GIORNI STRANI

Una normalità largamente condivisa


   Quante volte abbiamo sentito dire in giro: - Questa non è una persona normale. Oppure: - Vabbe', la sua non è situazione normale...                        Considerando che ogni individuo ha ricevuto una determinata educazione, ha una propria storia di percorsi con errori e azioni giuste, e, soprattutto, una propria natura nello zainetto di dotazione... Cosa diamine significa la parola "normale"? chi è che decide cosa è "normale" è cosa no? E in base a quale criterio?   Sarò breve, ma da sempre sposo il concetto di una sorta di "normalità largamente condivisa", nel rispetto della plurità, della propria natura e, in primis, verso il prossimo. Quindi, senza perdermi in definizioni e fuorvianti etichette, farò alcuni esempi concreti. Beninteso, è una mia prospettiva, eh!E' normale (secondo me):Amare una persona dello stesso sesso;Decidere di non diventare un genitore, se non se ne sente un forte desiderio;Essere competitivi e agguerriti negli incontri sportivi;Fare l'amore o sesso (fate voi!) in luoghi diversi ma appartati; fare sesso orale e anale (con riserva) se voluto da ambo le parti.Non è normale (secondo me):Fare sesso estremo impiegando corde al collo o buste sul volto;Fare sesso con persone non sane e autonome mentalmente;Essere fratelli o sorelle e sentirsi solo 1 volta all'anno al telefono;Essere un amico e poi criticare alle spalle;preoccuparsi in modo continuo dei gesti e dei gusti degli altri (questa è un'intolleranza).-------------------------------------------------------------------------------------------->>>>>>>Avanti con altri esempi... su!>>>>>>>