GIORNI STRANI

Il mio grande assillo: il Signor Crono (Tempo).


   Father Time. Te lo trovi davanti, e non gli daresti un soldo di fiducia. Vecchio, barba lunga, con la toga. Poi, in un secondo “tempo”, lo osservi meglio, e ti rendi conto che non bisogna mai renderselo nemico. In particolare, detesta i frettolosi oppure, sull’altra sponda, quelli che non sanno mai prendersi la responsabilità di una decisione, rinviandola alle calende greche… Questi due, il Signor Crono li prende volentieri a pedate nel culo… Discorso a parte per gli oziosi, coi quali si fa lunghissime partite a carte o passa intere giornate con un bicchierino in mano e una cicca fra le labbra; per poi purgarli quando i signorini sono abitudinari a non fare una ceppa.     Invece, tortura dolcemente, ma al tempo stesso coccola chi è un romantico nostalgico, abbandonandosi ai ricordi di un passato glorioso o felice. Cerca anche di esortare, senza infierire, con chi non vede l’ora che venga la fine del mese per prendere lo stipendio… Infine, il cinico sui generis è tremendamente tenero con gli amanti, concedendo loro la possibilità di dilatare a dismisura lo spazio in cui sono insieme, a patto che abbiano un sentimento sincero… altrimenti potrebbe far pagare un dazio salatissimo in futuro!     Strano tipo, il Signor Crono. In mano ha una falce, e dall’altra parte giocherella come un bimbo spensierato con una clessidra. E’ il compagno indissolubile delle nostre giornate, il compagno onnipresente della nostra vita… Piaccia o meno.    Chissà perché s’intrattiene molto spesso con i bimbi. E loro - manco a dirlo - ne sono strafelici…