GIORNI STRANI

Monica e Laura parlano di uomini


<<Lo sai, lo sai: subiscono il calore che emani>>, le disse Monica.<<Ma dai, e a te cosa diavolo ti manca? Mica te lo devo dire io delle vittime che stai cuocendo a fuoco lento>>, sorrise Laura.<<Il problema è che ne basta uno di uomo, ma uno che sia degno di essere chiamato “uomo”… a trovarlo!>> Le due deflagrarono in una rimbombante risata.<<Se è per questo, ce ne sono dieci, anzi dodici, considerando Gabriel e lo Zio.>><<Dai su, fai la seria>>, stormì mutando espressione.             <<Monica, è storia vecchia. Sono rari gli uomini che ti guardano prima negli occhi, per captare una qualche forma di feeling.>> <<Già. Desidero un uomo che abbia chiara la propria direzione, a prescindere dal portafoglio.>> Una pausa. <<Uno che ti svegli una mattina alle sei e ti dica: “ok, prendi un sacco, un asciugamano, una scatola di sigari, una chiave per le candele e un djembé africano. Ora partiamo per le terre del Sud”. Solo noi e il borbottio cavernoso del due cilindri Harley…>> <<Mica male, anche se io preferirei su un cavallo. D’altra parte, se una donna sta con l’uomo giusto, anche una borgata squallida si trasforma in un paradiso terrestre>>, sentenziò Laura ispirata.