GIORNI STRANI

Lo psicodramma del dentino da latte del nipotino.


   L'estate  e la cappa afosa mietono vittime... e non c'è neanche bisogno di vedere telegiornali o leggere quotidiani per rendersene conto.   Esempio. Un mio caro collega mi ha riferito che, l'altra sera, i suoi cognati si sono profondamente indignati (è un eufemismo). Il tutto gli è stato comunicato dalla moglie per telefono. Sapete il motivo? Perché lui stesso - lo zio - si era permesso di togliere un dentino da latte al nipotino, senza opportunatamente chieder loro l'autorizzazione alle 21 di sera. Infatti, in quei giorni, i genitori avevano affidato i due figli ai nonni.   Ora, lo zio (il mio collega) mi ha fatto presente che il dentino si reggeva a malapena e che il bimbo provava un certo fastidio da diversi giorni, soprattutto quando mangiava. Inoltre, il bimbo aveva più volte detto che voleva fosse lo zio a toglierglielo.   Capisco che i genitori sono pur sempre i genitori, ma partendo dal presupposto che un parente stretto, benvoluto dal nipote, e comunque già padre sia in possesso delle piene capacità mentali, mi viene da pensare che i veri mostri, a volte, sono nelle nostre mura...