GIORNI STRANI

Conciliare una passione con la vita quotidiana...


   Quanti di noi custodiscono e alimentano, giorno dopo giorno, una piccola grande passione o arte che dir si voglia... dipingere e disegnare, suonare in un gruppo, scolpire oggetti di legno o modellare il ferro, scrivere poesie e racconti (è lo sport nazionale). C'è però un muro di sei metri che ci sovrasta: nella vita di tutti i giorni lavoriamo svariate ore; poi torniamo a casa, dove abbiamo i nostri obblighi e piaceri, nello sbrigare le varie faccenduole e nel seguire i nostri figli... beninteso, essere genitore è un qualcosa di meraviglioso che auguro a chiunque lo desideri fortemente, ma è  comunque alquanto impegnativo. Nel tempo che resta, si esce con gli amici o si pratica con discontinuità un'attività sportiva. E la nostra passione?   Ecco, per quel che mi riguarda, da molti anni faccio fatica a trovare il tempo effettivo e lo "spazio mentale" per scrivere e raccontare. Anche l'ispirazione non è pilotata da un'interruttore... arriva quando meno te lo aspetti, magari sei a un supermercato; sei in ufficio e il ritmo del lavoro incalza, perché i collegamenti delle partite di calcio non durano solo un'ora e quarantacinque minuti; magari sei a un divertentissimo maxiraduno di parenti (ihihihi)... Insomma, quando la Signora Ispirazione ci incontra e manifesta il desiderio di flirtare con noi... spesso succede che non siamo pronti!   In conclusione, bisogna tenere duro, col coltello fra i denti, per conquistarci gli spazi mentali che sono indispensabili come l'aria. Sia che uno scriva, suona o vada a giocare a tamburello...   Ora sono in impasse... e proseguo a due cilindri... a breve spero di continuare il post n. 363 dello scrigno di Santa Rosa. Altresì mi scuso se non frequento molto i vostri blog... Buena noche!