GIORNI STRANI

Riflessioni di fine estate: uomini vs donne


   Dopo aver gironzolato per buona parte dell'estate, fra la mia regione natale (Lazio), l'Abruzzo e la Sardegna, devo sinceramente dire che il 2011 è stata un'annata di grazia... varie coincidenze ci hanno permesso di goderci tre vacanze, e, non per fare il piagnone, difficilmente si riverificherà in futuro. Son pragmatico e sognatore... Tant'è bisogna prendersi quello che si può al momento, o no?    Sia in Abruzzo (hotel) che in Sardegna (villaggio), sempre in una struttura Blu Hotel, abbiamo conosciuto diverse coppie, intrattenuto piacevoli chiacchierate ed effettuate svariate escursioni, sicché con alcune ci siamo scambiati anche i numeri di telefono. Le nostre bambine - e questa è la vera gioia - hanno molto legato con altri bimbi.   <<Mamma quanto è noioso questo! tutto qui?>> Ordunque, quello che mi sento di dire è che vorrei tanto dare una tiratina di orecchi agli amici maschietti, riferendomi soprattutto ai miei "colleghi mariti". L'impressione, anzi, direi proprio un fatto evidente, emerso in queste settimane di convivenza con molte persone, è che sia complicatino scambiare due chiacchiere con altri uomini, e non penso che sia un mio problema. Non pretendo confessioni intime, ma nemmeno mummie con la testa verso l'alto... Viceversa ho conversato molto con le donne, sia in compagnia della mia consorte che da solo, scevro - ve lo assicuro - da qualsiasi secondo fine. Estendendo il campo di osservazione, la diversità di comunicazione fra donne e uomini era lampante. Ovviamente escludo gli animatori e gli altri uomini che lavoravano sul posto, gli anziani e i ragazzi da 20-35 anni in giù.   Come mai? Una risposta non ce l'ho, ed è anche vero che ognuno è libero di comportarsi come crede, ancor più in vacanza, al di fuori della famigerata routine. Però oggigiorno c'è troppa differenza di comunicazione fra i due sessi, a parte qualche eccezione di  "maschio sociale", e la cosa non mi piace per nulla. E questo lo avevo già notato nell'ambito della scuola elementare di mia figlia: esempio sintomatico, alla cena di fine anno della classe prima, c'erano solo due papà (uno era lo scrivente). Vorrei infine precisare che il mondo del lavoro, per vari motivi, esula dalle riflessioni di questo post. Dite la vostra, su!