GIORNI STRANI

L'alba più dolce


    Il sole incominciava, con elegante dicrezione, a far capolino dalla colata argentea del mare. La giornata precedente era stata estenuante: erano stati effettuati tre duri gradi di selezione: l’esame di lingue antiche, la prova di scienze applicate e i test psicoattitudinali, scendendo da duecento a trentasei prescelti.    Dopodiché eravamo stati tartassati dall’ultima prova, la più dura, la prova a sorpresa: <<il test dell’orologio.>> Ci avevano rinchiusi in una camera, di fronte a una sveglia sul tavolino: dovevamo fissare l’orologio senza staccare mai gli occhi, né comunicare con alcuno. Com’era prevedibile, alcuni diedero di matto, altri scoppiarono in pianti isterici. Alla fine, dopo circa sei ore, ne rimasero tre: un inserviente entrò e fermò il test, comunicando loro la lieta notizia: il futuro della società sarebbe stato affidato nelle loro mani. I ministri dell’insegnamento e dell’Etica, dell’Economia e del Commercio, e delle Scienze. Erano stati prescelti un uomo e due donne. Con estremo stupore, ero fra questi     Montai sul mio furgone e feci ritorno a casa. A giorni, avrei cambiato vita. Ero il nuovo Commissario dell’insegnamento e dell’Etica delle Confederazioni Autonome Riunite. E mai un’alba fu così dolce. Esausto ma felice.