GIORNI STRANI

Quelle maledette "quasi domande" dentro di noi...


Del mio mondo interiore, mi spaventano più le "quasi domande" che le domande... Una domanda chiara, per quanto dura, sorge ogni tanto e si presenta bussandomi alla porta, sicché potrei avere modo e tempo di meditare...  Una "quasi domanda" ci condanna senza appello: è lì, sul pelo della nostra superficie, appena percepibile. Con una discrezione, un tal garbo, che ci prende per il culo. Sempre. Non di rado conosce e impiega i ferri della Seduzione.E' una "domanda sporca", a volte il ritorno di una nostra risposta...  Se spunta all'alba, potete giurarci che getterà la propria ombra lunga sull'intera giornata: dietro quel cancello accostato. Questa maledetta.  Un paio di esempi di  "quasi domande" su due piedi: ci inducono a chiederci, sussurrandolo in modo lascivo, se siamo felici o meno; o se la persona al nostro fianco sia quella giusta; o se c'è un amico che farebbe qualsiasi cosa per noi... L'ombra lunga è sempre lì, e se ne avverte anche il rantolo. Ma imparerò, imparerò ad essere vigile, imbracciando il Kalash.Nel frattempo, non posso fare altro che maledirla. Lei e Noesis. ...Conosce e affonda col bisturi della Seduzione. Nei casi più letali la "Garbata" si appoggia all'ombra di un altro Vivente inconsapevole. Questa maledetta. Sempre in agguato, dietro quel cancello semiaperto...Maledetto logos della dormiveglia.