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Anche un killer...

Post n°39 pubblicato il 29 Giugno 2010 da ginghetta

“Davanti a te c'è il tuo passato, il tuo presente ed il tuo futuro. Il tuo prossimo sei tu stesso e le persone che giudichi sono la parte di te che rifiuti di coscientizzare. Anche un killer siamo noi e quell'immagine ritorna per raccontarci la nostra storia evolutiva. Ora non riusciamo più a commettere un omicidio semplicemente perché abbiamo appreso tramite il sangue che abbiamo versato che ciò genera in noi e nel nostro prossimo soltanto sofferenza.” A.B.

 
 
 

serata spritz

Post n°38 pubblicato il 13 Maggio 2010 da ginghetta

....di questa serata, di tutto questo....mi ricorderò solo gli ultimi dieci minuti passati con te.....

 
 
 

ad un amico

Post n°37 pubblicato il 29 Aprile 2010 da ginghetta

In questo periodo, in questa piccola virgola della mia sceneggiatura, sono un po’ così, con la lacrima facile.

Piango mentre faccio colazione, mentre guido, mentre scrivo, mentre ascolto la melodia di una canzone che mi entra nel cuore.

E penso a quanto amore c’è in una sequenza di note, che trasmettono una sensazione di pienezza e di integrità con tutto quello che mi circonda.

La lacrima mi scende se penso a me stessa, a quello che non riesco a trasmettere, a quello che vorrei che gli altri capissero senza il bisogno per forza di manifestazioni.

Non vorrei ma mi scende la lacrima quando l’amica, al mio convenevole “come stai?”, mi risponde: “male, grazie”

Mi scende quando non riesco a dire quello che penso veramente, quando mi accorgo di aver offeso un amico caro, quando sono me stessa e non mi piaccio.

 Non trovo giusto parlarti di queste cose, ma sei l’unico con cui posso, perché mi capisci e sei in grado di capire senza tante parole. La tua capacità, la tua virtù di leggere

nell’anima della gente ancora mi turba, e probabilmente a volte è gravoso per te, ma come già ti ho detto, sei l’amico, l’anima che tutti dovrebbero avere la fortuna di incontrare.

Mi sento sempre in debito con te, perché non riesco a darti che quello che ricevo. Forse perché le volte che ci si parla non riesco o non voglio essere sulla tua stessa frequenza, sono ad un livello più basso.

Ma forse non trovo giusto parlatene perché non mi piace dipendere da un’altra persona.

I legami prima o poi si spezzano. E quando succede fanno tanto ma tanto male.

E se non si è nel frattempo cresciuti nella consapevolezza dell’IO, se nel frattempo non ho ancora capito che il mio UNO è al centro della mia vita e solo il mio UNO importa,

quando il legame si spezza fa male.

 A volte mi sento stretta nelle mie potenzialità, vorrei fare molto di più ma mi sento le mani legate, vuoi per credenze e convinzioni limitanti, vuoi perché sono ancora legata ad un filo inesistente ma resistente che sono le opinioni della gente: a volte mi sembra di vivere, decidere, respirare in funzione di quello che la gente pensa di me.

Nel mondo la paura più grande che affligge l’essere umano è la paura dell’opinione altrui.

Lo so che non è giusto, ci sto lavorando.

Ho preso una decisione tempo fa: di essere felice, nonostante le lacrime, nonostante tutto.

La mattina che mi telefonò mia sorella per comunicarmi che papà era stato ricoverato d’urgenza in ospedale, ero ancora a letto, con le connessioni ancora inattive.

Subito, appena terminata la telefonata, ho cominciato a pensare a tutti gli avvenimenti negativi che questo episodio avrebbe comportato:

per fartela breve, come in una scena di un film, mi ero già vista con le lacrime al funerale di papà.

Ma ho subito bloccato i miei pensieri. No, non è quello che volevo. Ho cominciato a pensare che tutto sarebbe andato bene.

E così è stato. Non è stato facile cambiare il corso del pensiero ma ci sono riuscita.

Bello, no? La forza del pensiero.

Son sempre più consapevole che quello che penso E’.

Non esistono le coincidenze, niente avviene per caso.

ogni tanto ho bisogno di scrivere, di mettere nero su bianco quello che vivo.

A volte vado a rileggere le mie scritture (non sacre, per carità!) degli anni scorsi: è strano ma anche interessante riscoprire il percorso che ho fatto per arrivare fin qui.

Un percorso che fino a poco tempo fa non aveva una meta ben precisa, nessun obbiettivo da raggiungere. Ora c’è.

 
 
 

la paura dell'opinione degli altri

Post n°36 pubblicato il 18 Marzo 2010 da ginghetta

Non ascoltare sempre le autorità esterne, non andare sempre in cerca dei pareri altrui. Diventa più indipendente, diventa più sensibile e dà minor spazio ai tuoi pensieri.

Guarda una rosa e non ripetere come un pappagallo: “Che bella!”. Forse è solo un’opinione, qualcosa che gli altri ti hanno detto. Fin dall’infanzia hai sempre udito tutti che dicevano: “La rosa è bella, è un fiore speciale!”. Perciò, quando vedi una bella rosa, ripeti semplicemente come un computer: “Che bella!”. È davvero una tua sensazione? È una tua sensazione interiore? Se non lo è, non dire niente.

Guarda la luna e non dire: “Che bella!”, a meno che non sia una tua sensazione interiore. Rimarrai sorpreso nel sapere che il 99% delle nozioni stipate nella tua mente è formato da concetti presi in prestito da altri. In questo 99% di nozioni accumulate, di pattume inutile, è andato perso, è annegato l’1%: il tuo intuito.

Lascia perdere tutto il tuo nozionismo, riscopri il tuo intuito! Solo grazie al tuo intuito conoscerai il divino.

Gli esseri umani hanno sei sensi: cinque sono esterni e ci raccontano il mondo. Gli occhi vedono la luce. Le orecchie odono i suoni: senza l’udito non conosceresti i suoni e così via. Poi hai un sesto senso, l’intuito, che ti mostra chi sei, che ti dice qualcosa di te stesso e della sorgente suprema delle cose. Devi riscoprire questo sesto senso.

La meditazione non è altro che la scoperta del tuo intuito.

Nel mondo la paura più grande che affligge l’essere umano è la paura dell’opinione altrui. Nel momento in cui non avrai più paura della folla, non sarai più una pecora, diventerai un leone. Dal tuo cuore scaturirà un ruggito, il ruggito della libertà.

Il Buddha l’ha chiamato proprio così: “Il Ruggito del Leone”; quando un uomo raggiunge lo stato di assoluto silenzio, ruggisce come un leone.

Per la prima volta puoi conoscere la libertà, poiché ora non hai più paura dell’opinione di nessuno. Non ti interessa più ciò che la gente dice di te. Non importa che ti definiscano santo o peccatore: Dio è il tuo unico e solo giudice. E con il termine Dio non si indica una persona, ma l’intero Universo.

Il problema non è affrontare una persona; devi entrare in contatto con gli alberi, i fiumi, le montagne, le stelle, l’intero Universo. E questo è il nostro Universo, noi tutti ne siamo parte; non dobbiamo averne paura, non dobbiamo nascondergli niente. Di fatto, anche se tentassi di nascondere qualcosa, non potresti farlo; il Tutto lo conosce già, il Tutto ti conosce più di quanto tu conosca te stesso.

Il secondo punto è ancora più significativo: Dio ti ha già giudicato. Non è qualcosa che accadrà in futuro, Dio ti ha già giudicato. Quindi sfuma anche la tua paura del giudizio divino. Non ci sarà un grande giorno del giudizio finale: non devi affatto tremare.

Il giudizio è già accaduto all’inizio, nell’istante in cui ti ha creato. Dio ti ti ha giudicato. Ti conosce, sei una sua creatura. Se andrai a finire male, non sarà colpa tua: il responsabile è il divino. Come potresti essere responsabile tu? Non ti sei creato da solo. Se dipingi e sbagli qualcosa, non puoi incolpare il dipinto del tuo errore: sei tu, in quanto pittore, il responsabile.

Pertanto non devi aver paura della folla o di un Dio immaginario che, alla fine del mondo, ti chiederà conto delle tue azioni e di ciò che non hai fatto. Il divino ti ha già giudicato, il suo giudizio è già accaduto: è un fatto significativo; in questo caso tu sei libero. E nell’istante in cui scopri che hai la libertà di essere te stesso, la tu avita comincerà ad avere una qualità dinamica. La paura ti incatena, la libertà ti dà le ali.

 
 
 

frasi varie

Post n°35 pubblicato il 16 Marzo 2010 da ginghetta

Quando guardiamo una persona, in realtà non vediamo quella persona: pensiamo soltanto di vederla. Quel che vediamo è qualcosa che abbiamo fissato nella nostra mente. Riceviamo un'impressione e ci atteniamo a quell'impressione, continuando a guardare quella persona attraverso il filtro di quell'impressione. E questo lo facciamo quasi con tutto.

Ogni volta che si rinuncia a qualcosa, si rimane legati per sempre all'oggetto della rinuncia.

Puoi vivere realmente soltanto il presente

"Mi sento bene perché il mondo va bene". Sbagliato! Il mondo va bene perché io mi sento bene.

Chiedi a una persona serena: "Perché sei felice?", e lei ti risponderà: "Perché no?".

Quando ascolti, cerchi solo conferma di ciò che già pensi? O ascolti per scoprire qualcosa di nuovo?

La tua felicità non può dipendere dal giudizio della gente

Quando capirete che nulla può farvi del male, allora sarete veramente felici.

La felicità dipende dalla consapevolezza.

La sofferenza, il dolore, la tristezza, la depressione ci legano a sé tenendoci prigionieri. La felicità ci libera.

Un bel lavoro, la fama, una splendida reputazione non hanno assolutamente nulla a che vedere con la felicità. Nulla!

La vita eterna è adesso, nell'attimo presente, senza tempo.

 
 
 

sms del 13 marzo

Post n°34 pubblicato il 16 Marzo 2010 da ginghetta

Ciò che trasmetto agli altri mi torna sempre come un boomerang.

Quindi se faccio intendere agli altri che sono superficiale e immatura, non posso pretendere che mi trattino in diversa maniera.

Non è il mondo che deve cambiare ma io.

E una volta iniziato anche le altre persone che sono in rapporto con io, saranno diverse.

Certo, sarebbe bello che tutti si trasformassero a mia immagine e somiglianza, ma devo ancora arrivare al livello “Dio”.

Hai mai pensato di porti al di fuori di te stesso e guardare la tua vita di ogni giorno?

Io l’ho fatto.

E ho capito che cosa rivelo e cosa nascondo agli altri e a me stessa.

 
 
 

il pericolo dei complimenti...

Post n°33 pubblicato il 16 Marzo 2010 da ginghetta

Tu sei speciale: se accetti questo complimento, assapori il frutto della tensione e permetti alla persona che te l’ha detto di aver un controllo su di te.

Sarai in continua paura di perderla e farai l’impossibile per continuare ad essere speciale.

Vivrai secondo le sue aspettative, dipendente da lui per la tua felicità perché hai legato la sua felicità al giudizio che egli dà di te.

Mai prendere sul serio chi ti dice di essere speciale.

Sei teso, insicuro ed ansioso, perché oggi puoi anche essere speciale ma non per sempre  e allora ti sentirai a terra.

 
 
 

perle

Post n°32 pubblicato il 05 Marzo 2010 da ginghetta

" non farti dire dagli altri chi devi amare e chi devi odiare.

sbaglia per conto tuo, sempre". Ferzan Ozpetek

 "dare amore non ti costa nulla, ma quando non ci riesci ti costa tutto" R.R.

"sii sempre te stesso, dopo il resto viene da sè"

"vivere bene e vivere felici sono due cose diverse. e la seconda, senza qualche magia, non mi capiterà di certo" Mozart

"le parole sincere non sono belle, le belle parole non sono sincere"

"riponi ildestino nelle tue mani, così non sarai mai alla mercè degli altri"

 
 
 

sms

Post n°31 pubblicato il 05 Marzo 2010 da ginghetta

....ma che nella mia vita, tu ci sia e mi capisca, per me è importante....

 
 
 

3 marzo 2010

Post n°30 pubblicato il 04 Marzo 2010 da ginghetta

lacrime che bagnano appena gli occhi, chiusi per ricevere calore e

amore dalla mano incerta e timorosa del clown silenzioso.

tante emozioni che lasciano senza parole chi le vive.

sono viva!

sono viva quanto lo sono le emozioni, vissute con intensità e consapevolezza.

 
 
 
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Un blog di: ginghetta
Data di creazione: 26/06/2009
 

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