SONO STANCO. LE MEMBRA MI DOLGONO...L'ETA' AVANZA E IO SOFFRO IN QUESTA CAMERA IMMENSA, SCALDATA SOLO DAL CAMINO ACCESO.IL LETTO A BALDACCHINO E' IN CENTRO E LE PELLI SONO DISPOSTE ATTORNO, PER EVITARE CHE I PIEDI SI GELINO A CONTATTO DEL PAVIMENTO DI PIETRA MA.... IL CALORE CHE ESCE DAL CAMINO RISCALDA SOLO VICINO E NON RIESCE A PENETRARE NELLE OSSA.GUARDO IL RIFLESSO DEL FUOCO SULLE PARETI, I GIOCHI DI LUCE E SENTO LE PALPEBRE PESANTI.IL CAPO COPERTO DA UNA PAPALIN BIANCA COME LA MIA BARBA MI TIENE CALDA LA TESTA, E PIANO PIANO SCIVOLO NEL SONNO RISTORATORE...MENTRE IN LONTANANZA SENTO LA MUSICA AFFIEVOLIRSI........................IL RUMORE ASSORDANTE DI QUEL MOSTRO NEL CIELO MI SPAVENTA.CHE SARA' MAI?? MAI VIDERO I MIEI OCCHI TALE SPETTACOLARE AGGEGGIO, TALE IMPRESSIONANTE MACCHINA VOLANTE.IL CIELO AZZURRO APPARE TERSO E UGUALE A QUELLO CHE CONOSCO, MA IL LUOGO E IL TEMPO MI SONO SCONOSCIUTI.........NON VI SONO NEL CIELO UCCELLI, MA ENORMI MACCHINE VOLANTI E ROTANTI CHE SI SPOSTANO IN ORIZZONTALE E VERTICALE SQUARCIANDO I CIELI CON LE LORO ...ALI.SOBBALZO, APRO GLI OCCHI E MI APPARE LA CAMERA CHE MI E' STATA ASSEGNATA.IL FUOCO SI E' AFFIEVOLITO E I CEPPI SONO QUASI TUTTI CONSUMATI, IL CALORE E' SEMPRE MINIMO MA DENTRO LE MIE VENE SCORRE IL SANGUE RISCALDATO DALLA VISIONE DI CIO' CHE NON COMPRENDO MA CHE NECESSITA DI STUDIO...MI ALZO E PRESO DAL SACRO FUOCO CREATIVO MI AVVICINO AI FOGLI APPOGGIATI SUL TAVOLO E CON LA MATITA TRACCIO LINEE CHE SINUOSAMENTE SI AVVITANO....E DAVANTI AI MIEI OCCHI RICREO IL SOGNO DI UNO SPAZIO E DI UN TEMPO DIVERSO DA QUESTO........IO SONO LEONARDO.......
IL SOGNO........
SONO STANCO. LE MEMBRA MI DOLGONO...L'ETA' AVANZA E IO SOFFRO IN QUESTA CAMERA IMMENSA, SCALDATA SOLO DAL CAMINO ACCESO.IL LETTO A BALDACCHINO E' IN CENTRO E LE PELLI SONO DISPOSTE ATTORNO, PER EVITARE CHE I PIEDI SI GELINO A CONTATTO DEL PAVIMENTO DI PIETRA MA.... IL CALORE CHE ESCE DAL CAMINO RISCALDA SOLO VICINO E NON RIESCE A PENETRARE NELLE OSSA.GUARDO IL RIFLESSO DEL FUOCO SULLE PARETI, I GIOCHI DI LUCE E SENTO LE PALPEBRE PESANTI.IL CAPO COPERTO DA UNA PAPALIN BIANCA COME LA MIA BARBA MI TIENE CALDA LA TESTA, E PIANO PIANO SCIVOLO NEL SONNO RISTORATORE...MENTRE IN LONTANANZA SENTO LA MUSICA AFFIEVOLIRSI........................IL RUMORE ASSORDANTE DI QUEL MOSTRO NEL CIELO MI SPAVENTA.CHE SARA' MAI?? MAI VIDERO I MIEI OCCHI TALE SPETTACOLARE AGGEGGIO, TALE IMPRESSIONANTE MACCHINA VOLANTE.IL CIELO AZZURRO APPARE TERSO E UGUALE A QUELLO CHE CONOSCO, MA IL LUOGO E IL TEMPO MI SONO SCONOSCIUTI.........NON VI SONO NEL CIELO UCCELLI, MA ENORMI MACCHINE VOLANTI E ROTANTI CHE SI SPOSTANO IN ORIZZONTALE E VERTICALE SQUARCIANDO I CIELI CON LE LORO ...ALI.SOBBALZO, APRO GLI OCCHI E MI APPARE LA CAMERA CHE MI E' STATA ASSEGNATA.IL FUOCO SI E' AFFIEVOLITO E I CEPPI SONO QUASI TUTTI CONSUMATI, IL CALORE E' SEMPRE MINIMO MA DENTRO LE MIE VENE SCORRE IL SANGUE RISCALDATO DALLA VISIONE DI CIO' CHE NON COMPRENDO MA CHE NECESSITA DI STUDIO...MI ALZO E PRESO DAL SACRO FUOCO CREATIVO MI AVVICINO AI FOGLI APPOGGIATI SUL TAVOLO E CON LA MATITA TRACCIO LINEE CHE SINUOSAMENTE SI AVVITANO....E DAVANTI AI MIEI OCCHI RICREO IL SOGNO DI UNO SPAZIO E DI UN TEMPO DIVERSO DA QUESTO........IO SONO LEONARDO.......
