GIORNI STRANI

Vita di comunità: mai come ora dobbiamo fare appello a ogni nostra singola cellula. E' giunto il momento di imprimere una violenta accelerazione all'intelligenza della nostra specie, come una frustata di tramontana: l'occhio non sarà occhio e la mano non sarà più mano, negli anni venturi.

Creato da sergioemmeuno il 22/04/2011
 

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Il nome e cognome dei personaggi appartenenti ai racconti e ai tag "frammenti di scrittori in erba" e "il mio romanzo", come pure i fatti narrati, sono frutto della mia fantasia.

 

 

« La crepa dell'ozioDonna e Uomo: Ammirazion... »

Lo psicodramma del dentino da latte del nipotino.

Post n°143 pubblicato il 21 Agosto 2011 da sergioemmeuno
 

   L'estate  e la cappa afosa mietono vittime... e non c'è neanche bisogno di vedere telegiornali o leggere quotidiani per rendersene conto.

   Esempio. Un mio caro collega mi ha riferito che, l'altra sera, i suoi cognati si sono profondamente indignati (è un eufemismo). Il tutto gli è stato comunicato dalla moglie per telefono. Sapete il motivo? Perché lui stesso - lo zio - si era permesso di togliere un dentino da latte al nipotino, senza opportunatamente chieder loro l'autorizzazione alle 21 di sera. Infatti, in quei giorni, i genitori avevano affidato i due figli ai nonni.   Ora, lo zio (il mio collega) mi ha fatto presente che il dentino si reggeva a malapena e che il bimbo provava un certo fastidio da diversi giorni, soprattutto quando mangiava. Inoltre, il bimbo aveva più volte detto che voleva fosse lo zio a toglierglielo.

   Capisco che i genitori sono pur sempre i genitori, ma partendo dal presupposto che un parente stretto, benvoluto dal nipote, e comunque già padre sia in possesso delle piene capacità mentali, mi viene da pensare che i veri mostri, a volte, sono nelle nostre mura...

 
 
 
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