più avere figli. Infatti, le era stata procurata una menopausa precoce "grazie" ed un raschiamento troppo profondo, per cui gli ovuli fecondati non riuscivano più annidarsi nell'endometrio, ormai atrofizzato e venivano puntualmente espulsi. Ed anche qui: cure mediche, massaggi, preghiere e benedizioni! Niente altro. Tutt'ora la suddetta vive felicemente e serenamente, anche se, certo, un pò di quel triviale e massacrante intervento chirurgico ginecologico le è rimasto! Ma, come su detto, la cosa è alquanto irrisoria rispetto al fatto che, nonostante tutto, ha concepito, ad oggi, due bei figli, nati poco distanti l'uno dall'altro. Per il resto, è segreto professionale e rientra nella privacy. Almeno per ora. Altro caso ancora è quello di un mio amico, anche lui già figlio spirituale di Mamma Gigliola, che tre anni fa circa si è ammalato di una polidiscopatia lombo sacrale e tale da bloccarlo completamente e renderlo quasi del tutto inabile al suo lavoro. Intervento chirurgico per lui? Macché! Subito massaggi, puntura bianca "alla Cocaina" (così, all'inizio del procedimento giudiziario attuale, incominciato alla fine del Gennaio 2002, era stato definito quella che non era altro che un comune ben noto ma leggero ed efficace cortisonico ed anti infiammatorio trovato dove Mamma Ebe riceveva i suoi malati: il Depo Medrol!), somministrato sotto il controllo del medico personale della nostra Comunità. Le perizie chimiche fatte fare dalle Autorità Giudiziarie su tale "puntura alla Cocaina", detta “puntura bianca”, non hanno fatto che confermare (addebitando per questa perizia il costo di ben 40 milioni a carico degli stessi semplici indagati!) che trattasi di un semplice e comune cortisonico e niente altro! Ritornando al caso qui preso in considerazione, l'esito delle cure è stato: guarigione! Certo, anche la preghiera e le benedizioni hanno fatto la loro parte. E questo per chi ci crede in questi cointerventi quali concausa di una guarigione e non come dei semplici placebo o palliativi. Caso analogo, anzi, direi quasi copia dei precedenti, almeno per quanto riguarda la patologia considerata in se stessa sic et sempliciter, è quello di un altro paziente, settantenne, anche lui già figlio spirituale di Gigliola. Costui era affetto da una greve poliartropatia lombare, con schiacciamento d’alcuni dischi intervertebrali ed inevitabili ernie discali. Anche qui il caso si è risolto ma, diversamente dal precedente, gli è stato consigliato di operarsi immediatamente. E così è stato fatto. Poi, anche qui: massaggi, puntura bianca (Depo-Medrol) sotto controllo medico e benedizioni! Risultato: guarigione completa! Non solo, ma ha ripreso a fare lavori alquanto gravosi, come alcuni traslochi ed ha ripreso la sua attività principale, che era quella d’essere addetto alle macchine tessili. E qui la lista di casi analoghi o diversi potrebbe essere molto lunga. Ma una sola conclusione voglio trarre ed è quella che qui fa seguito. La Scienza da sé sola, a volte, riesce nel suo scopo terapeutico ed a volte no, se non addirittura non fa che peggiorare lo stato del paziente. Da sola, dunque, la Scienza Medica non ce la fa a risolvere tutti i problemi che sarebbero e sono di suo ordinaria pertinenza. Ma i risultati migliori li ottengono la Scienza Medica unita alla Fede e, quando queste due si mettono insieme, allora interviene l'Onnipotenza di Dio. Ed insieme, allora, possono tutto! A tal riguardo, se l'uomo non si affiderà anche a Dio, malattie come l'AIDS, la peste del 2000 (come usò definirla già alla fine degli anni "70 Mamma Gigliola al rientro da un pellegrinaggio fatto e Lourdes e molti anni prima che tale terribile male dilagasse come ora. A noi, suoi figli spirituali, infatti, ce l'ha rivelato allora!), non sarà mai debellata! Faccia pure l'uomo da solo! Ma ciò che si è procurato coi peccati contro natura (omosessuali o con animali; e non mi riferisco a coloro che si sono infettati di questa terribile patologia per una banale trasfusione di sangue o di plasma o per averla contratta nel grembo materno, della propria madre, che ne era affetta od anche solo portatrice apparentemente sana!), tale peste non sparirà dalla faccia della Terre fino e quando l'uomo non si ravvedrà, non prenderà coscienza di come stanno veramente le cose. Cioè, come veramente ci siamo "guadagnati", all'origine, una tale gravissima infezione. Altro che colpevoli i negri d'Africa! E tale nuova peste non sparirà fino a quando non giungerà l'intervento amoroso, pietoso e misericordioso di Dio, nel modo e nel momento che Lui riterrà opportuno. Solo allora Egli, finalmente, illuminerà qualche bravo scienziato di fede o meno (poiché Dio semina ovunque e non guarda a nulla quando ha deciso qualcosa: vedi le conversione di Paolo sulla via di Damasco). Tanto Dio, per salvare le anime, "usa" qualsiasi "mezzo", ordinario o straordinario, così come il Suo libero Amore sceglie di farlo. Ore 6,30